Olimpia Milano post Verona, un trattato di fisicità applicata che non concede in 40’ un briciolo di speranza agli uomini di Ramagli.
Ettore Messina ha comunque le sue buone indicazioni, che vanno oltre gli annunci di imminente rientro per Naz Mitrou-Long e Tommaso Baldasso.
La prima è Pippo Ricci, che secondo una regola semplice e assodata nello sport con i minuti trova fiducia, e torna a proporre il suo consueto menu fatto di presenza, aggressività, competenza e mano educata.
Non sappiamo quanto questo potrà ripetersi nel tempo, ma in un avvio di stagione delicato l’onda lunga di Eurobasket, che aveva rivitalizzato l’ex capitano della Virtus dopo delle Finals sostanzialmente da comparsa, poteva avere la sua utilità.
Non è Pippo l’uomo in grado di scrivere le pagine che verranno di questa Olimpia, ma può certamente essere di sostegno alle mani dei vari autori. Da non dimenticare.
Nel bianco e nero consueto del gioco, uno dei punti negativi della domenica, con Stefano Tonut, è ovviamente Kevin Pangos.
Ettore Messina, in avvicinamento alla sfida con il predecessore Sergio Rodriguez, inquadra le difficoltà del giocatore, rilevando fatale il mix composto dall’anno di sostanziale stop, sommato all’infortunio di inizio stagione e al contemporaneo confinamento forzato ai box di Naz Mitrou-Long.
Mancano le gambe sul tiro da 3 e nell’attacco al ferro, pare evidente, ma anche uno straccio di continuità in queste prime uscite. Le responsabilità del canadese sono importanti, il fisico oggi non lo aiuta, eppure ci si attendeva, e ci si attende, un’altra faccia.
Per il resto basterà tempo, pazienza e lavoro.