Giovedì sera, alle ore 20.30, Bayern-Olimpia Milano, quarto round di EuroLeague. In queste ore dense dopo il successo di Belgrado, andiamo con le nostre 5 domande 5 sul prossimo impegno dei biancorossi.
Tre sconfitte in tre gare per il Bayern: l’Olimpia Milano è attesa da un avversario che sicuramente non vorrà cadere ancora.
«Non lo voleva di certo neanche il Partizan, alla prima davanti al suo pubblico. L’Olimpia ha iniziato un percorso, è avvelenata dal ko con l’Alba, dai tanti “buchi” a gara in corso di queste prime uscite. Credo che il concentrato di “rabbia” sia il medesimo, o quanto meno analogo. E Milano, a differenza del Bayern, sa di essere quanto meno sulla strada giusta dopo la bella gara con i serbi».
Il Bayern è squadra difficile da decifrare, come sempre, ad inizio stagione.
«E un anno fa trovò il primo successo solo alla quinta gara. Indubbiamente, con un Eurobasket alle spalle, il lavoro di Trinchieri è iniziato dopo, e lui ha bisogno di tanta palestra per trasformare le sue squadre. Poi diciamocelo, nella scorsa stagione il rendimento della squadra è “girato” nella serie con il Barcellona. Prima c’erano stati dei playoff colti solo per il ritiro delle russe, poi un altro ko nei playoff nazionali a favore dell’Alba. Qui si fa con poco, perchè le basi sono più che altro gettate per il futuro, a quando la squadra avrà una nuova arena».
Insomma, non ci sono buone sensazioni sui prossimi avversari.
«I numeri parlano della diciottesima squadra per valutazione, la diciottesima per rimbalzi conquistati, la diciottesima per assist e la quinta per palle perse (in questo caso meno di Milano però). Poi chiaro, se perdi tre gare su tre, ovvio che le stats siano queste. Resta comunque una squadra orgogliosa con alcune grandi individualità, penso alla guardia Weiler-Babb, 12 punti di media con 1.3 palle rubate, e al solito Vladimir Lucic, uno che a Milano ha sempre fatto male. Al momento mancano i lunghi, Hunter a parte, con il centro titolare Freddie Gillespie che fatica non poco. Farei attenzione al trio Babb-Walden-Jaramaz insomma».
E l’Olimpia Milano come arriva al match?
«In primo luogo con un Kyle Hines “assatanato” dopo la pessima gara con il Partizan. Mentre Nicolò Melli pare francamente, e comprensibilmente, molto stanco. Difficile attendersi anche un’altra grande prestazione da Shields dopo i 33’ contro il Partizan, ricordiamo che è stato fermo a lungo».
Quali possono essere dunque gli uomini chiave per Messina?
«La coppia Davies-Hines in primo luogo, che potrebbe anche fare dei minuti insieme, visto che anche Voigtmann andrà preservato. Poi dico Billy Baron e Devon Hall, che con il Partizan hanno fatto il loro, ma restano giocatori in grado di firmare parziali. E occhio a Deshaun Thomas, che conosce molto bene il sistema Trinchieri».
Noi abbiamo la “molla” della sconfitta con l’Alba, in parte già compensata dalla vittoria di martedì. Sconfitta coi berlinesi che intanto sono primi a punteggio pieno e martedì hanno surclassato una squadra non proprio di centro classifica. Fino ad ora abbiamo faticato contro squadre più “pronte e assemblate” di noi. Il Bayern non sembra esserlo.
Ma tutto dipenderà da noi. Forza Olimpia