E’ Naz Mitrou-Long l’ospite di Luca Chiabotti su “Uomini e Canestri”, la consueta rubrica su Repubblica-Milano. Ecco alcuni passaggi della sua intervista.
SUL PASSAPORTO GRECO
«Sono in attesa che il processo, piuttosto lungo, si compia. A quel punto, sono disponibile e sarei onorato di giocare per la Grecia».
SU OLIMPIA MILANO
«Il roster dell’Armani parla da sé, l’Olimpia è costruita per vincere. La stagione è lunga, ricca di alti e bassi, l’importante è essere caldi quando conta. Abbiamo subito degli infortuni, ci vorrà del tempo per ritrovarci tutti sulla stessa pagina e, anche quando vinciamo, siamo consapevoli di avere un grande potenziale ancora da esprimere. Mi vanto di essere un giocatore che può inserirsi in ogni contesto, non mi interessa segnare 20 punti ma vincere. Voglio giocare in squadre che arrivano all’ultimo atto di ogni manifestazione a cui partecipano e alla fine, alzare il trofeo. Milano mi dà la possibilità di far parte di un gruppo vincente ed entrare per sempre nella storia».
Sul passaporto greco: chi se ne frega; per il resto do atto a Long di una cosa cui io bado assai: faccia, espressione del viso, linguaggio del corpo, cose che, a differenza del collega Davies, mi convincono; per il resto vedremo
Molto spavaldo e consapevole,vediamo di portare in campo tutti questi buoni propositi.
Per quanto riguarda il tempo sono d’accordo anche se ci sono squadre che hanno cambiato tantissimo e stanno già giocando benissimo come il Fene.E’ anche vero che i turchi non hanno dato nessun giocatore importante alle nazionali,e quindi hanno fatto una preparazione migliore…