E’ la settimana dell’EuroLeague: la grande novità è l’introduzione del play-in

Comincia un’altra stagione di EuroLeague. L’Olimpia lo farà in trasferta, a Istanbul, sul campo del Fenerbahce come successe nel 2014

Comincia un’altra stagione di EuroLeague. L’Olimpia lo farà in trasferta, a Istanbul, sul campo del Fenerbahce come successe nel 2014. Per il secondo anno consecutivo due squadre italiane sono rappresentate tra le 18 partecipanti, con la Virtus Bologna che ha ottenuto una wild-card. Partecipano le stesse 18 di un anno fa, perché Gran Canaria, che aveva diritto come vincitrice di Eurocup, ha rinunciato. Ecco la guida alla stagione che comincia.

PLAYOFF – L’Olimpia ha raggiunto i playoff tre volte nell’era moderna su 17 partecipazioni. Questo chiarisce perfettamente quanto sia complicato raggiungere la post-season. Tuttavia, le ha raggiunte tutte negli ultimi 10 anni e due volte negli ultimi tre, inclusa la qualificazione alle Final Four del 2021. La differenza quest’anno è l’inaugurazione del play-in, una novità a due volti. Da un lato consente alla nona e decima classificata di coltivare chance di playoff; dall’altro obbliga settima e ottava ad un’impresa supplementare.

COME FUNZIONA IL PLAY-IN – Mutuato dalla NBA, prevede uno scontro diretto tra settima e ottava classificata sul campo della prima delle due. Chiunque vinca accede direttamente ai playoff affrontando la seconda classificata in stagione regolare. La squadra sconfitta affronta, sul proprio campo, la vincente dell’ulteriore scontro tra nona e decima per entrare nei playoff e affrontare la vincitrice della regular season.

IL CALENDARIO – I cosiddetti “doppi turni”, ovvero le settimane con due impegni di EuroLeague consecutivi sono otto, di cui due consecutivi. Ci sarà una sosta per le Nazionali in febbraio, ma ha comportato l’inserimento di una settimana con due gare all’inizio di gennaio. La capacità di gestire i doppi turni riducendone l’impatto negativo è fondamentale nella corsa ai playoff, così come lo è gestire i momenti negativi limitando i danni. Il peso della stagione si riversa per tutte le formazioni sul campionato e viceversa. Come si usa dire, l’EuroLeague è una maratona, ma di fatto ogni settimana prevede uno o due sprint. Il primo “doppio turno” sarà nei Round 3 e 4, gare contro Olympiacos in casa e Real Madrid fuori, le due finaliste della passata stagione.

MVP CERCASI? – Due degli ultimi tre vincitori del titolo di MVP hanno lasciato l’EuroLeague per andare nella NBA. Sono Vasa Micic (dall’Efes a Oklahoma City) e Sasha Vezenkov (da Olympiacos a Sacramento). Tuttavia, dei primi 25 nella valutazione media della passata stagione 22 giocheranno ancora in EuroLeague. Il terzo partente è Dante Exum (dal Partizan a Dallas), anche lui diretto verso la NBA.

L’EFFETTO MERCATO – Si è parlato tantissimo di colpi di scena di mercato. Ma trascurando chi ha cambiato lega, solo sei dei primi 25 per valutazione hanno cambiato squadra rimanendo nella competizione. Sono Matthias Lessort (dal Partizan al Panathinaikos), Darius Thompson (da Baskonia a Efes), Nikola Mirotic (da Barcellona a Olimpia), Kostas Sloukas (da Olympiacos a Panathinaikos), Rokas Giedraitis (da Baskonia a Stella Rossa) e Mateusz Ponitka (da Panathinaikos a Partizan).

DALLA NBA ALL’EUROLEAGUE – Per quanto non sia mai stato un passaggio facile o dagli esiti prevedibili, ci sono stati numerosi trasferimenti dalla NBA all’EuroLeague nel corso dell’estate. Andrebbero scissi in due categorie, quella di chi ritorna in Europa ed è di scuola europea (Juancho Hernangomez al Panathinaikos; Wily Hernangomez al Barcellona; Marko Simonovic alla Stella Rossa e lo stesso Serge Ibaka, che è tornato dopo un decennio da protagonista e giocherà nel Bayern Monaco) e chi invece giocherà in Europa per la prima volta. Tra questi Kemba Walker (quattro volte All-Star, a Monaco), Jabari Parker (ex seconda scelta assoluta, al Barcellona), Frank Kaminsky (altra prima scelta, al Partizan), Sterling Brown (Alba Berlino), PJ Dozier (Partizan), Frank Jackson (Asvel).

DALL’EUROCUP ALL’EUROLEAGUE – Numerosi protagonisti dell’ultima Eurocup si troveranno in EuroLeague, tra questi anche l’MVP, Jerian Grant (Panathinaikos) che però non è un debuttante. Kyle Guy, tiratore passato da Badalona al Panathinaikos, lo è, ma ha giocato anche nella NBA. Aleksander Balcerowski è stato due volte “Rising Star” di Eurocup e ora è anche lui al Panathinaikos, la squadra che ha cambiato di più in estate. Sono esordienti reali il playmaker brasiliano Yago Dos Santos (da Ulm alla Stella Rossa), l’ala Nate Sestina (da Ankara a Fenerbahce), Joel Parra (da Badalona a Barcellona) e il nostro Ismail Kamagate (9.2 punti e 8.4 rimbalzi di media a Parigi).

GLI ESORDIENTI – In EuroLeague è un concetto vago perché include anche chi proviene da una carriera decennale nella NBA, come nel caso di Walker e Parker, ma in termini tecnici ci si riferisce a chi, al culmine di un processo di crescita, arriva a testarsi nella massima competizione europea. Tra questi ci sono il nazionale spagnolo Dario Brizuela (Barcellona), c’è l’italiano Matteo Spagnolo (Alba Berlino), ci sono anche i nostri Giordano Bortolani (ex “Rising Star” in FIBA BCL) e Ismail Kamagate, già menzionato, oltre a Guglielmo Caruso. Vale anche per alcuni americani, come fu a suo tempo Devon Hall. Tra questi Kassius Robertson (in realtà è canadese) che giocherà a Valencia, Antonius Cleveland che giocherà al Maccabi e Brady Manek dello Zalgiris Kaunas.

LE NUOVE REGOLE – Ogni allenatore avrà due “challenge” a disposizione anziché uno, ma solo uno – a prescindere da quanto accaduto in precedenza – negli ultimi due minuti di gioco. Inoltre, gli arbitri potranno utilizzare il video anche per valutare se un fallo è avvenuto in azione di tiro o meno, eventualità “contestabile” dagli allenatori, e se il cronometro va resettato qualora la palla abbia o non abbia toccato il ferro dopo un tiro.

COACH ETTORE MESSINA – Coach Ettore Messina allena l’Olimpia nella quinta edizione consecutiva di EuroLeague. È l’allenatore adesso da più tempo sulla stessa panchina dopo il trasferimento di Ergin Ataman dall’Efes al Panathinaikos. Il coach dell’Olimpia è secondo dietro Zeljko Obradovic per partite vinte e allenate nella competizione.

MILESTONE ALERT – Kyle Hines, giocando a Istanbul, raggiungerebbe le 392 partite di Paulius Jankunas salendo al primo posto di sempre per presenze. Un’apparizione ulteriore gli consegnerebbe il primo posto solitario. Nando De Colo dell’Asvel ha la possibilità di diventare il primo realizzatore di sempre, essendo arrivato a 230 punti di distanza da Vassilis Spanoulis. In chiave Olimpia, Nicolò Melli è a dieci presenze dalle 156 di Kaleb Tarczewski e dal primo posto di sempre nella storia del club.

Fonte

One thought on “E’ la settimana dell’EuroLeague: la grande novità è l’introduzione del play-in

  1. Si comincia! Al netto di tutto, credo che un po’ di fiducia vada concessa a coach, staff e giocatori. La squadra è in divenire, ci sono i (tanti) nuovi da inserire, tra acciacchi, esuberi in alcuni reparti, carenza in altri. Domenica ho visto sempre lo stesso gioco offensivo, nonostante i nuovi interpreti, con un po’ di p&r in più con Poythress in campo. Vedremo.
    Io lancerei Flaccadori come secondo play, dando ad Hall il suo ruolo di guardia titolare, con magari qualche minuto in aiuto in regia.
    Tra un mesetto avremo un’ idea più chiara di cosa siamo, sperando di aver recuperato anche i reduci fel mondiale.
    Buona EL a tutti e forza Olimpia!

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