Olimpia Milano post Venezia | Devon Hall il segreto. E’ tornato il tappabuchi

Alessandro Maggi 3

Olimpia Milano post Venezia, seconda vittoria in serie con una nuova prestazione convincente. Non si volta pagina, ma ci si inizia a umettare le dita

Olimpia Milano post Venezia, seconda vittoria in serie con una nuova prestazione convincente. Non si volta pagina, ma ci si inizia a umettare le dita. Forse.

Venezia senza Spissu e Parks, questa volta Ettore Messina non pone l’accento sulle assenze dei rivali perchè in fondo la gara è buona, la superiorità più netta delle attese.

E’ una Milano offensiva, mai sotto i 20 punti nei quarti di gioco, e che soffoca anche difensivamente, visto che Venezia ne segna 72, di cui 26 nel quarto quarto a buoi fuggiti.

Restiamo sull’attacco. Nelle ultime quattro vittorie i biancorossi non sono mai andati sotto gli 83 punti segnati, tre volte dagli 87 in su. E’ una constatazione, difficile oggi trovare una spiegazione o cercare di ipotizzare una tendenza.

Questa Milano, per essere equilibrata, ha bisogno di segnare tanto? Lo dirà il tempo. Di certo, nelle medesime quattro vittorie, l’Efes è quello che ha segnato di più, 76 punti. Venendo zittito nel quarto quarto. Insomma, senza difesa, non si va da nessuna parte. Questo sembra essere ancora un punto fermo.

Cresce Devon Hall. Dipendere da lui in regìa, dopo tre anni, non è il massimo, ma inutile tornare su pecche già abbondantemente analizzate. Da comprendere se Maodo Lo possa essere una risorsa, ad oggi non lo è. Devon copre le pecche, e viste le prestazioni di inizio stagione, è lui ad oggi il segreto di questo piccolo rialzo d’orgoglio milanese.

Al suo fianco, più che parlare di Shavon Shields (19 punti, 58 nelle ultime 3), parliamo di Nicolò Melli: 5 punti, 7 rimbalzi e 6 assist dopo la doppia doppia con l’Efes. Il capitano è essenziale, ma al tempo stesso metro di misura della serenità dentro e fuori dal campo. 

3 thoughts on “Olimpia Milano post Venezia | Devon Hall il segreto. E’ tornato il tappabuchi

  1. Non sarà il playmaker fine-di-mondo che tutti vorremmo ma il sua ha ricominciato a farlo alla grande.
    Speriamo gli affianchino presto un vero play che detta i ritmi.
    Mi piace la metafora del dito inumidito spero presto riusciremo a voltar pagina anche per zittire tutte le voci deprimenti che con acredine denigrano la nostra bella Olimpia
    Ps: l’ultima frase non è rivolta a chi urbanamente critica a giusta ragione.

  2. Concordo che l’apporto di Hall sia fondamentale sui due lati del campo e lo sarebbe anche se non dovesse coprire le pecche in regia. Non so se siamo alla svolta, magari sono io che vedo sempre il bicchiere mezzo vuoto, ma secondo me nelle ultime due partite i nostri portatori di palla non hanno dovuto fronteggiare una grande pressione difensiva.
    La cosa ancora più positiva è che è migliorata la qualità dei passaggi nel complesso: tanti assist da Melli, Shields ieri , da Voigtmann e Hall contro Efes.

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