Roberto De Ponti, firma del Corriere della Sera, intervista Ettore Messina. Ecco alcuni passaggi chiave.
SUL DOPPIO IMPEGNO
«Scarsa concentrazione in campionato? Se fosse così, se qualche mio giocatore pensasse che l’obiettivo primario è l’Eurolega, allora dovrei preoccuparmi davvero, perchè significherebbe che non ha capito nulla».
SUL MOMENTO
«In questo momento c’è disordine in attacco, in difesa, un continuo viavai di giocatori, assenze, rientri. Io sono nuovo, diversi giocatori sono nuovi… Però se devo consolarmi, meglio avere questi problemi a inizio stagione, che credere per mesi che vada tutto bene, e ritrovarsi nei guai sul più bello».
SU MILANO
«L’affetto dell’ambiente, la congiunzione favorevole, vorrei restituire qualcosa ma oggi come oggi non ci sto riuscendo, e ne sento la responsabilità. Potremmo fare tanti discorsi filosofici, parlare di assenze, di squadra nuova e così via ma alla fine la gente dice: quelli devono vincere. E ha ragione».
SULLA DIFESA
«La nostra difesa a metà campo comincia a funzionare, quella in transizione e i tagliafuori ancora no. C’è da lavorare. Dovremo imporci. Aggredire le partite. Magari usare più spesso la zona».