L’Italia cade al supplementare con la Spagna: decide Fernandez

Gli azzurri giocano alla pari contro la formazione iberica (con molte assenze), poi cedono nel prolungamento. Nonostante un ottimo Biligha

L’Italia lotta, ma viene sconfitta al supplementare dalla Spagna (88-84) a Pesaro, nella gara di qualificazione ai Mondiali 2023. Gli azzurri pagano un pesante disavanzo a rimbalzo ed un overtime praticamente perfetto da parte di Jaime Fernandez, autore di 11 punti nel prolungamento. Però il ko non compromette la situazione verso la rassegna iridata: con una vittoria lunedì in Georgia (ore 16 italiane), oggi vittoriosa in Islanda, la squadra di Pozzecco conquisterà il pass.

Tra i padroni di casa ci sono 20 punti di Mannion e 12 di Spissu, ma c’è una grande prova da parte di un Paul Biligha in doppia cifra ed autore di grandissime giocate difensive. Non trovano grandi percentuali al tiro, ma non sfigurano anche Baldasso (4 punti e 3 rimbalzi) e Ricci (5 punti e 4 rimbalzi).

One thought on “L’Italia cade al supplementare con la Spagna: decide Fernandez

  1. Supplementare gestito malissimo, come contro la Francia, nessun cambio (se non negli ultimi secondi quando era già persa), Pajola e Petrucelli in panca mentre Fernandez ci ammazzava di triple. Spissu 12 punti con alcune giocate di qualità e una bella stoppata, ma anche tante dormite difensive, 5 terrificanti palle perse e la penetrazione decisiva gestita malissimo appoggiando una scamorza al ferro. In pratica abbiamo giocato il supplementare coi soli Vitali e Severini (secondo me migliore dei nostri, con 2 su 3 al tiro da tre e tantissima difesa) a tentare di difendere. Biligha al solito ha lottato come un leone ma se sei alto la metà degli avversari puoi essere generosissimo ma di rimbalzi ne prendi pochi: 1 rimbalzo in 23′ per lui; per Tessitori 1 in 12′, e in totale 27 a 45 per loro. E poi direi troppa fiducia data a Baldasso e Ricci, con 0 su 4 da tre per il primo e 1 su 6 per il secondo: se volevi tiratori da tre, caro Pozzettone (l’entità mostruosa Pozzecco+Casalone), forse era meglio chiamare Della Valle e Bortolani!
    Certo sembra di essere nel “giorno della marmotta”, con le solite costanti che ritornano in ogni partita: il tecnico al Poz, Casalone che disegna le ultime azioni, Spissu decisivo in negativo nell’azione che conta, il tuffo di Pajola, il supplementare di fatto senza gestione, speriamo di vedere un film diverso ogni tanto.
    Dall’altra parte, porco Diaz quant’è forte: 8 punti, 7 assist, 4 rimbalzi, 5 palle recuperate, 0 perse e una marea di sporcature e movimenti sempre adeguati per aiutare la sua squadra e far incazzare gli avversari.
    A parte la sconfitta e la gestione finale discutibile, comunque una buona Italia dai, con tanto cuore. Una partita per andare al Mondiale la possiamo vincere!

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