Buongiorno Olimpia | Petrucci vuole che sia Armani a pagare gli italiani. Degli altri

Buongiorno Olimpia, la rubrica quotidiana di cui non si sentiva il bisogno che ci accompagnerà ogni mattina al risveglio in questa fase pre-estiva.

Buongiorno Olimpia, la rubrica quotidiana di cui non si sentiva il bisogno che ci accompagnerà ogni mattina al risveglio in questa fase pre-estiva.

Si può cambiare qualcosa sul sistema d’impiego e parlare anche di squadre con meno italiani, compensate da altre che ne avranno di più. A patto che la quota complessiva resti inalterata, perlomeno

Gianni Petrucci

Il pensiero vola a un paio d’anni fa, quando la Legabasket valutava di abbattere i limiti degli stranieri nel massimo campionato dietro pagamento di una luxury tax.

Si partirebbe dall’attuale base del 5+5, e per poi pagare per gli stranieri in più, con importi a crescere. 100mila euro per schierare il sesto straniero, 120mila per il settimo, 150mila per l’ottavo. Gli importi incassati dalla FIP andrebbero ad aumentare il montepremi del premio italiani, che l’anno scorso era di 850mila euro complessivi, che sono stati distribuiti in vari premi a seconda di minutaggio complessivo dei giocatori italiani, minutaggio degli under 25 e risultati giovanili

Questo uno stralcio di quella soluzione. Allora Gianni Petrucci rispose con una risata, ma qui il problema non è la coerenza (valore sopravvalutato dalla notte dei tempi), quanto una lucida lettura del momento.

Il movimento basket, parole di Umberto Gandini, va verso una perdita da 40 milioni di euro, da incrementare con l’avvio della prossima stagione a porte chiuse. Il concetto dei “panda” che tanto fa infuriare Gianmarco Pozzecco alza i costi (i giocatori obbligatori, per definizione, possono aumentare le richieste), ma se a sostenerli è chi ha risorse superiori, allora il concetto cambia.

Chiedete più stranieri? Bene, pagate gli italiani degli altri. Questo pare il concetto di Gianni Petrucci, che si ritroverebbe d’incanto un campionato davvero probante per il nostro prodotto interno lordo. 

In questa ottica, allora sì, Gianni Petrucci vuole che siano Giorgio Armani e Massimo Zanetti a pagare gli italiani. Degli altri.

  • Olimpia Milano post Bayern | A Istanbul non per crederci, ma per dimostrare

    Olimpia Milano post Bayern. Il mondo biancorosso improvvisamente “ci crede”, ma quel che conta è il presente, è il passo di crescita. Le speranze playoff, inutile girarci intorno, sono meno di un lumicino. Milano deve vincere altre quattro gare, nel frattempo Zalgiris e Baskonia devono produrre un record 2-2. Impossibile, o quasi.

    Ma a Istanbul andrà in scena una battaglia. Perché la speranza non lascia mai il cuore di chi lotta, e vincente è chi si arrende solo all’inevitabile. E allora testa nuovamente al match con il Bayern, un’autentica mattanza di un gruppo, quello tedesco, probabilmente anche preoccupato dalle condizioni di Ognjen Jaramaz, ricoverato in ospedale per un’appendicite.

    Il +25 di inizio gara è una grande dimostrazione di forza, coesione, gioco d’insieme. Poi alla fine la vince Shabazz Napier, come accaduto spesso nelle ultime uscite biancorosse, ma di questi tempi le forze vanno gestite, e certi cali repentini, soprattutto di fronte al martellamento del tiratore Obst, sono naturali.

    Della notte del Forum resta quindi l’ennesima grande prestazione di Stefano Tonut, coraggioso palla in mano, pericoloso in transizione, pericolosissimo al tiro, presente in difesa. Un italiano di qualità, che sta confermando quello che tutti pensavano da anni, ovvero il suo potenziale da EuroLeague.

    Peccato sia arrivato tardi a Milano ma, appunto, ora è tempo solo di pensare al presente. E come non citare i 15’ di Shavon Shields? 2/5 al tiro, i primi due vincenti, e costante ricerca di un nuovo coraggio in attacco al ferro dopo i tanti, troppi acciacchi delle ultime due stagioni.

    Altra ottima notizia è la seconda buona prestazione in fila di Tlc, parso spaesato nell’ultimo mese: 14 punti per lui, 5/8 al tiro, sempre aggressivo in difesa. In tutto questo, anche Deshaun Thomas trova il suo posto, il suo spazio, il suo contributo. E intanto Messina gestisce Melli, 16’, Hines, 15’, Baron, 15’.

    L’Olimpia Milano continua a crescere, i sorrisi di Ettore Messina paiono quelli del pericolo scampato. Ma la notte di Istanbul ha un valore differente: è il test definitivo, a prescindere dal risultato finale. Olimpia, se ci sei, è il tempo di dimostrarlo.

  • Olimpia Milano-Bayern Monaco: massima attenzione a Lucic

    L’Olimpia Milano torna in campo questa sera, 24 marzo, alle ore 21.00 per affrontare il Bayern Monaco di Vladimir Lucic nel trentesimo turno di Eurolega. Si tratta di una sfida che evoca piacevoli ricordi al popolo meneghino, visto che nel 2021 proprio contro i bavaresi l’Olimpia conquistò il pass per le final four. Nel Bayern Monaco sarà ovviamente presente Vladimir Lucic, giocatore di primissimo livello europeo, che risulta spesso essere difficilmente contrastabile dall’Olimpia Milano, anche se non sta vivendo una stagione particolarmente esaltante. Il giocatore serbo infatti riesce ad abbinare qualità fisiche e qualità tecniche, avendo così un repertorio offensivo vastissimo. Nel match di stasera, dunque, si dovrà fare particolare attenzione al leader del club tedesco.

    Olimpia Milano, contro il Bayern Monaco è Lucic il pericolo numero uno

    Nonostante una stagione difficile per il giocatore serbo, Lucic resta il pericolo numero uno per la squadra milanese, anche per via dell’assenza di Augustine Rubit. Infatti le statistiche fatte registrare in questa stagione dal giocatore serbo sono 9.5 punti e 2.7 rimbalzi a partita, numeri che non rispecchiano però la caratura di questo giocatore. L’ala del Bayern Monaco è in grado di far male al tiro da tre punti, ma anche di giocare in avvicinamento al ferro sfruttando la sua altezza (204 centimetri) e le sue braccia lunghissime.

    Storicamente, l’accoppiamento con il Bayern Monaco e Lucic in particolare ha creato non pochi grattacapi alla squadra milanese. Infatti i tedeschi sono squadra molto ostica e difficile da mandare KO, mentre il tedesco per corporatura e qualità tecniche ha rappresentato una tipologia di giocatore non contrastabile dai meneghini. C’è però da segnalare che Luwawu-Cabarrot, che per la prima volta sfiderà il Bayern Monaco, potrebbe essere un buon difensore sul giocatore serbo. Infatti il francese dell’Olimpia Milano è un buonissimo difensore sulla palla e, fisicamente, può tenere testa all’ala serba, essendo anche lui sopra i 2.00 metri di altezza.

    Sarà importante giocare sulle insicurezze di Lucic, visto che vivendo una stagione complessa potrebbe avere qualche punto debole anche a livello psicologico. Infatti il giocatore serbo è andato in doppia cifra per punti segnati soltanto quattro volte in questa regular season di Eurolega, complice anche un lungo infortunio che lo ha tenuto fuori dal campo per tantissimo tempo. Nella penultima partita disputata (che per lui è il ventiseiesimo turno), Lucic ha fatto registrare 20 punti, suo massimo in stagione, nel match contro la Stella Rossa. Con ogni probabilità il giocatore serbo non sarà al top della forma, viste le tante partite saltate per infortunio in questa stagione (appena 12 presenze in questa stagione di Eurolega); di conseguenza, l’Olimpia Milano dovrà cercare di metterlo sotto pressione, attaccandolo nella sua metà campo e difendendo aggressivamente su di lui.

  • Dan Peterson: Con Napier da inizio stagione l’Olimpia sarebbe prima in EuroLeague

    La Gazzetta dello Sport titola a pagina 34: «Napier. Sette vittorie in otto partite. E l’Olimpia con lui vola».

    L’articolo è a firma Dan Peterson che scrive nella sua lunga analisi: «Sull’onda della bella vittoria di Istanbul, e S con Shavon Shields in più, stasera Milano torna in campo nel suo Forum per affrontare il Bayern Monaco (ore 21; tv Sky Sport Uno) e continuare la rincorsa alla zona playoff. Un obiettivo che da quando c’è Napier in regia è tornato d’attualità soprattutto tra i tifosi milanesi. L’ho scritto l’altro ieri su queste pagine, e lo scrivo di nuovo: se l’Eurolega fosse stata iniziata con l’arrivo di Shabazz Napier a Milano, l’Olimpia sarebbe al primo posto nella classifica! Non lo dico come aria fritta. Ho i numeri alla mano. l’Olimpia ha il migliore record dell’Eurolega, 7-1, da quando Napier è entrato nel suo sistema. Poi, l’unica sconfitta è stata per quattro punti contro il Real».

  • Olimpia Milano, l’impossibile corsa playoff | Calendario e confronto differenza canestri

    Olimpia Milano, l’impossibile corsa playoff. Cinque round al termine della stagione regolare, i biancorossi non sono ancora condannati dalla matematica.

    Obiettivo ottavo posto, ma lasciandosi alle spalle ad esempio Baskonia e Zalgiris, che hanno il vantaggio degli scontri diretti. Ecco il confronto del calendario di otto squadre in corsa per tre posti.

    SquadraRound#31Round#32Round#33Round#34
    6. Maccabi (17-13) vs Virtusvs Olimpia Milano@ Zalgiris
    vs Real Madrid
    7. Partizan (17-13)vs Barcellonavs Real Madrid@ Monacovs Panathinaikos
    8. Baskonia (15-15)vs Albavs Fenerbahcevs Asvel@ Olympiacos
    9. Zalgiris (15-15)vs Monacovs Valenciavs Maccabi@ Bayern
    10. Efes (14-16)vs Olimpia Milanovs Virtus@ Fenerbahcevs Monaco
    11. Olimpia Milano (14-16)@ Efes@ Maccabivs Barcellona@ Virtus
    12. Valencia (14-16)@ Stella Rossa@ Zalgirisvs Virtus@ Barcellona
    13. Virtus Bologna (13-17)@ Maccabi@ Efes@ Valenciavs Olimpia Milano

    Questa invece la mappa degli scontri diretti per la squadra di Ettore Messina.

  • Olimpia Milano-Bayern, 5 domande 5 | Occhio al trappolone Trinchieri. E a Lucic

    Venerdì 24 marzo, alle ore 21, Olimpia Milano ospita il Bayern Monaco al Mediolanum Forum d’Assago per il round 30 di EuroLeague. E’ tempo delle nostre 5 domande 5.

    Partiamo dalla classifica: si può sognare quindi?

    «Serve che qualcuno davanti rallenti in maniera decisa e decisiva. Ne parleremo. Per intenderci: l’Olimpia ha due vittorie in meno di Baskonia e Zalgiris, ma è come se fossero tre, perchè la differenza canestri negli scontri diretti è a favore loro. Quindi possiamo mettere nel mazzo anche il Maccabi, che ha 16 W. Ora serve che Milano vinca sempre, e queste incappino in cinque gare da incubo».

    Arriva il Bayern, da sempre un pessimo cliente.

    «Andrea Trinchieri con Milano dà sempre il meglio. La sua squadra è fuori dalla corsa playoff, e come l’Olimpia è stata molto sfortunata a livello fisico. E’ il classico trappolone: pensi alla vittoria di Istanbul, sei con la testa alle prossime difficili prove con Efes e Maccabi, e alla fine rischi con il Bayern. Non può e non deve accadere. Per quanto, come detto, le speranze siano al lumicino. Forse oltre».

    L’Olimpia Milano in che condizioni arriva al match di venerdì sera?

    «Psicologicamente molto bene. La realtà si vede in campo: la squadra gioca senza pressioni, produce, interpreta meglio degli avversari i finali di gara. L’opposto di qualche mese fa, l’opposto di quanto visto in Coppa Italia, l’opposto di quanto osservato purtroppo anche con Bologna. Prima di dare un giudizio definitivo, insomma, vogliamo vedere i biancorossi in un reale dentro-fuori con qualcosa da perdere. Venerdì sera può essere una di queste occasioni».

    Ma c’è anche l’aspetto fisico.

    «Qui siamo sempre come le foglie d’autunno sugli alberi, ma potrebbe rientrare Shavon Shields dopo la ricaduta con Brindisi. Il Bayern comunque sarà privo di Harris e Rubit, Hunter invece ha problemi alla schiena. Insomma, Trichieri rischia di arrivare nella sua città con una bella emergenza lunghi».

    Quali le chiavi del match?

    «Milano complessivamente in questa stagione ha prodotto 3 punti di media in meno, ma oggi ne vale una decina in più. In difesa resta invece un muro in casa, visto che Partizan e Olympiacos non sono andate oltre i 62 punti. Però parliamo di giocatori. Freddie Gillespie, centro, oggi vale più dei 4.4 punti di media che sta mandando a referto, e poi è tornato in condizione Vladimir Lucic. Accoppiamento che i biancorossi hanno sempre sofferto dannatamente».

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