La palla a due della sfida valida per la decima giornata di Turkish Airlines Euroleague si avvicina sempre di più, con in programma la sfida tra Olimpia Milano ed il Fenerbahce di Scottie Wilbekin, uno dei migliori attaccanti d’Europa. Le due squadre vivono periodi di forma totalmente opposti, visto che l’EA7 Emporio Armani Milano è reduce dalla serata probabilmente più brutta delle ultime stagioni, con il brutto tonfo in casa contro l’Anadolu Efes, mentre il Fenerbahce è primo in classifica ed è senza dubbio la squadra più in forma d’Europa. Nel match di stasera, con palla a due fissata al Mediolanum Forum alle 20.30, sarà importante gettare il cuore oltre l’ostacolo, disputare una gara di cuore, di voglia, di grinta per far scattare la scintilla che permetterebbe magari di uscire dal periodo negativo. E allora andiamo a vedere chi potrebbe essere l’uomo più pericoloso della squadra di coach Itoudis: Scottie Wilbekin, uno dei giocatori più talentuosi d’Europa.
Olimpia Milano-Fenerbahce: occhio a Wilbekin, vietato far entrare in striscia l’ex Maccabi
Nel game plan di coach Ettore Messina sicuramente ci saranno pagine dedicate a Scottie Wilbekin, giocatore di assoluto talento offensivo e che al Fenerbahce sembra abbia trovato il sistema giusto per essere efficace al massimo livello possibile. Coach Itoudis “regala” minuti da guardia a Wilbekin, con un playmaker puro come Calathes al suo fianco: questo è probabilmente il sistema migliore per avere un Wilbekin al suo massimo livello. Con Calathes al proprio fianco il giocatore ex Maccabi viene alleggerito dal peso di dover portare palla nella metà campo offensiva dopo una rimessa e riesce ad essere innescato per poter pungere la difesa avversaria con il suo tiro micidiale. In questo modo Wilbekin risulta non troppo accentratore, cosa che gli veniva imputata ai tempi del Maccabi, dunque riesce ad essere congeniale anche a livello di squadra. Sarà fondamentale non farlo entrare in striscia positiva, visto che è un giocatore in grado di “accendersi” in un attimo e piazzare tre canestri consecutivi che potrebbero spaccare la partita.
In questa stagione il giocatore americano viaggia a 13 punti e 3.2 assist di media a partita, con season high contro l’Efes, quando segnò 25 punti. Il suo tiro da tre punti è sicuramente un’arma importantissima nel suo arsenale, visto che in questa regular season di Eurolega sta sfiorando il 40% in questo fondamentale. Stiamo parlando infatti di un giocatore che si è preso sin qui 30 conclusioni in più da tre punti rispetto a quelle da due punti, a testimonianza del fatto che “vive e muore” con il suo tiro da fuori. L’ideale potrebbe essere costringerlo ad entrare in area, fare quindi un passo in avanti in difesa, difenderlo con i piedi fuori dalla linea dei tre punti. Inoltre sarà importante metterlo sotto pressione quando è nella sua metà campo difensiva: non è esattamente una cima difensivamente parlando, quindi farlo lavorare dietro deve essere la base per l’attacco milanese. Per farlo, torniamo a quanto scritto precedentemente in sede di presentazione di questo match: serve una squadra che corra, che attacchi con convinzione in uno contro uno e che abbia la necessaria energia anche nella metà campo offensiva. Infine, trovare la retina nel tiro da fuori sarebbe sicuramente una buona cosa per l’Olimpia Milano.
