Gigi Datome e Nicolò Melli stanno pubblicando in questi giorni le puntate di Afternoon, il loro podcast sui canali Italbasket, registrate durante la FIBA World Cup 2023. I due azzurri, dopo il ko con la Repubblica Dominicana sono tornati sulla squalifica di Gianmarco Pozzecco nel secondo quarto e sul concetto di “carro” emerso in alcune conferenze stampa di allora.
In merito all’espulsione di Pozzecco, Melli racconta: «Io in quel momento ero in panchina e lui in quel momento non ha detto niente».
Interviene Datome: «Ha tolto la giacca in maniera un po’ plateale, però il tecnico decisivo, che è costato l’espulsione, è stato dato alla panchina. Io ero tra quelli in piedi, non stavamo sbraitando particolarmente. L’arbitro ha deciso così».
E qui Gigi approfondisce: «Già che ci siamo secondo me gli arbitri dovrebbero capire quando è il momento di dare un tecnico. Espellendo l’allenatore nel secondo quarto si influisce sulla partita. Io gli allenatori li voglio in panchina, i giocatori li voglio in campo. Non mi piacciono le scelte che condizionano troppo le partite. Però niente, si va avanti».
Quindi Datome analizza le reazioni in Italia: «Poi adesso c’è tutta questa reazione sul fatto che possa aver sbagliato a farsi espellere, eccetera. Invece quando si è fatto espellere con la Serbia, è stato bravo a farsi espellere. Cioè queste cose a me fanno cascare un po’ le braccia».
Tocca a Nicolò Melli tornare sul concetto di carro: «Sai invece cosa mi fa cascare le braccia? Il discorso del carro. Il carro. A me non interessa. Ne abbiamo parlato poco prima di che cos’è il discorso del caro, quando si vince salgono tutti sul carro, quando si perde tutti giù da questo carro».
E Melli porta la sua opinione: «Secondo me il discorso di cosa pensano e cosa scrivono gli altri vale fino a un certo punto, questo ti voglio dire. Alla fine è ovvio che tutti gioiscono per la vittoria».
Datome contestualizza: «Le critiche fanno anche parte del gioco. Come non eravamo dei Campioni con l’Angola, o con Brasile, Serbia, Grecia l’estate scorsa.. Adesso insomma, non è successo ancora niente grave, sta ancora tutto nelle nostre mani».
E Melli parla quindi del gruppo: «L’unica critica di cui però, secondo me proprio non c’è nessun tipo di fondatezza è sul clima in squadra. Se c’è una qualità di questa squadra qua è proprio il clima e si è respirata già da ieri sera a poker».