ROM Power Rankings, mese di Novembre | La classifica dei giocatori di Olimpia Milano

ROM Power Rankings di Novembre. Mvp del mese di novembre? No, facciamo un gioco. Il Power Rankings aggiornato, mese dopo mese

15 (15) – Davide Alviti

Davide Alviti infortunio
Davide Alviti

Introduzione sempre molto tormentata per lui. 19’ in tutto in tre gare mese di novembre, senza troppo nascondersi a dire il vero al tiro. Nel finale con la “sua” Treviso chiude con 7 punti e 3/6 dal campo. Il suo top stagionale.

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14 (13) – Riccardo Moraschini

Olimpia Milano post Trento
Riccardo Moraschini

Sotto processo per colpe non sue nel finale della passata stagione, fermato ora dall’antidoping nel momento in cui la forma iniziava a farsi sentire.

Ha perso il ruolo di terzo regista, ma con energia può guadagnarsi spazio. In Italia non è mai da mettere in dubbio, ma senza giocare diventa dura. Il 20 dicembre giorno chiave. Può ancora avere un suo posto in questa squadra.

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13 (14) – Jerian Grant

Jerian Grant
Jerian Grant

Un mese di novembre in leggera crescita, con tanti miniti in campo, se pensiamo ai 25’ di media con Cremona, Reggio e Treviso. In EuroLeague ci sono invece i 17’ con l’Unics e i 22’ con lo Zenit, prima dei 7’ totali con Olympiacoe e Alba. Top stagionale di valutazione il 14 con Reggio.

E’ ancora, evidentemente, troppo poco. Soprattutto in regia Grant non sa prendere in mano la squadra.

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12 (11) – Paul Biligha

In novembre ha tirato fuori anche tre presenze in EuroLeague, ma lo spazio è venuto meno in LBA, dove ha lasciato il segno solo nei 4 punti e 2 rimbalzi con Reggio prima di fermarsi per un colpo al volto.

Al momento meno utile che in passato.

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11 (12) – Kaleb Tarczewski

Olimpia Milano post Cantù
Kaleb Tarczewski vs Cantù

Un mese che passa per gli 11 punti con Cremona, suo massimo stagionale in LBNA, ma anche i 43’ complessivi in EuroLeague in cinque gare. Solo con Fenerbahce e Olympiacos ha ottenuto la doppia cifra in campo.

Troppo poco, oggi è un problema come un anno fa. Con l’aggravante del tempo che passa.

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10 (10) – Troy Daniels

Troy Daniels
Troy Daniels

I 12 con Reggio Emilia, dopo i 12 con la Stella Rossa, avevano fatto ben sperare. Invece lo spazio è stato poco, e la produzione ne ha risentito.

In difesa il vero problema per mentenersi il posto in campo. Non ci siamo.

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18 thoughts on “ROM Power Rankings, mese di Novembre | La classifica dei giocatori di Olimpia Milano

  1. Il fatto che tra i primi ci siano Melli, Hall e Mitoglu, e Ricci non sfiguri, significa che il mercato puntato sul fisico è stato azzeccato. Hall per me è la sorpresa positiva anche se in versione play gioca depotenziato. Troy Daniels sta inizando ora, sperando non sia un altro talento “cristallino” come Delaney, che gioca un mese ogni tre, il resto del tempo in injury list. Grant è la vera delusione stagionale. Il segnale contro Sassari non è un segnale, perché ha giocato da guardia mentre era il play designato a far rifiatare Chacho e Delaney. Peccato non aver pensato a Spissu che in Eurolega sta fornendo buone prestazioni. (o forse ci hanno pensato ma non l’hanno ritenuto idoneo). Verso il fondo del power ranking pure l’incapace Tarcisio, e non basta una prestazione buona a salvare la media. In LBA tiene botta, in Eurolega no, ed è li che servirebbe per far rifiatare Hines.

    1. @Lupoellison a parte Spissu per il resto concordo al mille per mille con te.

    2. A parte spissu d’accordo con te ma l’ultima frase non capisco se è implicito il fatto che hines giochi troppo

    3. Ah scusa io piuttosto che incapace direi più inadatto per questa squadra. Almeno fino ad ora

  2. Io in questo roster già quest’estate dichiaravo che Spissu ci sarebbe servito più di Tonut: o meglio, un play italiano capace di farsi 20 minuti di livello in Lba e qualche minuto in eurolega se proprio ce ne fosse stato bisogno, quindi l’unico era Spissu. Poi possiamo continuare con gli adattamenti e mandare in regia giocatori che sono handler secondari, ma insomma alla lunga non è che la versatilità può essere una regola ferrea. Grant si sta rivelando una buona guardia che può essere complementare a Daniels, se sgravato del compito principale in regia, poi magari continua il percorso di adattamento e ci ritroviamo a Dicembre un ottimo play puro con handling e non battezzabile al tiro, non mi vieto di sognare. Hall me lo terrei come cambio di Shields più che come play. Nonostante la fretta di molti (me compreso, le sirene del fantabasket sono difficili da ignorare) non è ancora tempo di extra budget, vediamo se Daniels e Delaney reggono fisicamente, purtroppo il buco del play italiano non si copre più.

  3. Grant, dopo l’esperienza americana è arrivato in Grecia a gennaio nel prometes Partasso, per 6 mesi producendo una media di sei.nove assist e non ricordo quanti punti. Va bene che nel campionato greco le squadre di euroleague sono solo due e che il livello dei contendenti quest’anno è più alto, ma penso che considerando anche la complessità del sistema Messina, dovremmo avere più pazienza. È lui il terzo play designato, diamo tempo al tempo. La Virtus ha quattro play e ben 8 italiani nel roster e vediamo quanto fatica quest’anno. Quindi prima di mettere mano al portafoglio vediamo come va’ a partire da stasera.

  4. Anche io avrei preso Spissu (e mai Tonut non avendo buchi da coprire in posizione guardia e ricordo che molti su questo blog dicevano il contrario, ma lasciamo perdere).
    Però Spissu è andato altrove e qualche motivo ci sarà, che magari non sappiamo. Oppure è stato un errore e lo sapremo con il senno del poi.
    Ciò detto, anche io non capisco come si possa essere conclusivi su Grant. Ha giocato da play in Grecia, non in Cina!, dove le difese sono aggressive e asfissianti e ha prodotto numeri. E certamente è stato seguito dagli scout Olimpia accuratamente. Perché dire che è solo una guardia, quindi?
    Io aspetterei ad emettere sentenze. Poi ci sta che non si integri nel sistema e venga tagliato, ma non credo succeda così a cuor leggero.

    1. Concordo. Su Spissu che dire, magari molto più banalmente allenatore e Pobo si sono riuniti e hanno concordato che non fosse una priorità, pur riconoscendone il valore. Grant ha offerto prestazioni imbarazzanti e in Olimpia Milano bisogna essere pronti subito. La cosa mi ha stupito, perché dei tre nuovi esterni-scommesse era quella su cui ero più tranquillo: che Christos toppasse un innesto dal campionato greco lo trovavo e lo trovo illogico, non esiste. Più prosaicamente, per salire di livello ci vuole anche personalità, bisogna che s’incastrino fattori anche non tecnici. Per qualcuno il compito di far dimenticare che Chacho e Foe non sono in campo è uno stimolo, per altri un fardello, infatti ha reso quando è stato sgravato da questo compito. Esistono anche circostanze esterne al suo percorso che non giocano a suo favore: Delaney e Daniels saranno in grado di reggere fisicamente? Moraschini quanto starà fuori? Lo so che preoccuparsi di essere “corti”, nel caso dell’Olimpia fa un pò ridere, ma siamo gli unici che fanno 90 gare all’anno e tutte di livello. Al momento abbiamo guadagnato una guardia e perso un play, avendo come soluzione quella di guadagnare un play (Hall) perdendo il cambio naturale di livello di Shields. Come ho scritto sopra, non mi pare ancora tempo di metter mano all’extra budget, penso comunque che la situazione vada monitorata, non è mica detto che un nuovo innesto, se ritenuto funzionale, debba preludere ad un taglio di Grant. Io, se proprio devo vivere nel lusso, se trovo un play con buon handling ed esecutore di p’n’r, ottimo difensore e anche con pochi punti nelle mani lo prendo al volo, in cambio avrei una guardia che si completa con Daniels (Grant), ed un’ ala piccola completa al massimo livello (Hall), invece dei soliti adattamenti che alla lunga finiscono per logorare.

    2. Tom Sawyer, perché dire che Grant è solo una guardia? Perché con Sassari ha giocato da guardia con play Chacho e pure con play Hall snaturato. Se è un play lo fai giocare da play, forse Messina l’ha schierato da guardia per fargli prendere fiducia ma è evidente che in playmaking (all’Olimpia) ha dimostrato di non saperci fare, poi se in Grecia come play “faceva i bambini coi baffi” per dirla con lo slang di Basket City, non so.
      Essere conclusivi su Grant? Ma da quando è arrivato sono trascorse la preparazione, la preseason, 7 gare di Eurolega e 6 gare di LBA, parliamo di una quindicina di gare ufficiali compresa la Supercoppa. In queste gare non ha mai dato un barlume di capirci qualcosa in playmaking.
      Quando prende la palla nella metà campo avversaria non sa cosa fare e sembra Tarcisio sotto canestro. Se la cava solo da guardia ma è stato preso da playmaker. Ricordo uno Spisso qualsiasi, che sta facendo bene in Eurolega, che è un play italiano più valido di Cinciarini, ed ogni volta che ha giocato contro Milano ci faceva male a suon di assist e triple, che è quello che ci si aspetta da un play.
      Grant è buono da guardia ma non ce n’era bisogno.
      A noi serve un play al posto di Grant e un centro al posto di Tarcisio, Migliorando quei due ruoli l’Olimpia è da finale Eurolega perché il progetto messo in campo da coach Messina 3 anni fa (prima stagione annullata per covid, la seconda FF di Eurolega, la terza è questa) ha ambizioni da playoff tutti gli anni e se basta ritoccare due ruoli (centro e play) per plasmare un ciclo vincente, bisognerebbe farlo subito perché se aspetti due anni Chacho e Hines sono troppo vecchi e torni alla partenza tipo giro dell’oca.
      Senza Messina, Chacho e Hines non sarebbero venuti a Milano e Melli non sarebbe ritornato, avendo dichiarato che l’Olimpia di prima della sua partenza non gli piaceva, altrimenti sarebbe rimasto.
      Poi ovvio è questione di budget e noi non abbiamo il money per un contratto fiume tipo Mirotic del Barcellona. E c’è solo da ringraziare il patron Giorgio Armani per il supporto costante alla società prima da sponsor e poi come proprietario (per evitare il fallimento).

  5. L’acquisto o meno di un play italiano dipende non solo dalla volontà della società ma anche da:
    – volontà del giocatore;
    – richiesta economica del giocatore;
    – incastri di mercato;
    etc.
    Mannion per esempio ha dichiaratamente scelto lui di andare alla Virtus perchè 1) lo pagavano profumatamente e 2) gli garantivano maggior minutaggio. Per Spissu magari il discorso è simile, non possiamo saperlo.
    La società aveva la necessità di acquistare un terzo play, soprattutto anche considerando la partenza di Cinciarini, ed è stato acquistato Grant. Poi Grant magari non riuscirà ad ingranare, magari non riuscirà a performare, ma questo è un altro discorso.

    1. Arcidiacono sta in G League, non è che abbia seguito la sua carriera, a scanso di equivoci parlavo comunque di un play in generale, ormai la questione italiani è superata, si ruoterà con gli juniores in panca, dopo tutto il trentello rifilato a Sassari con rotazioni millimetriche penso abbia chiarito lo stato dell’arte in Lba. Messina ha fatto molto bene a “proteggere” Grant dandogli fiducia in un ruolo con meno responsabilità, ora vediamo se Grant completa il periodo di adattamento. Il terzo play ci vuole, era meglio italiano ma pazienza, se ce lo ritroviamo in casa bene ( sempre che sia uno chiamato a fare il play, e non un’ala prestata all’ handling primario) altrimenti ci si guarderà in giro.

  6. A mio parere non sarebbe stato un errore prendere un play italiano e Tonut perché non sarebbe stato male avere 7/8 italiani anziché il numero minimo 6 come da regolamento LBA visto e considerato che in una stagione lunga da circa 90 partite gli infortuni e gli imprevisti (Moraschini docet) possono essere dietro l’angolo. Per quanto riguarda Grant il primo a non credere nelle sue capacità da play è proprio il nostro coach e infatti a Sassari ha giocato da guardia. Le sue opportunità di giocare da play le ha avute ma evidentemente a parere di Messina non ha reso quanto ci si aspettava e non dimentichiamoci che il nostro coach lo vede tutti i giorni in palestra o ciò vale solo ad uso e consumo per portare il discorso a favore proprio?
    Aver giocato da play in Grecia oltretutto in una squadra di seconda se non terza fascia non significa automaticamente che sia un buon play.
    Al contrario se dovesse rimanere come guardia per me è un errore perché tanto vale era meglio fare un sacrificio per prendere Tonut che perlomeno a livello di LBA è molto più forte di Grant come guardia e non sprecare un visto.

  7. Dall’alto della mia incompetenza direi che lo spot in cui saremmo veramente nelle pesti se mancasse il titolare è il 5 … ci troveremmo con Kaleb in rottura prolungata e Biligha e dovrebbe alla fine giocarci un 4 …

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