Andrea Barocci firma sul Corriere dello Sport Stadio un editoriale dal titolo «Quando il tiratore è puro». E parla anche di Kevin Punter.
Ma se esistesse davvero il prototipo del tiratore puro, quello risponderebbe al nome di Kevin Punter, che sembra provenire da un’altra epoca, gli anni 80-90, quando giocatori come lui non erano poi merce così rara.
Con quelle gambe esili si muove sul parquet come un ballerino, uscendo dai blocchi con una velocità e una “leggerezza” che diventano piacere puro per gli occhi di chi lo guarda.
La meccanica di tiro poi è praticamente perfetta, e non permette al malcapitato difensore di prendergli le misure (in A viaggia con 0 47.5% da tre…). Magari adesso qualche tifoso della Virtus Bologna si starà chiedendo perché al termine del 2018-19 Punter è stato lasciato libero dal club bolognese con cui aveva vinto una Champions, risultando peraltro MVP delle Final Four.
Dicono che sia stato giudicato troppo poco difensore per giocare a fianco di Teodosic (genio della regia ma non un mastino nella propria metà campo), e probabilmente è vero. Nel frattempo, però, Kevin a Milano continua a “ballare”, e a segnare. Come un giocatore di altri tempi.
Vabbé anche Rodriguez non è un mastino nella propria metà campo però si completa bene con Kevin Punter.