Alla fine, da due estati, è sempre lui il nome caldo del Mercato Olimpia Milano. E’ Mike James. Il play USA ha chiuso una stagione consacrante a livello individuale, dominatore della classifica marcatori, primo in quella di valutazione e secondo in quanto ad assist in EuroLeague.
Mercato Olimpia Milano | Il sistema e il rifugio individuale di James
A tutto questo si è sommato un carattere forte, deciso, travolgente, a volte all’eccesso. Per mesi Mike James è stato senso di onnipotenza, prima virtù poi componente da condanna per Simone Pianigiani, incapace di costruire intorno a Mike James un sistema che lo distogliesse dal «rifugio» individuale.
Ettore Messina, lo dice la sua carriera, è coach con le idee chiare, chiarissime. Un uomo intelligente che crede in un basket collettivo, fatto di difesa e circolazione di palla, ma che non per questo rinnega il talento. Ettore Messina non vuole per forza soldati, ma giocatori determinati a crescere ogni giorno, nel chiuso della palestra. Giocatori che ascoltino.
Mike James nel finale del suo rapporto con Simone Pianigiani ha anche mostrato insofferenza all’ascolto, ma non ha mai smesso di crescere, di lavorare, di migliorarsi. Lo dice la sua carriera, lo dicono i numeri dell’ultima stagione.
Mercato Olimpia Milano | Quale futuro per Mike James?
Ora, è arrivato il momento dell’ultimo passo. Il «rifugio» dovrà essere il sistema, i compagni, la fiducia. Non la modalità «hero», come la chiamano oggi. Ettore Messina in tal senso è la persona giusta.
Conclusione. Il tifoso, parlando di Mercato Olimpia Milano, si chiede: Mike James resterà in biancorosso? La risposta ad oggi non è ufficiale, ma il passare dei giorni, l’assenza di “insofferenze” social su Twitter, e soprattutto la serenità sul mercato nel settore play, portano verso la prosecuzione del rapporto.
Mike James ha salutato con affetto Midaugas Kuzminskas e Curtis Jerrells, rinnovando la simpatia per Chris Singleton, da pochi giorni free agent e suo amico di lunga data. Più passa il tempo più Mike James si riavvicina all’Olimpia Milano, questo il senso, e l’accoppiata con Sergio Rodriguez prende forma.
Cominciamo dal positivo: James è un genio del basket, capace di vincere le partite nei momenti decisivi, come ha dimostrato all’inizio felice della stagione scorsa.
È un giocatore di grande intelligenza cestistica, di visione sublime, capace di letture da conoscitore profondo del gioco.
Per queste ragioni sembra fatto apposta per fiorire nelle mani di Messina, coach di letture già di suo, portato poi al livello più alto di questa filosofia da 5 anni di assistenza al suo venerato idolo, Pop!
La scarsa voglia di difendere è il punto più critico di James: ma difendeva così male a inizio stagione, quando tutto andava bene? Non ricordo, onestamente.
A naso però direi di no. Non così male come alla fine.
Finale di stagione dove chiaramente ha smesso del tutto anche il minimo sforzo difensivo, un po’ per stanchezza, forse, un po’ per delusione e disincanto – a me sembra.
Sono difetti gravi, ma secondo me contingenti, di una stagione ormai finita.
È facile pensare che Messina e staff possano rimotivarlo, valorizzarlo senza spremerlo, perché tutto sommato pensano al basket nello stesso modo.
Bisogna anche aggiungere, secondo me, che per James quella scorsa è stata la prima stagione da protagonista assoluto, ruolo al quale non era abituato, essendo sempre stato sotto leader più affermati.
L’anno a Milano ha fatto quindi esperienza di quella responsabilità, e sono sicuro che saprà imparare dai suoi errori, da giocatore intelligente qual è, migliorando tantissimo anche sotto questo profilo.
Non farà più tiri che una volta si sarebbero chiamati alla cazzo di cane, ne sono certo.
E dove non riuscisse ad arrivare da solo, sono certo che il coach e la società da lui guidata, riusciranno a fornirgli il sostegno di cui potrebbe avere bisogno.
Conclusione: lasciar andar via un talento del genere sarebbe davvero uno spreco.
Sarei davvero stupito se Messina non lo confermasse.
Milano diventa una squadra ancora più ambiziosa, da parte dei giocatori sono quelle scelte di carriera nelle quali hanno voglia di stare.
Tenerlo e motivarlo sarebbe un gran colpo, uno di quelli che possono fare la differenza.
Io mi auguro che ci riescano.
(palmasco)
sono d’accordo con quanto espresso da Palmasco qui sopra.
mi auguro che tengano pure nunn. giocatore che nel poco tempo passato all’olimpia ha dimostrato di essere un vero fuoriclasse.
Esattamente,non possiamo permetterci di perdere 2 fuoriclasse e in quel caso rafforzare le altre formazioni.
Ettore dovra mettere a posto con gerarchie chiare..
Cosi, da esterno, mi sembra una situazione tipo: ne faremmo volentieri a meno, ma non troviano nessuno che lo voglia (a condizioni accettabili per Milano), indi lo teniamo.
Oppure mettiamola cosi: se la societa` avesse l opzione di uscire dal contratto senza conseguenze, io dico uscirebbe.
Se ci deve smenare 3 / 4 / 5 cento mila euro, capisco sia in difficolta: Anche perche si sommerebbero ai 700 del Coach e altri ancora da venire.
A me sembra semplice. Caso 1, MJ rispetta l’allenatore, meraviglioso tenerlo.
Caso 2, MJ fa di testa sua, ma in questo caso esce dalle rotazioni di Messina in 1 settimana e va a giocare in Cina.
Quindi con Messina in panchina, vale la pena tenerlo e sperare di DIVERTIRCI (ma in ogni caso abbiamo bisogno di un secondo play di ordine).
Mi sono molto divertito quest’anno a vederlo giocare (ripenso ad alcuni assist incredibili). Mi sono molto arrabbiato quando non tornava nella sua metà campo ( non sto parlando di difendere ma di rientrare dopo un tiro sbagliato). Quindi se rimane, spero che capisca che non siamo negli Harlem Globe Trotters, ma all’ Olimpia. La speranza , visto che non lo conosco personalmente, è che capisca che seguire i consigli di Messina è una opportunità e non una scocciatura. Il campo dira’
A mio giudizio James va preso cosi’, per quello che e’. Ovviamente potra’ migliorare con il lavoro, la dedizione, la sua intelligenza. Con Messina non potra’ certamente esimersi dal tentare di difendere (non e’ molto capace, non ha l’attitudine a farlo). Quest’anno mi ha spesso divertito e impressionato. Qualche volta mi ha fatto arrabbiare, non gia’ per i tiri impossibili (e’ in grado di “metterli” spesso) ma per l’atteggiamento nei confronti di squadra e coach.
Tenerlo e valorizzarlo sarebbe il massimo, come giustamente ha scritto Palmasco. E poi e’ giocatore che, restando, potrebbe stimolare o invogliare qualche altro buon giocatore a credere in questo progetto che potrebbe davvero diventare intrigante. In ogni caso avremo bisogno di un altro play di livello, magari d’ordine.