Ieri l’udienza di appello per Riccardo Moraschini contro la squalifica di un anno comminata dal TNA. Il giocatore su Twitter: «Mi faranno sapere il prima possibile».
Ieri ho svolto l'udienza e mi faranno sapere il prima possibile. Non so che altro aggiungere. Attendo…
— Riccardo Moraschini (@morasca9) February 19, 2022
Nuovo capitolo nell’Odissea giudiziario-sportiva di Riccardo Moraschini. Il giocatore di Olimpia Milano, fermato in ottobre per positività al Clostebol Metabolita, è stato ascoltato nella giornata di ieri in sede di appello dopo la condanna ad un anno di squalifica comminatagli dal TNA.
Stimolato da un tifoso su Twitter, il giocatore ha risposto: «Ieri ho svolto l’udienza e mi faranno sapere il prima possibile. Non so che altro aggiungere. Attendo…».
Mi faranno sapere il prima possibile? La risposta gliela daranno dopo un anno dalla sospensione, quando avrà già scontato la pena a prescindere dalla sua innocenza, stando lontano dal parquet e giocandosi l’immagine e la carriera.
Se Moraschini ha ragione, sostenendo la sua innocenza, dovrebbe far causa per danni e chiedere milioni di euro di risarcimento, perché dopo aver letto il libro “I signori del doping” ho capito che c’è del marcio nel sistema.
Purtroppo per lui e per noi, Ricky non può dimostrare la sua innocenza perché è risultato positivo e ha rinunciato anche alle controanalisi. Si può discutere della pena ma non della sua innocenza.
Eh sono d’accordo, un esempio ancora di malagiustizia, allucinante qualunque sia il verdetto finale.