La squalifica di Dinos Mitoglou. Ecco il parere della redazione di ROM sulla prima sentenza, ancora non ufficiale, per l’ala greca di Olimpia Milano.
Dario Destri
«Un’attesa assurda e ingiustificabile che però non cancella il grave errore commesso da un giocatore professionista. Non è ammissibile assumere a cuor leggero certi farmaci senza il consenso dello staff medico della società con cui hai un contratto.
è stato un danno grave per l’Olimpia Milano che si è trovata priva di un giocatore che sarebbe stato cardine per gli anni a venire, ma finalmente è arrivata la parola fine».
Luca Guazzoni
«Mitoglou è la rappresentazione plastica di Coalemus (googolate pure). Al netto dello squallore per una sentenza arrivata 11 mesi dopo il fatto, non parlerei di leggerezza ma di grave colpa, con una pena che mi pare ad essa commisurata. Fa ancora più rabbia perché – Efes o non Efes, ognuno la penserà come vorrà – per riuscire ad accoppiare Mitoglou con Melli per creare un binomio sui 4 potenzialmente devastante, Milano ha rinunciato ad un beniamino come LeDay – con le sue turbe, i suoi tic e il suo zainetto».
Andrea Maiocchi
«Abbiamo scoperto che, oltre ad avere un campionato più scarso di quello italiano, la Grecia ha anche una giustizia più lenta: non male come primati! Mitoglou ha sbagliato due volte: la prima a fidarsi di un medico incompetente e la seconda a non sentire una società seria come l’Olimpia su una questione così delicata (soprattutto dopo il caso Moraschini). Sentenza giusta e grande occasione persa, per noi e per lui».
Fabio Cavagnera
«Una mazzata. Ma non si è trattato di un episodio soprattutto sfortunato, come quello di Moraschini, ma di una violazione pesante, per un grave errore. Mitoglou si è fidato di un medico greco (alla luce dei fatti anche poco raccomandabile), senza interpellare lo staff medico dell’Olimpia Milano, per ritrovare probabilmente una condizione migliore più in fretta, dopo l’infortunio. Resta l’anomalia di aver dovuto attendere 11 mesi per una sentenza di primo grado, una tempistica inaccettabile per un giocatore, che fa del basket il suo lavoro.
Per i biancorossi resta un danno importante, seppur ormai piuttosto lontano nel tempo. A livello di immagine, come fatto notare più volte da Ettore Messina nella passata stagione, economico e sportivo. Perdendo un giocatore importante nello scacchiere della squadra ed anche a livello contrattuale, dopo aver fatto un investimento importante per portarlo a Milano».
Kevin Martorano
«Un grave errore che un giocatore che milita nei livelli più alti della pallacanestro europea non può commettere, ma l’attesa è stata assurda e priva di senso. Non si possono aspettare praticamente due anni per un processo, per poi avere una sentenza del genere. Una mazzata enorme per la carriera del giocatore».
Sinceramente del greco mi interessa meno di zero … piuttosto … EuroCup con 26 punti messi a referto ((5/9 da 2, 2/5 da 3, 10/10 dalla lunetta) e 30 di valutazione .. chi ex è?
Jerian
Si commenta Mitos e si finisce a parlare di Grant…..succede, anche io spero che torni
La rinuncia a LeDay è la cosa più dolorosa di questa vicenda.
Io spero che possa tornare l’anno prossimo, anche se è poco probabile.
Concordo con te e il guazz. Per noi la cosa più dolorosa col sennò di poi è stata perdere lo zainetto
Any & Way dall’alto della mia incompetenza quello che non mi piace della gestione Messina è di cambiare troppo il roster ad ogni stagione … di non avere la pazienza di aspettare i giocatori su cui lui stesso ha scommesso … per dire Grant … finisce la stagione in crescendo … era chiaramente un tema di selfconfidence … vanno via le due PG … non due qualsiasi … e tienitelo che almeno avevi un titolare pronto in LBA e un difensore certo per EL …