Cremona come ultimo esame, statistiche alla mano, ed ecco la riflessione finale in vista della semifinale di sabato, ore 17.30, contro Trento in quel di Forlì. Italiani in fondo alle rotazioni, e tante piccole, grandi variabili di cui tener conto.
16 i giocatori in roster, per 16 tesseramenti come sbarramento entro i confini nazionali.
L’Olimpia deve vincere proprio in Italia, non in Europa, e allora strategia chiara, già evidenziata dal Gm Flavio Portaluppi: fondamentale difendere un cuscinetto di 1/2 tesseramenti il più a lungo possibile in stagione. Ovvia la conseguenza: 1/2 stranieri vedranno il campo solo in EuroLeague (con Fontecchio e Abass, credibilmente, a fare tribuna).
E allora analizziamo le probabilità di presenza, giocatore per giocatore, per cercare poi di delineare una conclusione.
Jordan Theodore – Seconda opzione offensiva, a meno che non decida di diventare la prima. Confronto con Simone Pianigiani costante, per l’incarico di giocatore capo: 100%
Andrew Goudelock – Prima opzione offensiva, a meno che Theodore non la pensi diversamente. Il basket poi è gioco di contatto, anche violento, meglio non essere insofferenti: 100%
Andrea Cinciarini – Lo aspetta un ruolo da capitano non giocatore, ma è italiano e, appunto, Panatta è sempre stato al seguito della squadra di Coppa Davis: 100%
Mantas Kalnietis – Cinque minuti raccapriccianti contro Cremona, a conferma di mesi e mesi di involuzione. In queste condizioni, la palla possono anche portarla altri: 20%
Dairis Bertans – Pronti via e parte subito in quintetto al Palaradi. Un segnale importante da parte di Pianigiani, a cancellare ogni dubbio. E in queste manifestazioni, servono i tiratori: 60%
Awudu Abass – Milano come la nazionale? Lui spera di no, ma al momento conta solo il passaporto: 100%
Zoran Dragic – 10’ contro Cremona. Non molto, ma meglio di niente, anche perchè può portare palla ed essere specialista difensivo: 20%
Simone Fontecchio – Giocatore che ha bisogno di fiducia. L’avrà mai a questi livelli? Comunque: 100%
Vladimir Micov – Contro Cremona solo un piccolo risentimento muscolare. Ruolo fondamentale di collegamento tra i reparti: 100%
Amath M’Baye – Passo indietro netto a Cremona rispetto al resto della preseason, tuttavia i tiratori servono, così come una certa fisicità. Ma necessiterebbe altro rendimento difensivo: 100%
Davide Pascolo – Infortunato, ma in lista: 100%
Cory Jefferson – Più “outside” che “inside”, pur con l’evidente fisicità per essere un fattore anche sotto canestro. In Italia, pochi come lui a livello di potenziale atletico: 100%
Kaleb Tarczewski – Preseason terribile, ad eccezione della gara con il Khimki. Spaurito e spaesato, vede il campo come una certezza con il tempo scivolata via. Non pare pronto mentalmente, e con uno Young che avrà bisogno di tanta Italia, il suo tesseramento diventa problematico: 30%
Marco Cusin – Guida fuori dal campo, capacità di essere fattore anche a piccoli tratti dentro al campo: 100%
Arturas Gudaitis – Intesa e competenza difensiva tutta da scrivere, tuttavia in attacco ha già dimostrato di essere fattore, più degli altri lunghi: 70%
Patric Young – Infortunato: 0%
Ecco quindi il nostro quadro finale per Trento. Dieci giocatori apparentemente già certi del posto: Theodore, Goudelock, Cinciarini, Abass, Fontecchio, Pascolo, Micov, M’Baye, Jefferson e Cusin. Per gli ultimi due posti in ballottaggio nel reparto esterni tra il favorito Bertans, Kalnietis e Dragic; e nel reparto lunghi, con Gudaitis in netto vantaggio su Tarczewski.
Dunque, saranno questi i fortunati dodici del Palafiera di Forlì?
PG Theodore, Cinciarini
G Goudelock, Bertans
3 Abass, Fontecchio, Micov
4 M’Baye, Jefferson, Pascolo
5 Cusin, Gudaitis
* In grassetto i giocatori italiani, in corsivo i passaportati USA.
Alessandro Luigi Maggi
One thought on “Nella testa di Simone Pianigiani: quali saranno i dodici di Forlì?”
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