Ettore Messina ha rilasciato nei giorni scorsi una lunghissima intervista al sito mam-e.it. Ecco due dei passaggi che abbiamo scelto.
SULLA GESTIONE DEI GIOCATORI
È molto difficile giocare in squadre come Milano e Bologna e con squadre che hanno dei roster enormi per sopravvivere alla durezza dell’Eurolega. Ci sono dei giocatori che magari, alla fine, trovano gloria solo nella competizione nazionale. Una cosa che mi ha fatto felice nell’ultima partita contro Derthona è stato vedere che Baldasso e Alviti ci hanno cambiato la partita e di fatto ce l’hanno fatta vincere. Devi pensare che nelle ultime due settimane, compresa la Coppa Italia, Baldasso e Alviti hanno giocato o poco o niente. Questi ragazzi si sono fatti trovare pronti.
Secondo me, posso pensare, sperare e augurarmi che ci sia un piccolo merito da parte di noi allenatori. Anche perché, quando non giocano, questi ragazzi ricevono molte attenzioni, che sia per fare un lavoro individuale, che sia per correggerli, che sia anche per farci due chiacchiere. In questo i miei 4 assistenti (Gianmarco Pozzecco, Mario Fioretti, Marco Esposito e Stefano Bizzozzero) hanno una dedizione assoluta. Stanno vicino a questi ragazzi, gli fanno capire cosa devono fare e gli aiutano a superare momenti di frustrazione quando non giocano. Dall’altro lato, però, c’è la volontà di questi giocatori di allenarsi e farlo con giocatori come Hines, Rodriguez e Delaney è un messaggio continuo.
SULLA STAGIONE
Salto di qualità per me vorrebbe dire tornare alle Final Four e vincere lo scudetto in Italia. Ne abbiamo la possibilità però, sai, tante volte una palla fa così ed esce o va dentro. Ti dico però che sono contento perché sento che la squadra ne ha le possibilità. Alla fine, quando fai sport, credo che la cosa più importante sia avere la sensazione che puoi competere per quello che credi sia il tuo obiettivo massimo.
Noi sappiamo che possiamo giocare per tutto e, ovviamente, speriamo poi nel momento cruciale di farcela, però questo non è garantito. Non è mai scontato, soprattutto quest’anno che abbiamo avuto due infortuni a due giocatori fondamentali come Dinos Mitoglou e Shavon Shields. Essere qui, praticamente al loro rientro, che non abbiamo perso terreno né in Italia, né in Eurolega e, in più, abbiamo vinto la Coppa Italia devo dirti che mi fa molto molto felice. Temevo, quando si sono fatti male tutti e due, che a marzo saremmo stati in enorme difficoltà e invece abbiamo tutte le carte in regola per giocarcela.
Il vero ed unico salto di qualità sarebbe giocarsi la finale di Coppa (e magari pure vincerla….).
Quanto al campionato, se anche dovessimo non vincerlo, la cosa sinceramente non mi toglierebbe certo il sonno
Mi sembra che la squadra abbia dimostrato sempre di esserci, tranne un paio di sberloni presi in momenti particolari. Resto convinto che Ettore sia la guida ideale, che con la squadra al completo avremmo vinto a Madrid, ammettendo pure che loro non siano in un momento splendido, ma chi lo è sempre? Intanto il Barca prende un bello schiaffone a Kaunas, da uno Zalgiris con una splendida divisa gialla e blu. Come dicevano i latini “Nullus invictus est” prevedo, se lo psicopatico pezzo di m…. di Mosca lo consentirà, dei bei Playoff.
E aggiungo che l’Olympiakos, i nostri diretti inseguitori, hanno preso una discreta ripassata dall’Alba Berlino.
Noi dobbiamo considerare che da gennaio, momento senza due pedine importanti e rientro post covid, abbiamo perso solo con Olympiakos, Real e Fenerbace. Abbiamo perso tre partite fino ad oggi tra campionato e coppa. E in mezzo abbiamo messo anche un trofeo, per quanto secondario, in bacheca.
Si può sempre migliorare, ad oggi però c’è poco da lamentarsi.
Messina ai microfoni è sempre interessante; aldilà della competenza, dimostra sempre di essere una persona intelligente e di spessore.
Un passo avanti rispetto all’anno scorso l’abbiamo già fatto. L’anno scorso in EL su 10 partite contro il Barcellona ne avremmo vinte 1, forse 2 se tutto fosse girato giusto.
Quest’anno, al completo noi e loro, siamo sullo stesso livello di Barcellona, Real, CSKA, non un filo sotto. Ne abbiamo vinte due col Barca, ma avrebbe potuto andare diversamente, ne abbiamo perse due col Real, ma avrebbe potuto andare diversamente. Ora conta solo avere questa consapevolezza e fare il massimo per arrivare in forma ai playoff, cercando di reinserire al meglio Mito e Shields.
Potessi scegliere una squadra da evitare ai quarti, direi Fenerbahce.
In campionato ce la giocheremo con la Virtus, ma ricordiamo che noi abbiamo disputato un’eurolega, loro no; i punti di partenza non sono equilibrati. Al momento noi siamo più squadra e colmiamo il gap di fatica supplementare che abbiamo dovuto sostenere, ma non è escluso che loro raggiungano la giusta amalgama nei prossimi mesi. Quindi sarà davvero tosta.