La Gazzetta dello Sport oggi in edicola titola a pagina 1: «Italia al Mondiale. Ora Pozzecco vuole Banchero». All’interno: «Andiamo al Mondiale».
Nella sua cronaca, apre così Andrea Tosi: «Si va al Mondiale di Giappone, Indonesia e Filippine con tanta fiducia e da lì questa Italia, confidando nel rinforzo di Paolo Banchero, darà la caccia ai Giochi di Parigi. Un nuovo sole sta sorgendo, dice Pozzecco. E presto torneranno le stelle».
Ma non è che Pozzecco ci sta mostrando che alla fine la pallacanestro non è poi così complessa come qualcuno pensa?
Con sistemi difensivi e di attacco che ci vogliono mesi per essere “assimilati”?
Sono d’accordo con te. Ci vuole un po’ più di playground nella nostra squadra e meno stress.
Vedrete che anche Belinelli vorrà giocare i mondiali, come ha dichiarato recentemente in un’intervista. Non mi sembra molto giusto però, far qualfiicare gli altri e poi godersi la passerella mondiale all’ultimo momento. Perché un conto è chi viene dall’NBA e non può giocare nelle finestre, altro conto è concentrarsi sulla propria carriera salvo poi cambiare idea sul ritiro dalla nazionale all’ultimo minuto prima dei mondiali. Se sei fuori sei fuori per sempre (come Hackett per intenderci).
Anche io la penso come te, ma purtroppo, è una realtà consolidata da anni.
Dovrebbe essere il coach, in questo caso Pozzecco, a non richiamare quei giocatori, come Belinelli, che prima si ritirano e poi in base alla qualificazione cambiano idea.