Il primo italiano del roster 2021-2022 di Olimpia Milano sarà dunque Davide Alviti. La società comunicherà solo dopo il 30 giugno, credibilmente, il suo ingaggio ma l’accordo è stato trovato sotto ogni punto di vista.
Ala piccola classe 1996, 201 centimetri, il giocatore è rappresentato dalla MVP Agency di Enzo Garsia, e ha chiuso la scorsa stagione con 10.5 punti e 4.6 rimbalzi di media in LBA.
Con Olimpia Milano ha prodotto 13 punti e 12 rimbalzi l’11 ottobre, 10 punti nel ritorno del 31 gennaio. Il suo momento migliore resta quello di inizio stagione, quando prima dello stop forzato di novembre (focolaio in squadra), viaggiava a oltre 14 punti di media con 8 rimbalzi.
Un giocatore assolutamente in divenire, di centimetri e fisico per il suo ruolo, che dopo il positivo esordio in LBA l’anno scorso a Treviso ha voluto abbandonare subito la sua Comfort Zone scegliendo Trieste, e ora si gioca tutto addirittura a Milano a comunque soli 25 anni.
Chiaro come Ettore Messina stia scegliendo, successe già con Riccardo Moraschini, giocatori di fisico su cui lavorare poi a livello tecnico e difensivo, sapendo comunque di poter contare su un elemento che con 23.3’ di media ha comunque conquistato i playoff di LBA.
Oggi, inutile sottolinearlo, Davide Alviti non è ancora pronto per la missione. La stagione agli ordini di Eugenio Dalmasson ha avuto picchi repentini in alto come in basso, ma da 3 ha prodotto il 5/5 con con Trento e il 6/6 con Varese, come il 23/62 delle restanti 14 gare dopo quell’exploit.
Insomma, continuità, e voglia di piegare le gambe. E allora ecco che Milano potrebbe trovarsi tra le mani un elemento assolutamente prezioso per il massimo campionato. E futuribile.
Un altro che non è pronto? Non sono bastati Moretti, Abass e Fontecchio (oggi prontissimo per EL che difatti farà in Turchia)?
Non essere pronto a 25 anni, e certamente non lo sarà, suona tanto come: non è buono, sarà cosi?
Sarà pronto a 33 anni ma non sarà più fisicamente adatto ….. se non è pronto a 25 anni non lo sarà mai.
Questo la dice lunga su come il nostro movimento “coltivi” i giovani.
A 25 anni all’estero sono già sbocciati. Da noi non pronti. Non me ne voglia vil buon Alviti, la mia considerazione è generale.
Mi auguro che l’operazione Alviti sia di contorno altrimenti il livello dei giocatori italiani non sarà molto diverso da quello attuale..