Olimpia Milano post Brindisi | Ora Messina ha un quintetto per iniziare le partite

Alessandro Maggi 13

Olimpia Milano post Brindisi. Una dimostrazione di forza ulteriore e anche imprevista per la squadra di Ettore Messina

Olimpia Milano post Brindisi. Una dimostrazione di forza ulteriore e anche imprevista, vista la coincidenza tra l’affollato calendario degli uomini di Messina e l’eccellente stato di forma di quelli di Vitucci.

La squadra biancorossa, però, fa le cose per bene. Segnando 29 punti nel primo quarto e toccando rapidamente il +20. Si mettono le cose in chiaro, e probabilmente la notizia più importante di queste settimane è il quintetto iniziale.

Dopo un inseguimento durato mesi Ettore Messina ha trovato lo “schema” vincente per approcciare le gare. Ovvero Melli e Voigtmann in coabitazione. Si apre il campo e si attacca con maggiore rapidità, prima delle rotazioni che caratterizzeranno ogni gara.

La mossa riesce da tempo, e va oltre qualche difficoltà, come accaduto con Valencia e Partizan, e la gestione degli uomini risulta più ordinata, senza quel costante inseguimento che aveva contraddistinto metà stagione.

Nel dominio pugliese sottolineiamo i sei uomini in doppia cifra e, il 5/5 da 2 di Brandon Davies in una nuova posizione subalterna, i 28’ di Stefano Tonut (con 14 punti e 5 rimbalzi), e la rotazione a nove uomini dove esce sì Shields, ma entra Alviti con 12’.

Discorso a parte per Billy Baron. Altri 21 punti, con 5/9 da 3 ma anche e soprattutto 3/3 da 2 e 3 assist. Altro che semplice tiratore: ad attacco aperto “Adrenalina” può scegliere cosa fare, se tirare, attaccare o tagliare, e il prodotto è sempre di ottima fattura.

Si apre una settimana molto importante: Real a Madrid e Virtus Bologna al Forum. L’Olimpia Milano ha fatto tante buone interrogazioni, ora è tempo dei compiti in classe. Lo passerà?

13 thoughts on “Olimpia Milano post Brindisi | Ora Messina ha un quintetto per iniziare le partite

  1. E uno, due, tre e quattro (cit.)!

    Sembrano – e sottolineo sembrano – occupati definitivamente quattro dei sei posti disponibili in LBA per gli “stranieri”, ancora di più dopo le scelte di ieri pomeriggio: Napier, Pangos, Shields, Baron.
    Per lasciare liberi gli altri due, sembra che funzioni l’esperimento di Tonut come sostituto di Shields, rinunciando a Cabarrot, per tenere in squadra probabilmente Voigtmann e uno tra Davies e Hines – parlo di finale scudetto ovviamente.
    Ricordo che nella finale si gioca sempre contro la stessa squadra, quindi il sestetto scelto sarà probabilmente definitivo nel senso di immutabile, a meno di situazioni contingenti…
    Per Hall dispiace parecchio.

    1. Si. Sono d’accordo. Oggi come oggi, le scelte sono queste. Però, ai playoff scudetto, mancano due mesi e, alla finale scudetto, tre. Al momento, spiace tantissimo per l’infortunio occorso a Hall. Decisivo, ( assieme a Grant ) lo scorso giugno, nel limitare il genio creativo di Teodosic.

    2. Mi chiedo se il sestetto di stranieri immutabili per tutti i playoff sia una scelta saggia sia dal punto divista tecnico che motivazionale.
      Questo vale ancora di più considerando che probabilmente non faremo le F8 (io comunque ci spero ancora).

      1. @Iellini,
        Per quanto riguarda quello che ho scritto io, quindi la mia opinione NON basata su dati o conoscenze specifiche della squadra, ho ritenuto immutabile la lista “stranieri” per l’intera finale, in quanto si gioca sempre contro la stessa squadra.
        Per gli interi play off invece mi aspetterei dei cambiamenti del roster, in base all’avversario.
        Ciao

  2. Nick dovrebbe solo un pò, dico un pò…ricaricare le batterie, visto il suo recente impiego con extra profitti tra Olimpia e nazionale. Altra considerazione su Davies, che ritengo l’acquisto più vantaggioso di questa stagione, ricordo quando si criticava, dimenticando che il buon Messina ha stravolto spesso il suo modo di giocare, considerando anche l’assenza per infortuni di un regista valido. Qualche buontempone talvolta criticava la sua posizione in post basso, e ricordo le discussione accese sul coach, non si accorgeva che giocare fronte canestro avrebbe meglio sfruttato le sue caratteristiche. Insomma, si sa, noi forumisti siamo una brutta bestia, difficile da mettere tutti d’accordo e il bastian contro, è sempre in agguato a dispensare critiche e verità.

    1. Vedi che messina lo fa giocare una media di 14 minuti , non è giocatore in grado di garantire concentrazione difesa e rimbalzi ad alto livello . Prego guardare il suo plus – minus

  3. a me pare che davies ora giochi più da ala che da centro.

  4. Davies sa giocare sia spalle a canestro che fronte canestro. Ma la cosa molto più interessante del fatto che sia un 4 o un 5, è che forse nell’alchima di squadra (una squadra finalmente ritrovata) forse anche Davies abbia trovato il suo ruolo. Giocando meno si lo si espone meno ai suoi fuori giri (a volte strafà e combina cappellate) mentre riesce ad essere un elemento che può spaccare le partite perchè fornisce una reale alternativa al gioco perimentrale e al p&r.
    Anche secondo me i sei stranieri per una eventuale finale sono quelli: Hines e Davies potrebbero essere alternati o avvicendati a seconda di come andrà la serie.
    P.S.
    Con Olimpia che finalemente gioca bene, stiamo vedendo il vero valore di TLC.

    1. In quale tuo sogno hai visto il vero valore di TCL che nelle ultime due vittorie di EL ha dato un contributo pari a 0 quanto i suoi punti e ieri neanche era nei 12? Non diamo meriti a caso…

  5. Ero tra coloro che non avevano esultato per l’arrivo di Brandon perché appartengo alla vecchia scuola di coloro a cui piace il centro grosso e cattivo ( Lessort,Motley) ma devo assolutamente ricredermi.
    Resto sempre dell’avviso che sia tendenzialmente un 4 più che un 5 ma se limitiamo la valutazione alla fase offensiva e’ uno dei lunghi più produttivi e di classe di tutta l’Eurolega ed assieme a Baron il miglior acquisto dell’ultimo mercato ( il grande Kevin al momento e’ non ancora completamente giudicabile).
    Capitolo Cabarrot,sono un suo sincero estimatore con qualche riserva sulla sua capacità di fare la cosa giusta al momento giusto.
    Chiedo soccorso ai numeri per avallare la mia opinione:scelto come 24 assoluto nel draft 2016,328 partite giocate in NBA di cui 60 da titolare,media minuti a partita 16,media punti 5,9.
    I numeri non dicono tutto ma e’ fuori discussione che si tratti di un atleta di valore e certamente (sulla carta)un più che degno sostituto di Shavon che la NBA l’ha peraltro vista con il binocolo.
    Non difendo T.L.C. per partito preso ma credo meriti comunque più rispetto perché alla fine mette sempre il massimo impegno in campo.

  6. Messina durante la sua gestione negli appuntamenti che contano, Coppa Italia e play-off di LBA, una volta scelti i 6 stranieri, non li ha mai più cambiati, salvo infortuni. Quest’anno non sarà da meno.

      1. No, sono i fatti a parlare. Prima di scrivere le tue solite cavolate documentati.

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