E’ il grande giorno di Malcolm Delaney. Il giocatore è stato presentato nel pomeriggio all’Armani/Hotel. Ecco la trascrizione completa delle sue parole e di quelle del GM Christos Stavropoulos.
Christos Stavropoulos su Leday
«Questo pomeriggio non sarà con noi Zach LeDay, che doveva essere presentato. Non sono ancora arrivati i risultati degli esami, quindi lo presenteremo più avanti nel rispetto delle procedure. Non avverrò la prossima settimana, per motivi logistici del club».
Malcolm Delaney
«Sono molto felice di essere qui. Sin dalle prime conversazioni con Ettore Messina ho capito che questo era il posto in cui volevo venire. Il mio obiettivo è vincere l’EuroLeague. Volevo un club e un allenatore che mi permettessero di essere me stesso e di guidare la squadra».
Malcolm Delaney e la prossima stagione
«Sin dalle prime conversazioni con Messina mi è stato chiesto di essere me stesso. A Barcellona sono arrivato a stagione in corso: volevo essere me stesso, ma anche non andare sopra le indicazioni del coach. Sarò aggressivo, ma non per questo vorrò segnare a tutti i costi, cercherò di accordami al meglio con i compagni, come a Krasnodar»
Malcolm Delaney e l’Nba
«Quando ho lasciato la Cina il mio unico obiettivo era l’Nba. Mi mancano 40 gare per la pensione Nba, è un aspetto molto importante: la scorsa estate ho quindi cercato un contratto, ho fatto il mini camp con Knicks e Golden State, ma loro hanno i loro tempi, e ho accettato il Barcellona. Ora c’è Milano, con i due anni di contratto, e penso solo a questo. Non all’Nba».
Malcolm Delaney e l’esperienza con Kuban
«Bartzokas mi voleva già all’Olympiacos. A Kuban mi dissero che non potevano pagarmi, e io ero pronto per la Cina. Il coach mi chiamò, mi chiese tre ore per parlare con il presidente. E’ una persona speciale, che ha rispetto per i giocatori: questo rese quella squadra speciale».
Malcolm Delaney e il suo posto in Olimpia Milano
«Nella nostra seconda conversazione con Messina il coach mi spiegò che il Chacho mi voleva a Milano. Io posso giocare in qualsiasi posizione, con tutti, da play, da guardia, da realizzatore, da regista. Giocare con un vincente come Rodriguez, che sa passare la palla come Rodriguez, apre possibilità illimitate».
Malcolm Delaney e i Social Network
«Il 99% di quello che scrivo è sarcastico. Mi piace dialogare con i tifosi, che si perda o si vinca. Non è che in caso di sconfitta, io sparisca. Non sopporto solo le offese, e in questo caso blocco. Sono solo, non ho famiglia e figli, è il mio modo di comunicare. Di certo non farò mai pubblicità negativa a me stesso».
Malcolm Delaney e l’EuroLeague
«Qui abbiamo giocatori che sanno cosa serve per vincere. Se questo significa fare un passo indietro, lo farò. Ma sia a Kuban, dove non erano previste le Final Four, che a Barcellona, so cosa serve per vincere anche io».
Malcolm Delaney su Kyle Hines
«Quando coach Messina mi parlò della possibilità di avere Kyle Hines fu entusiasmante, giocare con lui è una delle motivazioni per cui sono qui. Tutti conoscono bene il suo impatto, io per primo, che ci ho giocato contro spesso. E’ un giocatore di squadra, senza egoismi, che conosce quel che serve per vincere».
Il più forte in uno contro uno tra Delaney, Larkin, James e Wilbekin
«Io. Quando ho palla in mano e libertà di movimento, sono la più forte guardia in Europa. Larkin lo conosco, James è un mio amico, Wilbekin è molto forte, ma io sono il migliore».
Christos Stavropoulos e i Social Network
«Abbiamo un regolamento interno che comprende tutto, anche i Social Media. Ma la cosa importante è fidarsi dei tesserati, e nel caso di Malcolm è uno che rispetta i tifosi, il club. Nessun problema».
Delaney è un giocatore che mi piace tantissimo e speriamo che riesca a trasmettere in campo le sensazioni che ho su di lui..è un giocatore che ci garantisce estro fantasia e imprevedibilità..per quanto riguarda i social non vedo dove è il problema perché per me qualsiasi atleta può fare quello che vuole fuori dal campo ..l’importante è che dia sempre il suo meglio in campo con impegno e dedizione alla nostra causa perché per me conta solo il giudizio del campo tutto il resto è aria fritta