Così Ettore Messina ha commentato il successo al Palaverde: “Sono molto contento, abbiamo vinto contro una squadra in salute che sta giocando bene, in un Palaverde molto caldo e bello come nei tempi migliori. Noi abbiamo giocato bene per larghi tratti, poi abbiamo avuto qualche momento in cui affrettiamo le cose e buttiamo via qualche pallone di troppo”.
Il tecnico è soddisfatto del gioco espresso: “Nel complesso abbiamo fatto una buona partita, passato la palla bene, tirato bene e ci siamo battuti in difesa. Abbiamo assorbito anche l’assenza di Pangos con una bella partita di Mitrou-Long e minuti utili di Baldasso, ovviamente Davies è stato molto presente”.
Una prova di squadra: “La sensazione è che abbiamo avuto una buona distribuzione di punti, con 3 giocatori in doppia cifra e tutti quelli che hanno giocato hanno fatto almeno un canestro, con 19 assist, che è un buon numero, a fronte di 12 palle perse. Sono contento, abbiamo fatto una buona partita. Ora proviamo a continuare a crescere”.
Perfetta analisi
I giocatori ci sono chi più chi meno.
Sono i meccanismi che non sono fluidi e questo fa si che si trovano spesso in situazioni non adeguate e sbagliano.
Se riusciamo a oliare la manovra il resto viene.
Oggi per esempio abbiamo visto come è stata pesante l’assenza di Baron.
Davies segni di risveglio? Vediamo in settimana, certo la discussione sul blog di un suo taglio era surreale
Partita buona per mettere a punto le ambizioni e le emozioni del tifoso, secondo me, dopo il caos e la forte disillusione delle ultime settimane.
La squadra è questa, perché non saranno Voigtmann e Tonut, e purtroppo ormai neanche Hines, a darle quel qualcosa di più che servirebbe.
La squadra è questa.
Da ora in poi quindi può giocare due partite interessanti e parallele, interessanti se il tifoso riesce a resettare le sue aspettative: da una parte quella dura e difficile dei po di EL, dall’altra la lunga corsa fino alla finale del campionato.
Una lotta che sarà complicata, quella per entrare nelle prime otto di EL, ma anche dura e affascinante, il risultato per niente scontato, e magari qualche serata magica che ci permetterà di prendere qualche scalpo a sorpresa, ora che ci siamo inquadrati per quello che siamo, senza più le illusioni purtroppo sfumate.
I po di El sono molto lontani, se ci arrivassimo davvero, Shields e Pangos saranno di nuovo in campo, e loro sì ci possono portare a un livello superiore.
Magari a dare qualche amara sorpresa a chi ci dovrà affrontare – non è molto probabile, ma non è escluso, anche perché a quel tempo avremo sistemato, se non risolto, molti dei problemi attuali.
Arrivare ottavi, settimi o sesti secondo me conta poco, perché in testa ci saranno comunque le turche e le spagnole, e se non loro, qualcosa peggio di loro, quindi è sostanzialmente indifferente.
In campionato c’è tempo fino a giugno per prepararci alla finale.
Cosa ha detto la partita di questo pomeriggio.
Abbiamo fatto 93 punti, vero, ma a questo livello le difese avversarie non possono, per organizzazione e per differenza fisica, difendere davvero, quindi i nostri protagonisti possono splendere, e ci mancherebbe altro, ma non è significativo, secondo me.
I limiti di una manovra offensiva che non cambia mai, noiosa e prevedibile, che è tutto tranne che tagliata sulle abilità dei protagonisti che abbiamo, si vedono anche in queste partite dove facciamo 93 punti e dominiamo, ma senza convincere.
Davies per dirne una, come al solito prende dei vantaggi di posizione in area almeno dieci volte a partita, ma non riceve mai. Non lo vedono proprio.
Siccome succede sempre, che lui prenda posizione in area, ma sempre non lo vedono, vuol dire che Messina non sa che giocatore ha in mano, cosa sa fare e quando. Non possono che derivarne attriti, ma la colpa non è detto che sia del giocatore che si sente ignorato nel suo proprio elemento.
Altrimenti dovrebbe ricevere spesso, o le guardie dovrebbero essere cazziate per non vederlo.
E nota bene: quel lavoro lì Davies lo fa di suo, lo sa fare anche in EL, è una sua creazione, quasi un marchio.
Dovrebbe ricevere.
La domanda è se le difese delle squadre di terza fascia di EL saranno più vicine a quelle del nostro campionato, o più vicine alle fasce alte di EL?
Perché appena le difese avversarie si adeguano, e sono in grado di competere, leggi nel terzo quarto, noi smettiamo di segnare e tutti i difetti del nostro attacco, gli stessi che si sono visti anche oggi, sia pure nella facilità con cui abbiamo fatto 90 e passa punti, si vedono a occhio nudo.
Due partite quindi, secondo me, quella lunga e distante della finale di campionato, con tanto tempo per assestarci e arrivare con qualcosa di concreto e migliore di oggi.
Quell’altra difficile ma appassionante, da sostenere col tifo più caldo che ci sia ogni volta che possiamo, dei po di EuroLega.
Perché anche lì, se arrivassimo più “rotondi”, come è possibile, anzi probabile che ci faccia diventare il lungo cammino che abbiamo davanti, e ormai più completi, chissà.
Ovviamente non sono per niente d’accordo con Messina.
Facile passare la palla e tirare bene quando giochi senza una vera difesa avversaria.
Nonostante questo in campo si è visto spesso il caos, e Davies a questo livello è illegale.
E se loro non avessero sbagliato 10 tiri liberi, da subito, sarebbe stata una partita più nervosa, ovvero più difficile per noi tirare bene…
Tutto condivisibile.
Vedendo la partita pensavo … ok ora gira abbastanza …ma appena si sale a livello EL .scende pa notte.
L’attacco è davvero sempre quello.
Davies prende sempre posizione bene e poche volte riceve. È anche vero che spesso poi tira “molle” vicino a canestro. Non da l’idea della solidità fisica che hanno i pivot di EL.
Davvero non diamo mai l’idea di chiudere la partita definitivamente. E oggi era contro una squadretta.
Una vittoria col Baskonia sarebbe davvero utile anche perché loro non sono un granchè.
Tutto vero, tutto giusto. Da sottolineare anche il 100% ai liberi. 17 su 17. Finalmente!
Superato un avversario ampiamente alla nostra portata,così doveva essere e così e’ stato.Ora servirebbe una vittoria in Spagna e magari pure ad Atene per rimettere un po’ in sesto il nostro tabellino europeo.
Uscire con 2 punti da Vitoria potrebbe essere un primo timido segnale di svolta nella giusta direzione.
Vittoria importante: regala morale e due punti in più in classifica. E per puntare al primo posto in RS bisogna vincere anche queste gare insidiose, specie dopo un doppio turno di EL.
Si cresce anche vincendo queste gare.
Insomma che abbiamo giocato meglio senza Pangos….come volevasi dimostrare. Cmq non illudiamoci. Con tutto rispetto però Treviso non è un granchè, vediamo giovedì col Baskonia. Di certo io preferisco Mitrou Long a Pangos, ma cento volte…e poi devono dare più spazio a Baldasso. Speriamo che la coppia Davies-Thomas si metta a giocare con più forza e grinta vicino a canestro. Lo svolta deve arrivare da loro…l’assenza di peso vicino a canestro ha causato i maggiori problemi in attacco. Non si può sempre sperare che Mitrou long e Baron sparacchino da fuori senza mai sbagliare. Ci vuole più fluidità nel far circolare la palla.,Risolto questo problema e ritrovati i due menzionati prima, direi che si può puntare molto in alto in campionato, e tentare una rimonta in EL.
Il problema principale che di riflesso influisce sugli altri giocatori, tipo Davies che va servito in base alle sue caratteristiche, era proprio Pangos e la sua difficoltà a far girare la squadra. Ora l’ennesimo infortunio sulla sua strada che sarà di intralcio al suo inserimento in squadra.
Continuo a ritenerlo un giocatore sopravvalutato, al quale si addebitano mille giustificazioni pur di non ammettere che non è adatto al gioco di Messina.
E anche abbastanza fragile fisicamente, visto i due infortuni che ha avuto in 3 mesi e che lo hanno limitato anche nel periodo trascorso al Barcellona.
E non possono certo essere i 30 minuti di media a partita a incidere sul suo fisico visto che stiamo parlando di un atleta di 29 anni.
Se il tiro da tre latita le difese chiudono nel pitturato rinunciando ai cose up sugli esterni e diventa impossibile per i lunghi muoversi. Perché siano efficaci occorre continuare con buone medie nel tiro oltre l’arco, banalmente.