E’ un buon momento per il centro Guglielmo Caruso. Il centro classe 1999 della Openjobmetis Varese ha prodotto 9.8 punti in 5 gare con 2.4 rimbalzi in 16.8’. Sul giocatore, 211 centimetri, tempo fa anche Ettore Messina aveva speso parole importanti.
«Tra i giovani più interessanti del nostro campionato c’è Caruso, che gioca a Varese» la dichiarazione del coach di Olimpia Milano al Festival dello Sport di Trento.
Caruso ha parlato del suo momento al Corriere dello Sport, e del suo essere considerato un “patrimonio da proteggere” per il basket italiano: «Mi viene da ridere a pensarci. E’ vero però che non ci sono tanti lunghi giovani. Io lavoro duro perché credo di avere i mezzi, ora che ho superato momenti bui per gli infortuni, per essere protagonista. Guardo al futuro pensando ad esempio che, un giorno, potrei prendere il posto di Melli. Lui è un esempio da seguire, in campo e fuori. Io negli Usa ci sono stato, nella NCAA (Santa Clara Univ., ndr) e non nella NBA come Nik. Quell’esperienza mi ha fatto crescere come uomo ed atleta».
Formatosi tra Moncalieri e Stella Azzurra, Caruso fa il suo esordio in A2 con Agrigento, producendo in 15 gare nel 2018 8.3 punti, 5.5 rimbalzi e 1.5 stoppate.
Da lì il salto in NCAA a Santa Clara, prima del ritorno in Italia, a Varese, la scorsa estate.
a fine anno si vedrà, comunque il ragazzo promette bene….
Tra l’interesse per Caruso e Okeke già dell’Olimpia ora in prestito biennale a Badalona, c’è vita sotto canestro. L’importante è che questi giovani centri siano sopra i 2.10 perché, a parte il mitico Kyle Hines, coi centri tascabili da due metri in Eurolega si va poco lontano.