Claudio Pea: Sulla donazione Olimpia e sulle reazioni di Gandini e Baraldi

Claudio Pea, dal suo blog, e la possibile reazione negativa della Legabasket, e di Baraldi, al taglio degli stipendi di Olimpia Milano: Non è stata ai patti

Nel suo blog, claudiopea.it, Claudio Pea analizza a modo suo, simulando un sogno, gli ultimi accadimenti in LBA, e le azioni di Olimpia Milano. Ecco alcuni passaggi:

Un problemino facile facile: se Milano spende venti milioni di euro, che sono ancora pochi, per gli stipendi dei suoi giocatori e allenatori per tutto l’anno, e Ettore Messina e le scarpette rosse dell’Olimpia prendono lo stipendio una volta ogni dieci mesi, a quanti soldi hanno ieri rinunciato? A due milioni. 

Bravi. E quindi, se hanno versato per volere di Giorgio Armani un milione agli ospedali della Lombardia, e se la matematica non è un opinione, significa che ciascuno si è tolto dalle tasche solo mezzo mese di stipendio. 

Morale: persino Dindon Dan Peterson e il Gallo Gallinari sarebbero stati (forse) più generosi. 

Poi è entrato il preside, Umberto Gandini, una brava e bella persona, con il provveditore agli studi, Luca Morticia Baraldi, che hanno chiamato fuori il maestrino e l’hanno pesantemente cazziato perché secondo loro nel ruolo di presidente e allenatore non è stato ai patti. 

Come del resto Pallino Sardara che per conto suo ha trovato un punto d’incontro e d’accordo con lo staff tecnico e i giocatori per ridurre gli stipendi in caso di chiusura anticipata (e certa) della stagione.

3 thoughts on “Claudio Pea: Sulla donazione Olimpia e sulle reazioni di Gandini e Baraldi

  1. Che delusione il buon Claudio, pensare che spesso in passato avevo apprezzato alcuni suoi articoli oggi mi sembra infantile e moscio se mezzo stipendio gli sembra poco provi a proporre qualcosa di meglio e fondamentalmente che il gruppo Armani ,l’Olimpia e lo staff tutto agiscano anziché produrre solo parole che male può fare al movimento tutto e cosa c’entra il neoeletto Gandini nelle decisioni interne di un associato, io sarei per un vaffa ma credo la società opti per un prego ci spieghi. Come già evidenziato dal buon Recalcati non esiste un contratto univoco tra atleti e società di tutti gli associati alla LBA quindi come può essere univoca la risposta ad una situazione eccezionale? Semmai al gruppo Armani va indirizzato un profondo GRAZIE per la sensibilità dimostrata verso chi in questo momento si adopera per aiutare chi soffre e che non rompessero con queste beghe di pollaio.

  2. Gran delusione! Primo: non si fanno i conti in tasca agli altri. Secondo: nessuno era costretto a donare soldi anche se concordava una riduzione dello stipendio con i propri dipendenti. Tre: prima il gruppo ha donato, poi ha risparmiato con i tagli agli stipendi. Capisco che sia un periodo difficile per tutti ma pubblicare castronate non e’ che aouta molto….

  3. Qualcuno è rimasto deluso da Pea, io non mi aspettavo nulla di meglio. Le sue critiche mi confermano che la nostra società ha agito bene.

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