Ettore Messina commenta così il successo in gara-3 a Trento che vale l’accesso alle semifinali scudetto:
«Sono molto contento, perché questa serie ci opponeva una squadra che stava attraversando un ottimo momento di forma e che atleticamente ci ha messo in grande difficoltà, soprattutto con la sua aggressività sui nostri esterni. E’ stata una serie molto fisica in cui è stato fondamentale l’alto livello che ha espresso Riccardo Moraschini in tutte le partite e ancora di più dopo l’infortunio che ci ha privato di Shavon Shields».
«Anche Michael Roll è stato un grande esempio di professionalità perché si è fatto trovare pronto e ha risposto anche lui nel modo giusto. Adesso abbiamo qualche giorno per preparare le prime due partite della semifinale, vedremo con chi dovremo giocare».
Complicata questa gara 3, ce lo si poteva aspettare, in parte per la “garra” dei trentini (ben tollerata dalla terna), in parte per alcune nostre letture poco felici soprattutto in attacco. Dopo il pareggio due giocate difensive di Hines e il solito Chacho mettono la parola fine. Un grazie al Morasca che ci tiene vivi con grandi giocate, dimostrando di poterci stare a livello mentale e fisico in una serie PO. Leday stasera un po’ svagato, non al suo massimo. Brooks e Datome evanescenti. Siamo in semifinale ed attendiamo la superstite della guerra Venezia/Sassari
Questa gara 3 l’ho vista a tratti, mi è parso di capire che di molto si stesse a baloccare in campo, con qualche strappetto al momento giusto. Mi fa molto piacere per Moraschini, dopo un anno problematico con il Covid, che ti lascia conseguenze difficili da smaltire anche sul lungo periodo. Grazie alla “mia” Trento ( sono della Valsugana da parte materna) ma la differenza era troppa, e questa squadra è diversi livelli più in basso di alcune versioni precedenti, come d’altronde tutto il campionato.