Dal Dopolavoro Borletti a Olimpia Milano: una sola storia, per 29 scudetti

Hanno scoperchiato pagine dimenticate di storia le parole di Massimo Zanetti. Facciamo ordine, partendo da quel codice 107

Hanno scoperchiato pagine dimenticate di storia le parole di Massimo Zanetti, presidente della Virtus Bologna, nella giornata di giovedì 23 marzo. Tema dl contendere i primi quattro scudetti di Olimpia Milano. Che tuttavia, appartengono senza alcun dubbio alla storia biancorossa.

Le parole di Massimo Zanetti

«Vorrei ricordare. Quando vado in giro, senza fare polemiche, veramente la Virtus è la più conosciuta anche all’estero. Altre società, hanno una storia molto più breve, e hanno degli Scudetti che hanno vinto altre società, che poi sono state fuse e adesso fanno parte del loro totale Scudetti. Ma quattro Scudetti sono di un’altra società. Mentre la Virtus sono tutti suoi».

Il riferimento e la storia

Da sempre dibattuta la storia di Olimpia Milano. Nel 1930 nasce il Dopolavoro Borletti, che conquista quattro Scudetti consecutivi tra il 1935 e il 1939. In quegli anni vede la luce anche la Triestina Milano, la creatura di Adolfo Bogoncelli e Cesare Rubini. Un primo campionato nel 1946, quindi il trasferimento a Como dopo la fine del sodalizio con il partito d’Azione e il coinvolgimento dell’industriale lariano Giovanni Colombo. Nel 1947 il club è di nuovo a Milano, e nel 1948 si fonde con il Borletti, nel frattempo finito in Serie B e tornato subito in A. La nuova società eredita lo storico Dopolavoro con la sua storia, il suo pubblico, il suo campo e il suo nome. E’ l’Olimpia Milano, che come Olimpia Borletti Milano vincerà lo Scudetto nel 1949.

Ma è la storia a non mentire. Mai. L’Olimpia Milano ha lo stesso codice affiliazione FIP da sempre. Il numero 107. Come oggi solo Cantù e Varese. La società è una, ed è espressione e continuazione del Dopolavoro Borletti.

Ben distinta da altri club che nella prima metà del secolo vinsero il Tricolore in città, come la Sef Costanza Milano, la Assi Milano, l’Internazionale.

Il codice, insomma, non mente, e in quegli anni pionieristici il club si presentava anche come Olimpia Borletti. Il codice della Virtus Bologna è il più recente 050294, ovvero quello figlia della domanda di fusione tra il club bianconero e la Progresso Basket Castelmaggiore del 2004.

12 thoughts on “Dal Dopolavoro Borletti a Olimpia Milano: una sola storia, per 29 scudetti

  1. Per dire queste cazzate devi rosicare forte, ma molto forte. E facciamo rosicare anche anche a giugno.

  2. Un provincialotto da avanspettacolo.
    Neanche simpatico.
    Speriamo di trovarli in finale

  3. Nemmeno la furbizia di informarsi prima il caffettaro. Per poi dire falsità polemiche fuori contesto, così, tanto per tirare in ballo l’Olimpia anche se non centrava niente. Come dire che la Virtus senza un confronto con Milano vale niente. L’Olimpia invece non fa confronti

  4. Avendo vissuto dentro l’Olimpia per ragioni famigliari .. l’uscita di quel personaggio da circo mi ha ferito non poco .. ogni volta che parla, ripeto, dimostra la pochezza delle sue argomentazioni e avendone davvero così poche compensa con una valanga di stupidaggini (sto cercando di usare termini e sinonimi, ma mi verrebbero naturali altre parole). Ma d’altra parte con uno così che ha scelto uno che arriva dal Parma calcio, attenzione da quello specifico Parma, non ci si può attendere nulla d’altro che di usate cavolate. Suggerimento a ROM .. se mi è permesso .. evitare di dare risalto alle “pirlate” ( alla milanese !!) di questi due pagliacci xke sanno solo offendere, provocare, aizzare .. la classe E la storia Olimpia Milano da Adolfo Bogoncelli sino a Giorgio Armani è già storia .. come gli Allievi, i Borghi, gli Scavolini e i Porelli. Che si goda la sua Arena e impari a rispettare gli avversari xke hanno dimostrato di non saper vincere figurarsi a perdere .. e in più ma vano di rispetto alle persone che seguono la loro Olimpia. Forza Olimpia e stasera al Forum.

    1. Sintesi perfetta, di rara classe, concordo totalmente, non dategli spazio, non lo merita

  5. Corretto quanto scritto da Olimpia 1936,cuore biancorosso doc.
    Suggerirei inoltre a questo poveretto ed al suo lacchè di continuare con le loro trame per cercare di elemosinare una wild card altrimenti la prossima Eurolega che vedranno sarà solo quella degli altri.

    1. Sportivamente parlando non è un augurio da fare.
      In particolare modo quando si dispone di una licenza pluriennale, non legata al merito e/o ad una classifica.

  6. Gentile Giorgio,quando si parla di Bologna ( Virtus o Fortitudo) io sono sempre molto poco sportivo,ho fatto una eccezione quest’anno riconoscendo ai bianconeri il merito di una Eurolega condotta ben al di sopra delle loro possibilità,oltre direi non sia il caso di andare.
    Quanto alla sue insinuazioni circa la presunta illegittimità della nostra licenza pluriennale le dico unicamente che le regole di accesso non le ha stabilite la nostra società bensì il board di Eurolega che ci aveva ritenuto,che le piaccia o no ,meritevoli di ricevere questo riconoscimento per storia,importanza della piazza ed ancor più per un proprietario che e’ una eccellenza mondiale assoluta.
    Escluderei inoltre che il buon Proli abbia utilizzato ricatti o metodi mafiosi per estorcere un diritto del genere che ci e’ stato accordato utilizzando gli stessi parametri al pari di altri top club di Eurolega,consesso al quale invece la Virtus non era stata invitata per evidenti limiti oggettivi.
    Le regole a cui lei fa riferimento sono oggi molto chiare e non sono certo io,ma un certo Baraldi,che aveva sempre affermato di voler acquisire i diritti di Eurolega sul campo perciò che la Virtus continui su questa strada e non trami sottobanco per mantenere un diritto che,almeno quest’anno, non arriverà a riacquisire sportivamente.
    Se poi lei ritiene che le attuali regole siano da cambiare potrei pure essere in parte d’accordo con lei ma in Europa oggi noi siamo noi e la Virtus un qualcosa di molto molto meno,se ne faccia una ragione.

    1. Concordo DLB e ti saluto cordialmente … @ Sig Giorgio non comprendo il suo appunto in quanto si seguita a sostenere, tifosi di altre squadre, che il budget e’ troppo alto, che non merita EL, che tutto il basket italiano è succube di Messina e dell’Olimpia, che gli scudetti sono stati rubati o assimilati ingiustamente, che il tifo di Milano non esiste e via discorrendo… cosa trova di sportivo in tutte queste pseudo accuse ? Milano ha avuto anche la fortuna di avere un impianto dove poter sviluppare il programma EL è quella di un proprietario di un livello inavvicinabile per molti in particolare da Zanetti. Capisco l’astio, il tifo avverso, l’invidia magari anche, ma sono le regole alle quali tutti possono iscriversi e mettersi in lista … pensi che ora entrerà Dubai Parigi e Londra .. ma ci sono anche Monaco’ Monaco Berlino Baskonia Valencia Asvel .. e ci sono state Kuban Zenit e via discorrendo. Perché non c’è Varese che x me dovrebbe starci x la storia del basket della mia Italia ? Xke non ha strutture,xke non ha bacino di utenza tale da poter competere (purtroppo aggiungo io) con le grandi città europee, così come Pesaro .. e perché non Roma ? La vecchia Coppa dei Campioni ( non so se è da quando segua il basket e di conseguenza conosca la storia di questo meraviglioso sport), non esiste più come nel calcio del resto. Quindi o si adegua o fondi un’altra lega dove invitare ed escludere chi le stia più simpatica o antipatica, che lo meriti di più o di meno, sempre in funzione dei suoi parametri oggettivi😉 Ma ancor di più … stai presentando una visione per la tua società e per quella che consideri la tua città . che ci azzecca parlare di Milano, squadra italiana peraltro e con una storia simile (per me più straordinaria, ma sono di parte lo so), ma che figura fai davanti a chi ti ascolta ? Per me nulla … per lei ? Con simpatia e w il basket, anzi, la pallacanestro.

  7. Io penso che in una Eurolega allargata due squadre italiane ci dovrebbero stare. Credo che la seconda ragionevolmente dovrebbe essere Bologna per storia, per piazza e perché ha un ambiente economico che può rendere produttiva la scelta.
    Bisogna bisogna riconoscere che lo sforzo fatto in questi anni è stato considerevole così come i giocatori ingaggiati. Fa piacere vedere Belinelli, Teodosic e Shenghelia in campo.
    Quindi benvenuta Virtus.

    Poi vi sono le polemiche, ma soprattutto le dichiarazione fuori luogo di alcuni che evidenziano il loro provincialismo insomma dei parveniu (non so se ho scritto giusto). Facciamone una ragione

    1. Condivido Iellini …altro nick di momenti esaltanti e ricordi indelebili.

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