Olimpia Milano vs Virtus | Le Pagelle di RealOlimpiaMilano

Le pagelle di ROM: Delaney e Mitoglou spersi e molli, Hall dimostra di avere le carte in regola per lasciare il segno

Alviti sv – Una scelta difensiva che porta a una tripla dall’angolo chiude la sua gara.

Rodriguez 7 – Unico a tenere la schiena dritta con 11 punti in fila che danno una dignità differente alla sconfitta. 17 punti con 3 triple e 5 assist.

Shields 5.5 – Forza tanto, troppo, confermando quella pesantezza emersa con “le mani addosso dalla difesa” nel match con Brindisi. L’esame da “2” per ora è rimandato.

Melli 5.5 – Mette insieme una doppia doppia di livello, 10+10, ma è ancora appesantito dalla preparazione di inizio stagione. Non riesce ad essere un reale fattore nelle letture.

Hall 6.5 – Intraprendente come nel secondo tempo con Brindisi. 13 punti con 3/6 dal campo, 6 rimbalzi e 5 falli subiti. Giocatore pimpante che deve trovare il suo spazio reale, ma con una rinnovata fiducia da questa esperienza bolognese.

Delaney 4 – I numeri ingannano, eccome. 8 punti e 5 assist non raccontano della sua difficoltà in fase di spinta della transizione e dell’assenza di capacità di creare vantaggio in uno contro uno. Oltre alla solita indolenza quando il gioco si fa duro. Bocciatura? Non scherziamo, ma matita rossa sì, eccome. 

Ricci 5.5 – Al momento è solo un altro giocatore italiano da meno di 10’ in campo.

Datome 5 – 8’ di nullo impatto. Non entra il tiro, non ha energia. Il triplo impegno in pochi giorni, dopo gli acciacchi delle scorse settimane, lo lasciano senza fiato.

Hines 6 – La sostanza c’è, anche se spesso di fa trovare nudo quando deve coprire i ko in uno contro uno dei compagni.

Mitoglou 4 – Dopo il primo tempo con Brindisi, ai primi rimproveri di Messina, si è perso. Impacciato, non trova il suo posto, la sua dimensione, le sue misure. Il gioco si fa duro e lui si fa ritrovare molle, soprattutto per confusione. 

Moraschini sv

Biligha ne

Coach Messina 5 – Il gioco della sua Olimpia Milano, qui a Bologna, si è perso alla prima aggressione degli avversari. La gara con la Virtus è un lungo prosieguo di quanto visto nella ripresa con Brindisi. Uno contro uno sugli esterni, nessun servizio interno, nessuna circolazione di palla. E’ settembre. Non è tempo di condanne, le riflessioni sono scontate.

7 thoughts on “Olimpia Milano vs Virtus | Le Pagelle di RealOlimpiaMilano

  1. Delaney bocciato certamente. Non credo si riprenderà. Datome preoccupante. Melli ha anche giocato le Olimpiadi: diamogli tempo. Mitoglou mi ha deluso: era una gara fisica, lui doveva essercii.
    Preoccupanti gli scarsi minutaggi dei vari Ricci, Alviti, Biligha: stesso trend dello scorso anno. Speriamo sia stato un caso ma in queste tre gare han visto pochino il campo…..

    1. Beh in questi casi con una competizione da dentro o fuori ci possono anche stare gli scarsi minutaggi degli italiani. Se sarà cambiato qualcosa a livello di gestione lo vedremo da sabato quando finalmente inizierà la LBA..

  2. Ci vuole il coraggio di rinunciare a delaney. Per ora buono per Lba. Insieme a Datome.
    Mitoglou da tutelare con denti, speriamo che non finisca nel tritacarne di Messina.
    Preferivo perdere con Ricci ed Alviti in campo

  3. Chacho coi nervi è riuscito a portare a casa la prestazione, troppi palloni in mano a Shields ne pregiudicano l’efficacia, opaco Hines, delusione Mito che non sembrava stare sul pezzo- Virtus che ha banchettato nel nostro pitturato- buone sensazioni da Hall- cattive sensazioni da Datome, Delaney- attacco mal calibrato…..aspettiamo, ovviamente è presto, sono solo prime sensazioni

  4. Manca sempre il centro perché Hines nom può giocare titolare tutta la stagione … idem perché partirecon Datome? Dal mio punto di vista Hines Datome e Il Cacho dovrebbero essere il cuore della seconda unit e questo si metterebbe in difficoltà la seconda unit avversaria … poi se Delaney lascia passare 10 secondi palleggiando senza iniziare nulla di nulla … boh … è studiata? È uno schema? … il nostro gioco sarà 1vs1 negli ultimi 10 secondi? … possibile che non riusciamo a liberare il tiratore? Che la palla non giri veloce? Che non si riesca a giocare sul lato debole? Boh!

    1. Sicuramente sono cose su cui lavorare, come anche la scelta di tenere Shields da 2 (forse dovuta all’abbondanza di italiani nello spot 3 e 4).
      Shavon così gioca troppo palla in mano e non ottiene i vantaggi che giocano 3 aveva, legati soprattutto a spaziature e scarichi e al fatto che contro i 3 alternava il gioco fisico a quello in velocità trovando il missmatch ora con uno ora con l’altro. Contro i 2 avversari in velocità non ha tutto questo vantaggio e spalle a canestro non è ancora un Micov, che banchetta a suo piacimento.

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