Olimpia Milano e la suggestione Brandon Davies. Che nasce sotto una pessima stella

In queste ore si è parlato di un possibile interesse di Olimpia Milano (fonte basketnews). Partiamo con una brutta notizia

In queste ore si è parlato di un possibile interesse di Olimpia Milano (fonte basketnews). Partiamo con una brutta notizia: ieri, nel finale della gara con il Barcellona, il giocatore ha riportato un infortunio alla spalla destra.

Così Sarunas Jasikevicius nel dopogara: «Ha già avuto problemi in passato con quella spalla. La cosa potrebbe richiedere un po’ di tempo, ma questa è la vita». Il giocatore si sottoporrà oggi a esami medici per comprendere la reale portata dello stop.

Tornando al mercato, l’8 luglio 2020 Brandon Davies, che aveva contratto sino 30 giugno 2021, estese per un’altra stagione il suo accordo con i blaugrana sino al 30 giugno 2022.

Fedelissimo di Sarunas Jasikevicius, con sui si rivelò allo Zalgiris dopo l’ottima annata al Monaco, attualmente in EuroLeague vale 10.1 punti a partita e 3.2 rimbalzi, leggermente sotto i suoi standard in carriera, ma comunque al centro del progetto di un team che comanda la classifica della massima competizione europea.

Restano aperti molti aspetti. Brandon Davies è giocatore importante, compirà 31 anni a luglio, cerca il contratto della carriera in un club che starebbe valutando da tempo l’inserimento di un’altra star al fianco di Nikola Mirotic come Toko Shengelia. 

Un centro mobile, dinamico e di qualità, che per Milano sarebbe un “fit” assolutamente adeguato al sistema di gioco, rispetto ad un elemento più stanziale, e per questo sofferente, come Kaleb Tarczewski.

Ma, lo ribadiamo, gli scenari aperti sono molteplici. Non solo per Olimpia Milano. Tra le varie domande, che il mercato biancorosso impone:

– Chi sarà il successore di Malcolm Delaney in regìa? Un play da Final Four? Così fosse, un primo investimento importante;

– Rinnoveranno Kyle Hines e Sergio Rodriguez? Per il primo esiste una ufficiale volontà delle parti a trovare un accordo, per il secondo tutto è aperto (l’aspetto famigliare non sarebbe una variabile della trattativa). Se entrambe le risposte fossero affermative, con ingaggi inevitabilmente al ribasso, ci sarebbe più spazio per agire in altri ruoli, altrimenti il lavoro sarebbe ancora più lungo e complesso;

– Quale sarà il futuro del Cska nella competizione? E delle altre due squadre russe? Parliamo di “rivali di mercato” che potrebbero esserci, non esserci, o esserci con potenziale economico ben inferiore rispetto agli anni passati. E con diversi giocatori che, a seconda degli accadimenti, sarebbero liberi o meno.

Sono passaggi chiave, che unitamente alle varie proposte del mercato potrebbero portare a scelte e riflessioni differenti. 

Brandon Davies è dunque una luce da tenere accesa, sapendo che Barcellona resta favorito al rinnovo, e che al tempo stesso potrebbe chiare in gioco molti pretendenti. Ma non è da spegnere neanche quella di Will Clyburn. Una cosa è certa, il grande ballo di mercato deve ancora iniziare.

8 thoughts on “Olimpia Milano e la suggestione Brandon Davies. Che nasce sotto una pessima stella

  1. MY Opinion: le squadre russe non si dovrebbero più vedere circolare nelle competizioni europee per parecchi anni perchè una guerra non è gratis e se anche finisse non si esaurirebbero i motivi che hanno determinato le varie sanzioni, a meno di un qualcosa di impensabile allo stato delle cose come un cambio di regime a Mosca

  2. Antani come antani con scappellamento a sinistra è una supercazzola prematurata?
    Che Stavro si muova ora ci sta ma io credo bisognerebbe parlarne dopo alla luce dei risultati di questa stagione. Vincere cambierebbe radicalmente lo scenario. Ovviamente è solo una mia opinione

  3. Ho letto anche di Mitrou-Long.Spero non sia vero. Per carità, un James più scarso. Gente che tira e basta,no grazie.

  4. Partiamo dai rinnovi che condizionerannno,e non poco,i futuri acquisti.
    Dando per certo l’addio a Malcom per la sua sostituzione io cercherei di portare a casa uno tra Mitrou-Long,Baldwin o Lo,lascio da parte il solito Pangos su cui ci sarà probabilmente un’asta da cui saremo quasi sicuramente esclusi.
    Nel caso ( non auspicabile)che Sergio non rinnovasse cercherei di portarne a casa 2 su 3 ,assieme a Grant ed al buon Baldasso visto ultimamente direi che con questi potremmo dire la nostra su tutti i campi.
    Riguardo a Clyburn,per me il migliore nel ruolo in Europa,io direi che che con Shavon abbiamo già in casa il numero 2 del continente,se Alviti prosegue nei progressi direi che nel ruolo siamo ben coperti tenuto conto che, in caso di emergenza, pure tuttofare Devon può dire la sua.
    Sul centro la cosa diventa più complessa per il numero ridotto dei papabili in relazione al nostro budget,dando per certa la permanenza di Kyle e per altri versi di Paul,io mi sono già espresso a favore della permanenza di Kaleb.Per il quarto io punterei tutto su Lammers (o Mickey).

  5. Ho rivisto ieri sera il secondo tempo di Barcellona-Olimpia e stavo proprio pensando che razza di giocatore è Davies. Non sarebbe male…

  6. “Con ingaggi inevitabilmente al ribasso” (in caso di rinnovi di Chacho e Hines): non sarei così sicuro.

    I

  7. Faccio un off topic perché non so dove postarlo, relativamemte a una topica cestistica nell’edizione odierna della Rosea, relativa a Paolo Banchero.

    Nella scheda e nell’articolo si parla di un’ala di 208cm e di 113 kg. Nel commento a margine di una foto si parla dell’ala di 213cm, forse una crasi involontaria tra altezza e paso.

    5 cm sembrano pochi ma sono la differenza tra Mitoglou e Tarcisio. E se li aggiungete alla statura di Kyle Hines, probabilmente all’Olimpia non sarebbe mai arrivato se non dopo la carriera NBA.

    Scusate l’off topic.

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