Olimpia, Gara 5 is coming | Le sfide individuali dei 12 di Ettore Messina

I 12 di Messina chiamati alla grande sfida di martedì al Mediolanum Forum. Cosa hanno dato, e soprattutto cosa devono dare nell’ultimo atto

Sergio Rodriguez

Cosa ha dato

10 punti di media in 18’, con il 55.6% da 2 e il 42.1% da 3. Numeri importanti, abbattutisi nella pessima gara-4, ma anche segnati dai 2 assist a partita. A Milano è mancato il gioco di squadra in attacco, è mancata la manovra, e anche il Chacho, alzando il ritmo in fase di possesso, non è riuscito a risolvere il problema.

Cosa deve dare

Leadership a parte, che non è ovviamente cosa da poco, il Chacho è colui che porta le gare in fase di fibrillazione. Spacca il ritmo, spacca le difese, spacca anche le consuetudini in attacco dei compagni. Ma è giocatore che ha bisogno di p&r aggressivo dai lunghi, quel che sino ad oggi il Bayern ha letto con profitto. Resta il killer dei momenti chiave, colui che può produrre il parziale decisivo.

(6/13, scorri in fondo per cambiare pagina e proseguire nella lettura)

5 thoughts on “Olimpia, Gara 5 is coming | Le sfide individuali dei 12 di Ettore Messina

  1. Martedì i tedeschi saranno brutti, sporchi (nel gioco) e cattivi. Dobbiamo essere più cattivi di loro

  2. Serve una prova da Olimpia, di quelle viste contro il Real, l’Efes, lo stesso Bayern nel ritorno della RS.
    Serve Gioco di squadra che permetta di aprire il campo e prendere buoni tiri. Ma soprattutto serve difendere alla morte, picchiare come fabbri, buttarsi a capofitto nella “rissa”. Abbiamo queste qualità?

    1. Ecco, il tema è proprio quello: i buoni tiri. Questo è il motivo che non mi rende ottimista: nelle ultime partite una squadra ha preso mediamente buoni tiri ed è il Bayern e se ci limitiamo all’ultima partita i tedeschi hanno sbagliato di squadra e in particolare con Baldwin lV tanti buoni tiri da 3. Per contro dal nostro attacco arrivano tante forzature e pochi tiri ben costruiti “puliti”

  3. Ho sempre frequentato maggiormente, da giocatore (scarso), da allenatore e da tifoso, il mondo del calcio e solo quest’anno mi ritrovo molto più preso da questa cavalcata dell’Olimpia che non dalle vicende calcistiche. Merito di Messina, che apprezzo sia come coach, sia come persona. E merito anche di ROM che ormai leggo quasi quotidianamente da mesi. Mi piacciono da matti i valori dimostrati dai nostri giocatori durante l’anno (mai una lamentela, mai sopra le righe, sempre disposti ad accettare le decisioni del coach e ad anteporre il gruppo a se stessi) che hanno contribuito non poco ad avvicinarmi di più al basket, ad avere la pelle d’oca per le vittorie e a soffrire come un cane quando le cose non girano nel verso giusto.
    Mi rode ancora il finale dell’altra sera, ma credo che per come sono andate le 4 partite finora sia giusto che la serie si concluda alla quinta. Primo e quarto match non troppo diversi a parti invertite; tutto sommato simili anche secondo e terzo. Ho la sensazione che qualcuno ritenga che si debba vincere solo perché ci chiamiamo Olimpia, con una storia, tutt’altro che recente, e loro Bayern, senza palmares; lo sport non funziona così, non si vince col nome.
    Non so valutare in termini assoluti, ma guardando questa serie il reparto dei lunghi del Bayern (i quattro più utilizzati, Reynolds, Gist, Zipser e Johnson) mi sembra abbia reso più del nostro (Hines, Tarc, Evans, Brooks), soprattutto in attacco. Beh, se includiamo Zach il divario diminuisce un po’. Questa difficoltà sotto canestro è andata a pareggiare la maggiore profondità nostra sugli esterni (complici i loro infortunati), anche se Lucic e Seeley ci hanno fatto dannare. In generale, noi un po’ più di talento e loro un po’ più di fisicità. Siamo lì. Giusto fare la quinta.
    Secondo me non siamo stanchi; si può parlare di stanchezza se perdi male consecutivamente 4-5 partite, non certo se perdi per l’ultimo minuto di gara; lì contano i dettagli, la fortuna, la classe, anche gli arbitri che comunque fanno parte del gioco. E non credo nemmeno al discorso dell’inerzia, i nostri sono abbastanza solidi da resettare e ripartire da zero.
    In gara 4 comunque secondo me abbiamo dimostrato di essere leggermente superiori, abbiamo limitato Baldwin e Lucic, migliorato le percentuali al tiro e anche i rimbalzi. Ancora qualche aggiustamento, Delaney che (adesso che sa di aver ritrovato l’elasticità e la pericolosità in attacco) rinuncia a qualche 1 vs 1 e torna a far girare la squadra come già altre volte prima dell’infortunio, Chacho, Hines e Datome che si riavvicinino ai loro standard, soprattutto la determinazione feroce ma controllata che dovranno trasmettere i più esperti… e possiamo vincere. A martedì Bayern Monaco, vi aspettiamo!!!

  4. Potremmo essere fisici anche noi. Il problema è che solitamente a noi fischiano fallo anche se soffiamo troppo forte verso l’avversario.
    Ai loro giocatori, un fallo viene mediamente fischiato al terzo contatto che provocano.
    E difficile difendere fisicamente con queste premesse.

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