Nelle scorse ore Spicchi d’Arancia ha escluso un trasferimento di Kaleb Tarczewski all’Asvel per ragioni di budget, tuttavia il destino del centro di Claremont è lontano da Milano, e al tempo stesso l’Olimpia valuta un nuovo profilo da inserire in quel ruolo nel roster.
Ma che centro serve a Ettore Messina? Molto, inevitabilmente, dipenderà dal budget e dunque dai segnali di Nicolò Melli, che certamente monopolizzerà, o quasi, il monte stipendi della prossima stagione.
Dal suo arrivo, nell’estate 2019, il coach più vincente del nostro basket ha prima rinunciato a Arturas Gudaitis, rilanciando e poi ritrovandosi tradito (nelle prestazioni) dal buon Kaleb.
Due giocatori che in comune avevano solo la fisicità, con il lituano più tecnico e portato al gioco in post basso, l’americano più atletico e verticale oltre che difensore.
Dinos Mitoglou ha il merito di alzare i centimetri al fianco di Kyle Hines, ma non è un “5” di ruolo. Inevitabilmente sarà necessaria intimidazione, capacità di lettura delle situazioni in un sistema offensivo tutt’altro che legato ai soli uno contro uno, e anche una certa capacità realizzativa dalla media, quella terra di “nessuno” in cui invece i biancorossi hanno prodotto, e tanto, nell’ultima annata.
Ettore Messina e Christos Stavropoulos hanno già dimostrato di sapersi muovere nelle “pieghe” del mercato di EuroLeague, arrivando addirittura in BCL nel caso di Devon Hall.
Arriverà quindi un centro alla Jan Vesely, alla Ben Lammers o alla JaCorey Williams (i nomi sono totalmente casuali, ma raccontano di un profilo da superstar, da giocatore di EuroLeague e da emergente)? Se Melli dicesse sì inutile attendersi grandi nomi, lo scouting potrebbe fare la differenza.
Grande grosso e cattivo