Luca Chiabotti, su «Uomini e Canestri» di la Repubblica-Milano, intervista Franco Casalini. Ecco alcune sue dichiarazioni.
SU CHACHO RODRIGUEZ
«Un po’ Dantonide, un po’ Brunamontide, un po’ Kicanovicciano. È un mix del meglio ma con un po’ più di Kicanovic per il tiro, la fantasia».
SU KYLE HINES
«E’ l’apoteosi dei Rokkidi che si rifanno a Mason Rocca tanto apprezzato anche a Milano. Iperattività senza palla, rimbalzi d’attacco, tuffi, blocchi».
SU GIGI DATOME
«Danilovicciano, per la leggiadria, la pulizia del gesto, l’efficacia e la leadership nei momenti decisivi proprio di Sasha».
Il paragone Datome-Danilovic mi sembra un po’ forzato perché da avversario devo ammettere che Danilovic era classe pura e leadership ed era più completo di Datome come è ancora più eccessivo quello tra Rocca e Hines visto che non c’è proprio partita perché la bilancia pende nettamente a favore di Kyle Hines