Olimpia Milano post Fenerbahce | Ennesimo infortunio. Destino o responsabilità?

Olimpia Milano post Fenerbahce. Una squadra partita per sognare oggi si accontenta per aver evitato un crollo

Olimpia Milano post Fenerbahce. Una squadra partita per sognare oggi si accontenta per aver evitato un crollo. E in palestra torna quasi con il sollievo di un pericolo scampato. Cosa ancora più grave, ha ragione.

Le parole di Messina post Efes. Quel disonorevole secondo tempo di martedì sera. Inutile girarci intorno: contava non il risultato con il Fenerbahce, ma il modo. Gli applausi del pubblico del Forum, gli incoraggiamenti dopo la sirena, certificano che sì, si può andare avanti con questo format.

Ma le buone notizie finiscono qui. Perchè oggi Milano riesce ad essere Milano per 20’, non di più. La sua natura, lottatrice, aggressiva, capace di costruire dalla difesa certezze in attacco, ha una scadenza. Ben precisa, ben identificabile, spietata e inesorbaile nel suo palesarsi.

Non c’è molto da analizzare, se non le scelte. Meglio Davide Alviti di Deshaun Thomas, non tanto per approccio e disponibilità, quanto per la capacità di trovare un posto, ed essere trovato dai compagni. Brandon Davies a “riposo forzato”, come il collega USA 48 ore prima, per ritrovarsi tra le mani un segnale concreto e ora da capitalizzare.

Il tema però è la condizione. Siamo al 25 novembre, e Kevin Pangos rappresenta il nono (NONO) infortunio che colpisce il roster dal giorno del raduno. Sono stop per lo più muscolari (quello del canadese si annovera tra quelli traumatici con Shields e Baldasso) nel caso di Baron e Tonut arrivati dopo un turno di riposo imposto dallo staff medico. 

La sfortuna, si sa, ci vede benissimo. Ma quando i casi si sommano, il destino avverso lascia spazio all’interrogativo. Nessun processo, solo indagine conoscitiva. E la risposta potrebbe anche essere semplicemente: infortunio chiama infortunio. Si è forzato qualcuno per l’assenza di qualcun altro.

Ps. La partita di Nicolò Melli. Un manifesto di applicazione, volontà, cuore e conoscenza del gioco. 

36 thoughts on “Olimpia Milano post Fenerbahce | Ennesimo infortunio. Destino o responsabilità?

  1. Caro Maggi, d’accordo su tante cose, tranne sulla frase finale. La partita di Melli è stata ampiamente insufficiente : ok i primi 20’, dove ha giocato un grande basket, ma nel 2 tempo è affondato come tutti gli altri. Non teneva più una difesa che fosse una, e davanti non arrivava più al ferro a parte un’azione a risultato già acquisito dal Fener.

    È incredibile vedere come questa squadra si squagli davanti alla prima difficoltà. Dal+16, non so voi, stavo solo cercando di capire quando gli altri sarebbero tornati davanti.
    C’è un problema fisico e mentale spaventoso, di tutti i giocatori, nessuno regge un 1 vs 1 , la nostra difesa diventa totalmente un colabrodo, andiamo sotto fisicamente contro qualsiasi squadra, anche se siamo più alti e abbiamo più kg. E parlo di tutti i giocatori, nessuno escluso.

    È inutile parlare di giocatori singoli. Ad oggi non c’è nessuna cattiveria e voglia di vincer nella squadra, non c’è leadership, e anche i veterani sono impauriti e fuori forma. Servirebbe un ritiro « calcistico », dove i giocatori stanno insieme una settimana , e imparano a conoscersi e a stare insieme. Perché qui c ´è un problema enorme nello stare insieme, nel sacrificarsi l’uno per l’altro . Ad oggi, si gioca da soli.

    Forza Milano, sempre

    1. Dato che parli di ritiro calcio style, servirebbe una convivenza forzata tipo quella in Spagna l’anno scorso dove in una trasferta con problemi di collegamenti per tormenta di neve i giocatori sono stati assieme parecchi giorni ospiti nel Paese del Chacho e a sentire le interviste della settimana successiva hanno legato. Certo allora le cose funzionavano e c’era Pozzecco che riuscirebbe ad abbracciare un cinghiale per farlo sorridere.

      C’è da dire che quando tutto va storto come in questi giorni un ritiro può risultare esplosivo come una crociera in barca a vela con passeggeri che si detestano.

      1. Sicuramente oggi capiamo il peso che aveva il Chacho e Pozzecco nella squadra degli ultimi anni. Un leader, il primo, che riusciva a tenere in mano la squadra e a cambiare il ritmo di ogni partita. Un grande uomo spogliatoio, il secondo, che probabilmente riusciva a sdrammatizzare quando c’era bisogno, e a far da collante tra squadra e allenatore nei momenti più difficili. Ad oggi sieste due figure sono totalmente assenti in società.

      2. Pensa che c’era un sapientone che solo fino a qualche giorno fa scriveva che Pangos vale due Chacho attuali….

      3. FRA84. Oggi è facile dire, non c’è più il Chacho, non c’è più Pozzecco, io stesso lo scrivo.

        Ad oggi queste figure sono assenti in società? Corretto perché Peppe Poeta non ha l’esperienza di Pozzecco. Poeta ha appena lasciato il basket. Per intenderci nell’analogo momentum in carriera Pozzecco si strappava le camicie in panchina e Messina non l’avrebbe mai considerato. Poeta con tutta probabilità nutre timore reverenziale verso il Coach, per cui non riesce a dirgli quanto dovrebbe dirgli ed è ancora troppo vicino ai giocatori per poter fare da feedback tra loro e lo staff societario. Peppe Poeta mi sembra un apprendista secondo, per nulla utile alla causa nel difficile frangente.

        Putroppo era impossibile trattenerli, Poz e Chacho, perché per un primo allenatore come Pozzecco una stagione di apprendimento alla corte di Messina basta e avanza, e perché per un giocatore in là con gli anni che ha donato un triennio della sua carriera all’Olimpia è fisiologico tornare a concludere la carriera a casa sua al Real.

        Ma c’è una cosa che va precisata oltre al rimpianto per chi non c’è più. Bisogna porsi delle domande. Chi ha chiamato il Chacho a Milano quando nessuno dei top giocatori di Eurolega veniva volentieri a Milano, che stravolgeva il roster ogni anno e finiva sempre fuori dai play off? Ettore Messina. Al Chacho sono seguiti altri che senza Messina non sarebbero arrivati/ritornati, e alludo a Hines, Delaney, Datome e Melli.

        Chi ha convinto un primo allenatore come Pozzecco a fare il secondo in Olimpia? Ettore Messina, che da secondo di Popovich a San Antonio aveva capito quant’è importante avere un contraddittorio di qualità in casa.

        Dunque i rimpianti di cui parliamo sono parto della creatività manageriale di Ettore Messina. Che si può criticare com’è ovvio, ma ha dato alla società del patron Armani una progettualità che prima non aveva mai avuto.

        Per cui io continuo, pur urbanamente criticandolo per certe scelte di mercato tipo la partenza di Ben Bentil, a sostenere Messina. La campagna acquisti, guardando i nomi del roster e i rispettivi curricula in Eurolega, e sposandoli con l’obbligo di Messina di cambiare diversi giocatori (i due play, i due dopati, Tarcisio e Daniels come minimo) è stata buona, tanto che molti addetti ai lavori consideravano l’Olimpia tra le favorite per i play off e per le F4.

        Ora è un disastro, siamo un disastro. Ma nessuno pensava che la nostra star di Eurolega sarebbe stata fuori fino a primavera 2023 e che tre play su tre si infortunassero per un mese intero ad ottobre, vitale per la chimica di squadra.

        Penso che la gestione Messina come Coach debba essere confermata per tutta la stagione, perché se c’è uno che ha la capacità di confrontarsi con le difficoltà è Ettore. A fine stagione si stilerà un bilancio e lo stesso Messina sarà il primo a farsi da parte in caso di fallimento, dove per fallimento intendo toppare non dico i play off ma la top ten di Eurolega. Lo scudetto e la coppa Italia sono obiettivi importanti localmente, marginali nel basket che conta.,

      4. Dopo una campagna acquisti, definita sontuosa dagli addetti ai lavori (non da noi tifosi) e che addirittura parlavano di probabile accesso alle F4, non arrivare ai play-offerte è un totale fallimento senza “se” e senza “ma”, e arrivare 9 o 10 non cambia nulla, sempre fallimento e il primo a saperlo è proprio il nostro Presidente Operativo/Coach.

  2. Considerazioni sparse.
    Ieri il Fene ,che stravincera’ l’eurolega dato che ha ancora fuori il giocatore più forte,era troppo per Milano.Troppissimo.Pero’ tutta sta reazione rispetto all’Efes l’ho vista per un quarto e mezzo poi siamo passati dal +16 al meno 14 in 10/12 minuti.Temo che i nostri presi singolarmente possano anche essere forti,ma insieme non creano la minima chimica di squadra,e purtroppo anche gli artefici dello scudetto sono in una spirale di involuzione (Hall,HInes,Ricci,Datome) dovuto ad un mix che comprende anche l’età non più verde per alcuni (Sir Kyle) e anche i continui infortuni (Gigi).Dei nuovi si è già parlato e sono tutti ampiamente insufficienti tranne Naz per l’attacco (ma non per la gestione della palla e la difesa) e forse il miglior acquisto è quel Baron che speriamo sia al rientro.
    Detto questo è ovvio che non si possa che continuare così perché in questi casi,o cambi tutta la squadra o quasi oppure cambi coach.Vie che non sono percorribili da questa Milano.Tra l’altro se fosse vero che alcuni giocatori si odiano col coach,anche metterne un altro al suo posto non cambierebbe molto la situazione perché Messina resterebbe cmq in società come supervisore/direttore dei lavori e sarebbe sempre a contatto coi suddetti giocatori…
    Vediamo che succede già a Baskonia trasferta cmq proibitiva,e coi prossimi rientri di Baron e Tonut almeno….

  3. A solo titolo informativo comunico che da oggi in libreria è in vendita “TUTTE LE CASTRONERIE DEL MESSIA ATTO SECONDO ” edizioni PALMASCO,con la prefazione di Tom Sawyer.
    È un’interessante documento che spiega come un tizio possa compiere in 3 anni tanti e tali sbagli che una persona normale non commetterebbe mai ,vivesse 2000 anni.
    Il prezzo è di soli 20 €,e il ricavato andrà a finanziare la società Olimpia per acquistare un ALA PICCOLA, dato che la stessa società ne è tuttora sprovvista.

    1. Adriano, in tutta sincerità: sei veramente pesante e insistente. Peggio di un bambino di 3 anni che fa i capricci. Qui abbiamo tutti voglia di scrivere di basket, e farlo in maniera civile concentrandoci su aspetti tecnici e possibili miglioramenti. Per scrivere a caso, è pieno di Blog o Facebook per farlo, li potrai divertirti alla grande. Qui occupi solo spazio a chi ha voglia di parlare di basket in maniera sana. GRAZIE.

      1. Caro Fra84 ,che io sia pesante e insistente è una tua opinione personale ma non è la verità assoluta .Io ,ad esempio, potrei replicare che tu non conosca l’ironia, ma non mi permetto di fartelo notare.
        Una cosa è certa, tu sicuramente voti PD perché credi di essere il depositario della verità assoluta e quindi ti dirò: dopo la sconfitta delle elezioni vuoi continuare a perdere anche con l’Olimpia? Bene ,contento tu, ma allora sei proprio un masochista…

      2. Però con “Tu voti sicuramente PD” vai sulle trollate classiche. Puoi fare di meglio

  4. E’ bello vedere come il presunto tifoso milanese davanti alla prima vera crisi dell’era Messina impazzisca scompostamente chiedendo la testa del coach quale soluzione ad una somma di criticità evidenti (prima tra tutte l’assenza di Shields, giocatore di primissimo livello EL). Come si dice a Milano “tiremm innanz”, lasciamo al suo destino chi non si adatta a quanto richiesto dal team e proviamo a rimboccarci le maniche lavorando in palestra. Il tempo non manca di certo, manca la convinzione nel lavoro e nel gruppo e questo è la vera sfida per Messina.

    1. Scusa HP ma, benché sia solitamente critico con i colleghi tifosi al Forum, sempre un po’ criticoni, i suddetti tifosi non hanno nulla a che fare con i due cretini che ci affliggono da giorni con la ripetizione a cantilena di due concetti in croce.
      Ieri al forum c’era un pubblico che soffriva non due stronzi che godevano.

      1. Non so se leggi tutti i commenti o solo quelli dei due cretini o stronzi come da te definiti, ma ci sono tanti che ormai iniziano ad avere seri dubbi su questa gestione. E se non ti basta puoi sempre risentire i fischi subito dopo la fine della partita con l’Efes e non mi sembravano solo due fischi dei due due stronzi..

  5. @Maggi, scusa il fuori tema.
    Ma secondo te abbiamo davvero bisogno del solito provocatore, già bannato più volte, che adesso addirittura ha preso due nick, MGP e Adriano e li fa dialogare tra loro per dare addosso a chi gli sta antipatico?
    Perché fa quello e non altro. Nient’altro che odio, gioia per le sconfitte, così da potere insultare Messina e chi di noi alla squadra tiene.

    A piene mani, tutto il giorno, mai costruttivo, mai leale, mai comprensivo del sentimento base di questo blog, Campione d’Italia e Milanocentrico!
    Secondo me non ne abbiamo bisogno, e anzi nuoce.
    Nuoce a una comunità, questa, che caso rarissimo nell’ internet, riesce a dialogare ed esprimersi anche partendo da punti di vista molto diversi.

    Come sai benissimo, per averlo bannato più volte, la sua presenza inquina, porta fuori carattere quelli che attacca, che alla fine non possono non rispondere, e tutto questo per cosa? Per niente.
    Vedi bene come il suo inquinamento impedisca.
    Lo vedi perché l’hai già bannato, quindi sai, lo vedi dal numero di commenti dei due/stessi, lo vedi dagli insulti che aumentano.
    Secondo me non ne abbiamo bisogno, anzi ci mette a rischio.
    Non c’è niente di male, un bel taglio e torniamo a essere uno dei blog sportivi più civili, informati, rispettosi che ci siano.
    Ed è una rarità.

    Capisco che hai da fare, ma per favore pensaci.

    1. Io ,se fossi la redazione, bannerei te per il solo fatto che per esprimere un concetto per cui basterebbero 3 righe, ci proponi il solito polpettone trito e ritrito. Ma hai studiato? Hai fatto almeno la 3 media?secondo me no ,probabilmente i tuoi genitori ti hanno mandato nei campi a spargere letame ,come del resto continui a fare tuttora.
      D’altronde il solo fatto che continui a ripetere che io e GMP siamo la stessa persona, cosa assolutamente falsa(chiedi alla redazione o vai a piangere dalla mamma…) ti qualifica in modo univoco.

      1. Io credo che a lui e alla sua combriccola faccia comodo far credere che io e te siamo la stessa persona.
        Se dovessimo seguire il suo ragionamento allora bisogna pensare che i Palmasco, gli Orlandoilrosso, i Tom e Iellini sono tutti la stessa persona, ossia un fans di Messina.

  6. Da una parte c’è la consapevolezza di star attraversando un periodo tremendo, con la squadra impaurita, Hines che sembra invecchiato di colpo, Hall che è diventato il gemello scarso del gran bel giocatore che lo scorso anno da neo acquisto era divenuto immediatamente una colonna portante, i nuovi che faticano a ingranare.
    Dall’altra parte c’è la consapevolezza che tutte le assenze per infortunio, a cui si è aggunta quella di Pangos, non possono che portare a farsi un’idea generale parziale ed incompleta del roster. Affrontare Efes e Fener senza Baron, Tonut, Shields, Datome e poi anche Pangos ammazzerebbe qualsiasi squadra.
    Ho sentito le parole di Ataman riguardo la situaizone di Milano in conferenza stampa dopo il match di martedì e le ho trovate molto equilibrate. Mi ha fatto enormemente piacere sentire dal coach della vicinanza dimostrata allo stesso ed alla squadra da parte della proprietà, e non poteva che essere così conoscendo la statura morale delle persone in questione.

    Direi che ora come ora è inutile pensare a quello che potrà essere tra tot mesi, se si riuscirà o meno a qualificarsi per i playoff di El, trovo sia molto meglio pensare alle singole partite che si dovranno affrontare cercando ogni volta di migliorare in qualcosa, nell’attesa dei rientri degli infortunati.

    Sull’ “infortunio che chiama infortunio”, qualche settimana fa mi ero espresso circa il fatto che gli infortuni di Naz e Baldasso avessero costretto Pangos, anch’esso oltretutto colpito da infortunio durante la preparazione, ad accelerare notevolmente i tempi di rientro e soprattutto a trovarsi immediatamente costretto a sorbirsi minutaggi eccessivi. Arrivare in una squadra nuova, infortunarsi, rientrare e doversi fare subito 30 e più minuti di media a gara causa assenze degli altri due play non ha di certo rappresentato qualcosa di positivo per il buon Kevin, che a mio parere oltre ad uno stato di confusione paga una condizione fisica non ottimale. Ieri altro infortunio, abbastanza prevedibile a mio avviso, perchè se giochi troppo quando ancora non sei al top aumenta il rischio di rifarsi male, ma alternative purtroppo non ce n’erano.

    Mi sembra una stagione iniziata sotto una cattiva stella e che man mano addirittura peggiora.

  7. Ecco a cosa ci si è ridotti a parlare su ROM

    Perchè sulla squadra, dopo l’infortunio di Pangos, sinceramente, anche dopo aver visto Shields ancora con le stampelle, non c’è più molto da dire, se non aspettare il tempo che passa; ma, il tempo che passa, potrà lasciare altri brutte rughe su di un viso già provato da questo terrificante inizio di stagione

    Quindi ci tocca di parlare non di basket su ROM, ma di ROM come entità propria, un entità infestata da sti due scemuniti o di uno scemunito col doppio nick, di Adriano e GMP…..male su tutti i fronti

    1. Quindi dopo i palmasco, gli Orlando, i tom e i Iellini ecco anche i fab entrare a far parte del club dei destinati al Cottolengo…

      1. Secondo me questa gente dovrebbe andare sul sito più adatto a loro: RealMessina essendo seguaci di Messina.

      2. Domenica alle 17 in onda il film ULTIMO TANGO A TREVISO.
        Al termine il sig. Armani annuncerà il nome del nuovo allenatore.
        Partecipare numerosi.

  8. Ho appena scritto in altro post come risolvere il problema di questi (o) topi di fogna che girano indisturbati sul sito.
    IGNORATELI (O) come faccio io,non e’obbligatorio rispondere alle loro castronerie….

    1. Presente con Efes, su eleven col fenerbahce. 4 periodo, ci ho fatto caso… Il play (Hall o Mitrou Long non ricordo) in possesso palla lontano da canestro e pressato dall’avversario. Gli altri 4 compagni… FERMI COME BELLE STATUINE. Non c’è circolazione di palla, non c’è movimento in attacco, non si chiamano schemi. Io non è che voglio intendermene, MA CAZZO, MA È COSÌ CHE SI GIOCA? Tutti fermi a guardare il compagno in procinto di perdere palla o forzare un tiro impossibile… spero qualcuno dello staff tecnico che legga e provveda… Ma dai cazzo dai..

  9. Non scherziamo, non si può perdere con una squadraccia come Treviso
    Ps: Magari D’Antoni

  10. Dopo aver visto la gara di ieri sera direi che mi allineo ai tifosi che criticano le scelte estive. Va bene tutto però non puoi giocare un terzo quarto da minibasket.
    Mi chiedo? Ma con il budget a disposizione non si poteva fare di meglio? Non mi sembra che questo Fener primo in classifica sia così clamorosamente forte. A me son piaciuti di più Efes (secondo me ancora la favorita), Real e Barcellona (anche se hanno il coach che è il loro cappio al collo).
    La campagna acquisti è stata clamorosamente sbagliata, quindi preferisco essere realista, siamo senza tutte le guardie non vedo come si possa aspirare alle F8 visto il livello che vedo in giro.

  11. Tolta l’assenza di Shields, e parzialmente quella di Baron (non è che stesse facendo sfracelli eh), non mi sembra che sia onesto dire che stiamo facendo male perché abbiamo o avevamo fuori gente come il Datome di oggi, Tonut che, prima di Milano, non aveva mai giocato in EL e Baldasso che non giocherebbe neanche se fosse l’unico play disponibile. Non scherziamo. L’Efes sta giocando dall’inizio senza il miglior play dell’intera EL.
    In conclusione, per me è una campagna acquisti molto sbagliata, con un unico responsabile che pochi hanno il coraggio di mettere in discussione.

  12. Pangos è ancora un mistero. Giocatore che non ha un pedigree europeo clamoroso, e che a quasi 30 anni non ha mai vinto nulla. Su di lui però,aspetto ancora a dare un giudizio definitivo.
    Davies è l’ennesimo finto 5, leggero e da corsa. A me personalmente non è mai piaciuto. Non l’ho mai visto fare la differenza a Barcellona quando contava, e quando il livello fisico si alzava al top. E con Hines che ha 36 anni ed è pur sempre 1.96, forma una coppia troppo leggera e poco fisica.
    Quando sei senza play che fa gioco (maker) ed un centro vero (l’asse) nel basket non vai da nessuna parte, che sia CSI o EL.
    Diciamo che ad oggi la scelta sbagliata che muove tutto il resto sembra essere Pangos.

  13. Dai adesso lo possiamo dire, lasciamo stare il destino, il cuore, la sfortuna, ecc ecc, le statistiche parlano da sole, la nostra qualità offensiva è bassa…..poca gente capace di creare vantaggi in attacco, senza Shields non ci sono punti, lo stesso Pangos non so se arriva al 30% da 2 con quel cameriere a una mano che fa irritare anche l’arnica….e al mercato mio padre comprò….un altro giocatore che non segna, tutte cose ovvie ma siamo praticamente la squadra che segna meno e non mi convincete dando la colpa alla fiducia.

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