Kyle Hines, definito “il Muro”, intervistato da Andrea Tosi su La Gazzetta dello Sport. Ecco alcune sue dichiarazioni.
SULLA COPPA ITALIA
«Questa Coppa fa parte della storia del basket italiano e va rispettata.Per me e per Milano è un’opportunità per tornare a vincere un titolo. È un obiettivo stagionale che vogliamo centrare. Dobbiamo pensare solo a quello».
SUL VALORE DELLA COPPA ITALIA
«Molto e ne siamo consapevoli. Siamo i campioni in carica e vogliamo difendere il nostro trofeo. Bologna rimane la nostra rivale più forte ma in un torneo di tre partite secche tutto può succedere. Già in quella iniziale, contro Sassari, dovremo essere pronti a evitare sorprese».
SUL CONTRATTO
«Ho il contratto in scadenza ma credo che presto col club parleremo del rinnovo. Certamente vorrei andare avanti con Messina: sono venuto a Milano perché c’è Ettore in panchina. E poi l’Olimpia per me è il cerchio perfetto che si chiude: ho iniziato la mia carriera professionale in Italia e spero di chiuderla in Italia».
Sir Kyle, detto ” The Wall “, non avevo dubbi. Musica, per le nostre orecchie.
E io sono d’accordo con lui: per Hines e Delaney one more year!
Spero che rimangano un altro anno Hines, Delaney, Chacho e Datome. Confermando il roster attuale, con l’unica eccezione di un centro di Eurolega al posto di Tarcisio e la ciliegina Tonut, si può puntare alla finale.
Ma secondo me anche quest’anno ce la giochiamo: col ritorno di Mitoglou e Shields, e il valore aggiunto di Bentil, la fisicità della squadra è notevole.
Hines sembra integro e credo che anche il prossimo anno potrà dare il suo contributo, magari giocando solo in EL. Per El Chacho credo la stessa cosa: teniamolo ancora. SU Delaney invece ho qualche perplessità. Prima di tutto perchè è stato lui a dire basta. secondo perchè è un po’ di cristallo. Direi che una buona arte del budget dovrà andare investito nel nuovo play, un play da EL, magari non troppo vecchietto. E poi un centro, anche solo per accontentare più di uno dei sostenitori che scrivono su questo blog 🙂
Scherzi a parte, un centro forte dovremmo proprio trovarlo. MI accontenterei di Poirier….
Play giovane e forte è durissima secondo me, non ci sono i soldi temo. Ma un play per dire con ancora 4-5 anni di carriera a me andrebbe benissimo, mentre si crea una società con budget stipendi al livello dei grandissimi. Però concordo in pieno sull’esigenza di gestire il post-Delaney, ovviamente.
Su Delaney concordo, potrebbe farsi sponsorizzare da Swaroski. E se ha deciso di andare altrove chi vuole partire è meglio che vada perché chi resta per forza poi è condizionato e rende meno. Peccato perché Malcolm i suoi mattoncini quando gioca li porta e a Milano gli hanno dato tutto il supporto possibile.
I ruoli che imho vanno coperti, partendo Delaney, sono il play e il centro, perché Hines e Chacho hanno bisogno di ricambi e il buon Tarcisio, che vorrei per vicino di casa, ma non sa giocare a basket e non è da Olimpia, deve partire con tanti ringraziamenti ed essere sostituito.
Certo sono ruoli chiave e trovare sostituti top non è semplice tenendo conto del budget, ma magari mister Giorgio Armani, che già ha alzato decisamente il budget con l’arrivo di Messina, avendo capito che il coach i soldi li gestisce con cognizione di causa cestistica a differenza di chi l’ha preceduto, fa un ulteriore regalo alla squadra, ammesso che ci perda perché con la sponsorizzazione Armani il brand ci ha guadagnato tanto in visibilità in questi anni, nel target di clientela potenzialmente interessato a prodotti come EA7 e AX.
Se rimane Hines il tema del centro è, per me, meno decisivo del play. Senza play di valore non si vince e sostituire Delenay non sarà semplice. Qui spero rimanga ancora un anno
“Sono venuto a Milano perché c’è Ettore in panchina” è musica per le mie orecchie di 3 anni fa, quando pensavo che l’unico modo per ricostruire un’Olimpia di vertice europeo era prendere allenatore e giocatori che rendessero appetibile venire qui per i campionissimi. Il prossimo obiettivo è sentir dire “Sono venuto a Milano perché si gioca sempre per vincere l’EL” dai campionissimi: lì vorrebbe dire aver concluso il percorso verso l’eccellenza. Molto, molto ottimista per il futuro…
SONO FELICE FIN ALLA COMMOZIONE!!!
Lo firmerei in bianco convito della persona e della sua morale. Magari con la giunta del maiorchino, così il QI non mancherà di sicuro.
Un contratto in bianco, per piacere, per il più grande (vincente) americano che abbia mai giocato in Europa nel basket moderno!
Assolutamente!!! Sinceramente davo per scontato che l’Olimpia volesse prolungare il suo contratto, e sentire queste parole da lui mi fa andare in brodo di giuggiole