Gigi Datome è intervenuto alla Laureus Charity Night ed ha parlato al Corriere dello Sport di vari argomenti, tra cui la scelta di nominare un doppio capitano all’Olimpia Milano: “È stata una scelta condivisa da tutti. Il Chacho credo sia l’emblema di questa Olimpia perché è stato il primo grande giocatore a credere a questo progetto con Ettore Messina, di questa nuova era – le sue parole – Nicolò è uno dei giocatori simbolo di questa squadra, già stato cinque anni a Milano”.
L’azzurro, dunque, approva questa decisione: “Una scelta bella e giusta, bello avere due capitani e poter contare su entrambi. Nicolò resterà sempre lo stesso, a prescindere dalla fascia. Come Kyle, non è capitano, ma è sempre un punto di riferimento per noi. Sono più cose formali, poi pensiamo alla pallacanestro”.
Impossibile non parlare della Nazionale e di qualche polemica di troppo che ha suscitato la sua assenza in questa estate, dopo tantissimi eventi fatti in azzurro. “Vado a letto con la coscienza pulita. Mi dispiace che non stavo bene, ma è stata una scelta responsabile. È bellissimo andare in Nazionale, ma c’è anche la responsabilità di giocare in una certa maniera ed il mio corpo non me lo consentiva. Ho fatto questa scelta a malincuore, ma credo sia stata quella giusta per me e per la squadra. Visto che poi si sono qualificati ed hanno fatto una bellissima Olimpiade”.
Infine, due parole su Nico Mannion e sul suo problema fisico: “Spero torni il più presto possibile, quando sarà pronto. Non conosco la situazione per il resto, ma la salute è la cosa più importante”.
E bene fa Gigi a dormire sonni tranquilli, perchè sulla sua specchiata moralità nessuno( a parte qualche cariatide che da anni per mestiere occupa poltrone) nutre dubbi di sorta
Gigi per la nazionale ha sempre sacrificato le estati. Verso la fine della scorsa stagione ha accusato una borsite che ha visto parzializzato il suo utilizzo in Olimpia e sarebbe stato insensato un suo impiego in Nazionale. La cosa vergognosa è che Petrucci ha dato addosso a Gigi e al Beli, da sempre affezionati all’Azzurro, senza considerare le loro vicende personali, con Gigi reduce da una stagione eccessivamente carica di partite, e quanto a Beli, arrivato a metà stagione dall’NBA, ha vissuto un difficile ambientamento a Bologna e ci ha tirato dentro al massimo fino a vincere lo scudetto. Petrucci doveva semplicemente stare zitto, perché i nostri tre ragazzi con vissuto NBA (Gallo ancora sta in USA) si sono sempre fatti un tanto mazzo per giocare anche in Nazionale, ma Petrucci deve dare sempre la colpa dei propri insuccessi (presunta medaglia olimpica mancata dopo un Preolimpico memorabile) agli altri.
Ma poi di cosa parliamo? Per un atleta le Olimpiadi sono il massimo … sarà lui il primo a esserne dispiaciuto e ha dato prova di serietà non anteponendo il suo interesse a quello della squadra.