Espulso nel terzo quarto della semifinale, per un doppio tecnico per vibranti proteste nei confronti della terna arbitrale, Gianmarco Pozzecco è sbottato anche nel post gara. Arrabbiandosi notevolmente per quanto visto in campo e lamentandosi della direzione dei tre arbitri.
Parole fortissime, in cui si parla anche della pandemia in corso: “Sono veramente incazzato: io ho dei figli che in questo momento pericoloso, triste e drammatico che stiamo vivendo con il Covid, scendono a un compromesso che è quello di rischiare un contagio nel momento in cui vanno in campo. E non solo per questo motivo, ma soprattutto per questo, i miei giocatori devono essere rispettati“.
E poi rincara la dose: “Nel momento in cui io vedo qualcosa che non mi piace – come un padre dovrebbe fare sempre – li proteggo. Non va bene. Io questa notte non dormirò, come avevo detto prima della partita – non so a chi cazzo l’avevo detto ma a qualcuno l’avevo detto – bisogna far giocare i ragazzi. Tutti quelli che sono intorno non contano una sega. Contano solo i 5 ragazzi di una squadra e i 5 dell’altra, più quelli che sono in panchina, che devono giocarsi le vittorie, le sconfitte combattendo e divertendosi in campo“.
Hai tutta la mia comprensione, arbitraggio scandaloso, finale decisa a tavolino.