Kyle Hines: Il futuro? Vedremo, annata particolare

Alessandro Maggi 17

Kyle Hines ha rilasciato una lunga intervista a Simone Mazzola di backdoorpodcast nella rubrica “1 to 1”. E ha parlato anche di futuro

Kyle Hines ha rilasciato una lunga intervista a Simone Mazzola di backdoorpodcast nella rubrica “1 to 1”. E ha parlato anche di futuro.

SUL FUTURO

«Vedremo, non abbiamo ancora preso nulla di definitivo. Questo è stato un anno particolare, dove non siamo arrivati ai Playoffs di EuroLeague. I piani sono stati un po’ scombussolati, ma io sono ancora innamorato della pallacanestro. Ogni mattina mi sveglio e sono entusiasta di allenarmi e giocare con Nik Melli, Shavon e tutti i miei compagni. Adoro imparare ogni giorno da coach Messina e dallo staff. Vedremo…».

SULL’AVVERSARIO PIU’ DIFFICILE DA MARCARE

«Mike James, Chacho Rodriguez e Brandon Davies: ho avuto la fortuna e la sfortuna di doverci avere a che fare ogni giorno per diversi anni…».

17 thoughts on “Kyle Hines: Il futuro? Vedremo, annata particolare

  1. Carissimo Sir Kyle,
    sono d’accordo che per Lei questa è stata un’annata particolare, a mio avviso per due motivi:
    1) Gli anni passano per tutti e non solo per me, ma a questo fattore non darei più del 25-30% della ‘colpa’, la vediamo ancora integro fisicamente e mentalmente
    2) La causa principale invece è, sempre secondo me, che quest’anno la hanno ‘deChachata’, dove lei con i p&r con il terzo dei ‘Veterani dalla Faccia Sporca” dei madrileni (un pò meno sporca di Llull e Fernandez, a dire il vero…) ci ha costruito una seconda parte di carriera leggendaria (me lo lasci dire!) tra CSKA e Olimpia!
    Quest’anno l’unico con cui avrebbe potuto ‘pick&rollare’ era Peppe Poeta, ma Messina non lo ha mai messo in campo!🤣
    Poi come difesa, leadership e piccole utilissime cose ho visto più o meno il solito Sir Kyle di sempre, che ha però in parte pagato la complessiva minor efficacia difensiva della squadra rispetto all’anno scorso.
    Tutto questo con la massima stima ed ammirazione per il grande campione che abbiamo avuto il piacere di vedere in questi anni in maglia Olimpia e che speriamo di aver il piacere di vedere anche nella prossima stagione, magari con un secondo play più adatto alle sue caratteristiche! (Napier è un campione ma non ha queste caratteristiche…)

      1. per prendere un centro devono liberarsi di Davies, certo pare che Sanli possa essere sul mercato…..

    1. Bravo Paolo la penso esattamente come te, purtroppo Kyle non è quel giocatore in grado di creare per se e non ha un tiro dalla media affidabile, però sui p&r credo possa dare lezioni a chiunque. È chiaro che lo si deve giocare in 2 ed il fatto di aver perso l’altro eccellente interprete ha inciso pesantemente sulla stagione attuale.
      D’accordo anche sull’aspetto difensivo, più che Hines è calata per svariati motivi l’efficienza di squadra

  2. Affetto e stima sono ovviamente scontate per questo grandissimo campione,ci sono però alcuni fatti incontrovertibili che meritano adeguate riflessioni.
    Kyle e’ arrivato a Milano alla bella età di 33 anni dopo aver speso i migliori anni di una gloriosa carriera in altri club di altissimo livello.
    Erano ipotizzabili 2, massimo 3, anni di buon livello per una squadra che doveva ricostituirsi una dignità europea ad alto livello e direi che ha assolto in pieno la sua mission ( come pure Sergio ).
    Nel momento in cui si doveva però fare il salto in avanti decisivo le cose sono andate completamente a rotoli e sono venuti al pettine tutti i nodi tra i quali la sua totale inadeguatezza a ricoprire il ruolo di centro in Europa contro delle bestie assurde come per esempio Lessort,Tavares o Motley …
    Il problema non e’ di poco conto perché nella massima competizione continentale non si vincono più partite e men che meno titoli con le “ tante piccole cose che non vanno nei tabellini” che appassionano ancora molti illusi sognatori di questo sito.
    In Eurolega un centro di una squadra vincente deve portare consistenza ,punti,rimbalzi ,intimidazione in area,cose che il nostro amato Kyle per tutta una serie di motivi non e’ più in grado di dare in questo basket oramai di altissimo livello.
    Arriva inevitabilmente nello sport per tutti il momento dei saluti ,per quanto mi riguarda un altro anno da noi come nobile rincalzo ci potrebbe tranquillamente stare ma se al momento di fare la conta di quelli che dovranno scendere in campo lui toglierà il posto ad altri per motivi che niente hanno a che vedere con quello che dice il campo allora sarà forse il caso di accelerare i saluti sia con lui che con chi prende decisioni del genere.

    1. Rispetto la tua opinione però non posso condividerla minimamente, l’idea di qualcuno che definisce Hines inadatto al ruolo di centro in Europa credo sia assurda ed irrispettosa con chi ha fatto la storia in Eurolega.
      Sarà che sono un illuso sognatore di questo sito, però a me gli unici fatti incontrovertibili sembrano che nel 2021 siamo arrivati ad un tiro dalla finalissima e nel 2022 siamo usciti nei quarti contro i futuri campioni nel modo in cui tutti sappiamo, dopodiché Kyle è diventato improvvisamente vecchio ed inutile e ci ha fatto fare figuracce in giro per l’Europa, ok!
      Passi Tavares, ma tra Lessort e Motley, io mi tengo ancora il “rincalzo” Hines, poi se lui stesso deciderà di appendere le scarpette al chiodo rispetterò la sua decisione e lo ringrazierò ugualmente per quello che ha fatto ed è stato, in campo e soprattutto fuori dal campo, ma un uomo come Kyle non si può liquidare come un giocatore qualsiasi.

  3. Signor Marco non credo di mancare di rispetto ad Hines scrivendo quello che dicono i fatti che sono sotto gli occhi di tutti.
    Capisco pure che questo vecchio campione possa pure meritare un commiato più sontuoso di altri ma viene un tempo per tutti.lo e’ stato per Dino,Mike,Arthur e lo sarà pure per lui,perché così va la vita e comunque l’Olimpia Milano e’ sempre sopravvissuta alle separazioni con i suoi mitici campioni.
    Quanto al fatto che lei ritenga superiore il solo Tavares al nostro mitico campione le sottopongo unicamente alcuni dati che io ritengo molto più importanti della “ tante piccole cose che non si vedono sui tabellini”:
    LESSORT: 12 punti 7,1 rimbalzi 19,1 PIR
    HINES :5,5 punti 3,6 rimbalzi 7,7 PIR
    MOTLEY:14,5 punti 5,4 rimbalzi 16 PIR
    TAVARES:11.2 punti 6,9 rimbalzi 18 PIR
    Aggiungo pure i numeri di Brandon sulla cui funzionalità ad un progetto vincente ero alquanto scettico ma che alla fine e’ stato assieme a Billy ed a Shabazz uno dei pochissimi a salvarsi in questa disgraziata stagione: 10,2 punti 3,6 rimbalzi 11,5 PIR.
    Credo che i numeri si commentino da soli:aggiungo unicamente che io sono pure tra coloro che vorrebbero Kyle in tribuna e Brandon in campo in questo finale di campionato.
    A me interessano solo le vittorie,curriculum mistruoso,fedeltà al coach o serietà assoluta non sono sufficienti a portare titoli,ci vuole ben altro.

    1. Come puoi ben notare per alcuni nostalgici i campioni non hanno età, e come se fossero degli extraterrestri la cui età non avanza mai a differenza di noi comuni mortali.
      Del resto su questo sito si è addirittura arrivato a scrivere che non esiste l’Olimpia senza Messina, questo a confronto è nulla…

    2. Perdonami ma se parli di Hines come un rincalzo e un centro non in grado di giocare in Europa il rispetto al giocatore lo stai mancando.
      Personalmente non sono un amante delle statistiche ed i numeri e credo dicano solo una parte del valore di un giocatore dato che il basket rimane uno sport di squadra, altrimenti uno come Westbrook avrebbe già almeno un paio di anelli…
      Comunque visto che hai messo giù qualche dato ho provato a verificare quelli di Kyle nelle due precedenti stagioni e dicono:
      20/21: 8,1 pt, 4,3 RB 10 pir
      21/21: 8,3 pt, 5,2 RB, 11,8 pir
      All time stats: 8,3 pt, 4,5 RB, 10,7 pir.
      Ecco come si può notare i numeri non si discostano così tanto dalla stagione attuale e rispetto ai quelli di Lessort sono ridicoli eppure giusto un anno fa Hines era il difensore dell’anno in Eurolega, quindi gli elettori o non guardano le statistiche oppure magari guardano oltre…
      Ma veramente vorremmo dare le chiavi difensive della nostra squadra a gente come Lessort?

      1. Quello che tu fai finta di non capire (come sempre d’altronde) è che DLB si riferisce all’attuale stagione e non alle precedenti due e i numeri di questa sono in fase calante rispetto alle ultime due. Senza contare che il tanto bistrattato Davies ha numeri migliori rispetto a Hines.
        Dulcis in fondo Lessort è andato ai play-off di EL (e senza la porcata di Llull molto probabilmente sarebbe arrivato anche alle F4) mentre noi li abbiamo guardati seduti sul divano…

      2. Quello che invece tu non capisci è il nulla più assoluto come al solito, dato che ho scritto apposta per motivare quanto spesso i numeri contino il giusto.
        Ma chiaramente non posso pretendere che tu lo capisca essendo asino come tu stesso ti sei definito 😂😂😂

      3. Infatti i numeri di Hines rispetto agli anni passati sono calati così come i nostri risultati europei. Come su tante cose anche in matematica sei un ignorante!!
        PS..invece di dispensare le tue cazzate impara a utilizzare il Blog che ti sei risposto da solo dandoti dell’asino 😂😂😂

  4. Paragonare i numeri di Hines, che all’Olimpia in EL ricopre il ruolo di secondo centro con caratteristiche prevalentemente difensive, ai numeri di centri tipo Tavares o Lessort che ricoprono nelle rispettive squadre il ruolo di primo centro non capisco che senso abbia, oltre al fatto che Tavares è un unicum nell’intera EL e Lessort giocava 35 minuti di media in una squadra in cui per esigenza di cose gli si chiedeva di fare di tutto.
    All’Olimpia il centro che doveva realizzare punti è Davies, non di certo Hines che non possiede la varietà di soluzioni offensive del compagno. Hines è il centro da schierare per aumentare il livello di intensità difensiva, cosa che Davies non è in grado di fare in quanto commette errori abbastanza banali nei movimenti.
    Hines è un fuoriclasse del ruolo a livello EL, basti vedere il numero di final4 disputate. Fortunatamente a basket non contano solo l’altezza o l’atleticità, ma rimane uno sport dove il cervello fa ancora la differenza e Hines lo utilizza in maniera superiore alla media anche quando avrà 40 anni.

  5. Premesso che, a differenza di Datome, lo confermerei ancora un anno, Hines nella stagione che verrà dovrà essere necessariamente il secondo centro e non come quest’anno che è diventato praticamente il primo, perché l’età avanza anche per lui e quest’anno non è che abbia fatto una stagione europea brillante. Ok essere riconoscenti e grati per il campione che è, ma la riconoscenza e la gratitudine non portano successi e infatti i risultati europei attuali sono una conferma di ciò.
    Se per l’anno prossimo non verrà preso un vero centro titolare i risultati europei non si discosteranno da quelli attuali.

  6. Mi piacerebbe che rimanesse a Milano per iniziare la sua carriera da allenatore, magari fra 2 anni.
    Nei fatti oggi il primo centro è Melli e Hines il suo sostituto, … questo potrebbe rilevarsi, in fase offensiva, un grande limite, visto che il capitano è troppo spesso rinunciatario.

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