Giorgio Armani è stato uno dei primi a rendersi conto della gravità della situazione ed a impegnarsi in questa dura lotta contro il Coronavirus. Tra donazioni, la produzione di camici per il personale sanitario e la solidarietà anche tramite l’Olimpia Milano, il proprietario del club biancorosso è stato un esempio per tanti ed ora si è raccontato a Sportweek, il settimanale della Gazzetta dello Sport.
“La situazione mi è apparsa subito molto preoccupante e con la consapevolezza che lo sforzo di tutti ci farà uscire da questa difficile situazione. Con apprensione, ma deciso a dare un messaggio positivo”. E con una lettera a medici e infermieri, per ringraziarli dei loro grandi sforzi: “Stanno dando un contributo fondamentale, rischiando la loro salute e la loro vita. Siamo in debito con loro, li dobbiamo rispettare e sostenere”.
Giorgio Armani e la città di Milano
Armani ha poi parlato di Milano, la città dove vive e dove svolge buona parte della sua attività: “È la città che fa, senza troppo sbandierare. È concreta e di poche parole. Non potrei immaginare di vivere altrove e mi manca il rumore della Milano operosa”.
Giorgio Armani, lo sport e l’Olimpia Milano
In questo periodo manca anche lo sport, con anche il rinvio di un anno delle Olimpiadi: “Sono un evento gigantesco, coinvolge il mondo intero e farle svolgere in totale sicurezza è un messaggio importante, oltre che una decisione saggia. Sono sempre d’accordo quando si da la priorità alla salute”.
Non gioca nemmeno la sua Olimpia Milano: “Mi mancano le serate al Forum. Torneranno presto”. E sulla squadra: “Messina ha già dato un’impronta nuova di metodo e cultura e con il tempo sarà sempre più evidente anche nei risultati”.
Silenzio, parla Armani
Questa persona merita davvero grandi soddisfazioni dalla squadra per tutto l amore, l l’impegno e la professionalità che ci mette.Spero arrivino quanto prima.
Giorgio, uno di noi.