Repubblica-Milano titola oggi, a pagina 11: «L’emozione di ritrovare il Chacho». Sottotitolo: «Armani-Real Madrid è anche il ritorno al Forum dell’ex eroe Rodriguez».
Così Massimo Pisa nell’attacco del suo pezzo: «”Querido Chacho…”. La lettera d’amore sarà declamata giovedì ad Assago, e sarà struggente. Diecimila e più anime la stanno preparando, sono gli aficionados che in tre anni si sono perdutamente infatuati di Sergio Rodriguez, del suo palleggio da giocoliere, degli assist a una mano guardando con nonchalance la quarta fila di parterre, della finta – sempre la stessa: incrocio in palleggio verso sinistra e partenza a destra – sempre micidiale, delle triple spacca-gambe, del pugno alzato, del “Vamos!” che risvegliava gli animi più tiepidi».
Che nostalgia! Anche se, prescindendo dal fatto che voleva andare via, trovare un play maker più giovane che potesse iniziare un ciclo, non mi è sembrata una cattiva soluzione. Il problema è che di play maker ne abbiamo sostituito due contemporaneamente, e l’ideale per la continuità sarebbe stato sostituirne uno per volta e poi, last but not least, il livello attuale è notevolmente più basso. Spero di essere smentito in futuro, però…..
Querido Chacho, saremo lì a battere forte le mani, fortissimo, querido Chacho per sempre!
Però non mi dite che il suo sostituto è di livello più basso – per alcuni addirittura “notevolmente” – perché in mano abbiamo un gioiello: alla fine dell’anno, senza dimenticare il Chacho, ci farà innamorare anche il grandissimo Pangos!
Vedrai.
Spero che sia così, e che non dobbiamo pazientare a lungo per cambiare idea.
Il Chacho è inarrivabile per Pangos, sia tecnicamente sia emotivamente sia per carisma e leadership.
Io non dovrò mai pentirmi perché per me il Chacho è unico per quanto scritto sopra.
Nessuno discute il carisma e la leadership del Chacho, e l’affetto che abbiamo per lui.
Pangos però ha un vantaggio non da poco: può giocare 30 minuti a partita ad altissimo livello.
Chacho è unico e voleva tornare in Spagna, per cui non si poteva che rispettare il suo desiderio. Però Chacho comincia ad essere in là con gli anni, le sue giocate vanno rarefacendosi, i minutaggi diminuiscono, in difesa latita. Ho visto la sconfitta contro la Virtus proprio per rimirarlo. Ha fatto un paio di alley oop uno dei quali no look che mi hanno riportato alle emozioni di quando lo faceva con Tarcisio. Ma per il resto, ha fatto due falli sull’aggressivo Paiola. poi lo hanno tolto, con una prestazione totale che data la sconfitta rasenta il sei politico.
L’età vince su tutto, purtroppo, ma non sull’uomo Chacho che lascerà a Milano un ricordo indelebile. La società ha fatto quello che poteva per sostituirlo al meglio col miglior play di Eurolega possibile, che era in circolazione solo perché sotto contratto con una squadra russa. Pangos dal punto di vista anagrafico è nel miglior momento della carriera, attenuato solo dall’aver giocato poco nell’ultimo anno e non per motivi a lui imputabili. Pangos ha già dato indizi di saper sfornare una decina di assist a partita e di essere un cecchino da tre punti. Serve solo tempo e pazienza per l’amalgama di squadra.
Nel frattempo giovedì sera riabbracciamo il Chacho.
Il carisma di Rodriguez l’ho visto poche volte su un campo di basket. Magari tecnicamente e sopratutto atleticamente Pangos oggi lo può eguagliare o superare, ma la presa sui compagni e sul pubblico ancora sono inarrivabili. Certo, anche se forzata dalla volontà di tornare in Spagna, questa scelta e’ logica e ci sta tutta, affetto a parte. Sono più scettico sulla sostituzione di Delaney, anch’essa forzata e anch’essa tutto sommato logica visti i problemi fisici, ma che al momento per ora non si vede. Baron e Hall danno il meglio quando ricevono.
Anche Delaney voleva andarsene. L’aveva preannunciato per tempo che quello scorso sarebbe stato l’ultimo anno in Olimpia. In questo inizio di stagione c’è stata anche la sfortuna di vedere infortunati tre play su tre. Per fortuna che Pangos si è ripreso subito e gli altri stanno rientrando ora, così poi non ci sarà più necessità di vedere Hall fuori ruolo.
Ti informo che le carriere non si scambiano e che quella di Pangos è ancora da scrivere, quindi il paragone è improponibile.
Inoltre se la scelta ad inizio anno fosse stata fra i due, solo un pazzo avrebbe scelto il Chacho da un punto di vista razionale, mentre affettivamente il discorso è diverso.
Sarebbe stato bello poterli avere un anno insieme .
Infatti ho scritto che l’unico vantaggio di Pangos rispetto al Chacho è l’età.
Ma io sono un pazzo irrazionale e romantico e preferisco sempre il Chacho a KP, perché come dice Dario della Vedova, un Chacho è per sempre.
Le carriere ovviamente non si possono scambiare, ma ciò non toglie che se potessi sceglierei sempre e ovunque quella di Sergio.
Vero che la carriera di Pangos è ancora da scrivere, ma all’età di Pangos (29 anni) il Chacho aveva già vinto un Eurolega da assoluto protagonista e aveva alle spalle già una buona militanza in Nba rispetto a Pangos.
Un CHACHO,è per SEMPRE. Unico rammarico, troppe partite in un forum, desolatamente vuoto…ricordo alcune ” sue ” giocate..sarebbe venuto giù, il palazzetto.