Roberto De Ponti: Drew Crawford fu Ira di Dio, ma va disciplinato

Roberto De Ponti, come ogni martedì, firma il suo «Dai e Vai»: Milano nei playoff di Eurolega ci crede. Disperatamente aggrappata all’ottavo posto

Roberto De Ponti, come ogni martedì, firma sul Corriere della Sera-Milano il suo «Dai e Vai». Il titolo: «Si ritorna sul mercato inseguendo l’Eurolega».

Paradossalmente, l’ultima sconfitta delle tre consecutive in trasferta, in volata con il Fenerbahce, è di quelle che lasciano buone sensazioni: perdere soltanto agli ultimi possessi, dopo essere stati sotto anche di 17 punti, con un arbitraggio non proprio favorevole, tirando appena 7 liberi (e fallendone ben 4), mettendo insieme l’oscena percentuale del 18% dall’arco, con Vlado Micov che ha sbagliato tiri aperti che difficilmente sbaglia, significa che con un filo più di testa — o di fortuna — quella partita si poteva persino vincere

I segnali di crescita si sono visti soprattutto in difesa, e questo è un fatto, pur mettendo in conto che due dei migliori difensori della squadra, Brooks e Moraschini, mentre i compagni lottavano in campo, stavano in infermeria a curare i muscoli infortunati

L’Olimpia è tornata sul mercato e si è presa — solo per l’Eurolega — l’Mvp dello scorso campionato, Drew Crawford, 29 anni, guardia-ala che dovrà far rifiatare Micov e dare ulteriore profondità all’attacco, oltre che peso e centimetri. La scorsa stagione, sotto la guida di Meo Sacchetti, a Cremona il giocatore dell’Illinois fu una vera iradiddio

Il problema sarà disciplinarlo tatticamente, visto che il figlio del più grande arbitro della Nba, Dan Crawford, talvolta tende a fare il solista. Se lo risolverà Messina

Una cosa è certa: Milano nei playoff di Eurolega ci crede. Disperatamente aggrappata all’ottavo posto anche dopo le tre trasferte terribili, ora avrà un doppio turno casalingo contro le due tedesche, Bayern prima e Alba Berlino poi, e due partite da vincere per forza. Per questo è arrivato Crawford. Quanto al campionato, tempo per correggere la rotta ce n’è ancora: le partite che contano sono ancora lontane

5 thoughts on “Roberto De Ponti: Drew Crawford fu Ira di Dio, ma va disciplinato

  1. Milano dopo aver preso giocatori sbagliati questa estate sta spendendo per prendere altri in continuazione! Invece Bologna spende molto di meno e compra i giocatori giusti per il suo gioco!

  2. Bologna ha una vera organizzazione societaria, dei piani di crescita credibili, Olimpia sembra la one man band dell’allenatore. A volte un budget ridotto è meglio

  3. Non.sono d’accordo con chi critica la società di spendere per cercare di migliorarci anzi bisogna solo dire un grazie immenso a GIORGIO ARMANI e ricordo a coloro che criticano che se non fosse per questo signore non sapremmo dove saremmo.stati in questo momento

  4. Io non ce l’ho affatto con Armani! Anzi gli sono grato per la passione e gli sforzi economici. Sono molto critico con chi invece ha gestito male e senza strategie i soldi di Armani. Tra fallimento di Siena e Bologna avremmo dovuto fare molto di più non solo come vittorie ma soprattutto come struttura di squadra, di progetto di gioco e giocatori invece abbiamo bruciato 3 allenatori, tanti giocatori e siamo ancora qui a cercare nel mercato di febbraio!

  5. Detto così è un’altra cosa e condivido tutto quello che hai scritto biancorossodasempre

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