Guglielmo Caruso, dal sogno infranto di Manila all’Olimpia Milano. Probabilmente, un’opportunità ancora più grande. Il centro ex Varese si è già tolto un po’ di tensione nella prima uscita di Vigevano: «C’era molta emozione da parte di tutti, specialmente da parte nostra. A prescindere dagli aspetti tecnici, abbiamo semplicemente cercato di dare il massimo e mettere in atto le prime indicazioni. Eravamo ovviamente molto disposti ad ascoltare un coach come Messina». Questa ultima frase in riferimento agli immancabili rimbrotti del coach biancorosso già all’esordio.
Caruso andrà all’Università dei lunghi, quella dei Melli e degli Hines: «Il libro degli appunti l’ho aperto mesi fa già in Nazionale con Melli e Ricci. Sono tutti giocatori con grande esperienza. Lo stesso vale per chi trovo qui, ovvero gente come Kyle sempre pronta a mettersi a disposizione da subito per noi giovani».
Per Caruso, a Vigevano, minuti solo da ala forte, lui che a Varese era centro. Un progetto già partito quello di Messina, costruire un “4” da 208 centimetri: «Il coach è sempre stato chiaro con me. Non mi ha chiesto di giocare in un solo ruolo, ma di ampliare le mie capacità in campo. Ho tanti aspetti su cui lavorare, approcciare un ruolo diverso non può farmi male. Farò quanto richiesto, da “4” come da “5”».
Sarà una stagione all’inseguimento: «Importante è limitare gli errori. Dal punto di vista mentale dobbiamo essere bravi a restare lì, il basket è questo. Starà a noi restare sul pezzo. E se arriva un insulto? Siamo giocatori professionisti, facciamo questo di lavoro».
Nel cuore, il dispiacere per la fine della corsa in Nazionale come ultimo giocatore “tagliato” a vantaggio dell’ex Reggio: «Diouf? Sono scelte, che vanno rispettate. Il rammarico c’è. sarebbe stata una bella esperienza, ma il coach ha preso un’altra decisione. La rispetto. Il rammarico mi aiuterà a lavorare ancora più duramente. Sono felice di essere arrivato qui per approcciarmi da subito».
Ed è un sogno: «L’entusiasmo di arrivare qui era tanto. Sono giocatori che vedevo in televisione, mai avrei pesanto anche solo di giocarci contro, figuriamoci insieme. Gente che ha fatto la storia del basket europeo, cercherò di prendere il possibile».