Anadolu Efes vs Olimpia Milano, le pagelle | Finite le magie di Mike James, Nunnally diventa gregario silente

Le pagelle di Anadolu Efes-Olimpia Milano

James 4.5 – Scelte sbagliate nel terzo quarto, -14 di plus/minus, 17 punti con 7/21 al tiro. Nel momento culminante, gli è mancata la “solita” magia (bomba a fine primo tempo a parte). 

Micov 6.5 – Ancora una volta “uomo squadra” silenzioso, che da solo cerca la soluzione. 14 punti, 5 rimbalzi, 5 assist e 2 palle rubate per 21 di valutazione.

Tarczewski 5.5 – Avvio importante, ma dopo il secondo fallo esce di scena in difesa. 11 punti con 4 rimbalzi e 5/5 dal campo sono comunque dati di non poco conto.

Nedovic 7 – Prende per mano la squadra, risultando decisivo nel secondo quarto e non solo. La “crisi con James Nunnally non lo ferma, ma il quinto fallo elimina Milano. 16 punti con 5/8 al tiro. Ritrovato.

Kuzminskas 7 – 14 punti con il più alto plus/minus di squadra, +9. Nei momenti chiave, senza che nessuno se ne accorga, lui c’è. Ben più di altri.

Nunnally 5.5 – Le tensioni con la “componente” serba si avvertono in campo non nei numeri, quanto nel suo essere “ministro senza portafoglio”: 10 punti con 4/8 al tiro, ma anche -7 di plus/minus.

Brooks 5 – In difesa non può fare tutto da solo, vero, ma non fa neanche il suo: 7 punti, 2 rimbalzi, -16 di plus/minus. 

Jerrells 5 – Non gli entra un tiro, 0/5 al tiro, e tanti saluti. Solo 8’ in campo.

Omic 6 – A dispetto delle attese, fa il suo. 6 punti, 6 rimbalzi, e 0 di plus/minus in 14’.

Coach Pianigiani 5 – Lottare per i playoff era il suo obiettivo, conseguito. Ma alla lotta ci arriva senza forze, e non si capisce quando questa squadra possa ritenersi non «in difficoltà». Coerenza: aveva previsto il crollo. Incoerenza: da coach, anche nei 40’ di Istanbul non ha fatto nulla per invertire la tendenza. Obiettivo secondo scudetto in fila, poi chi di dovere farà i suoi conti.

4 thoughts on “Anadolu Efes vs Olimpia Milano, le pagelle | Finite le magie di Mike James, Nunnally diventa gregario silente

  1. Si chiude con l’ennesima delusione anche l’eurolega 18-19.
    Ci sarebbero mille temi da trattare ma mi limito a due amare considerazioni.

    1) Siamo la squadra più prevedibile di tutta l’eurolega

    Soffriamo il pick & roll centrale da illo tempore e non si vede uno straccio di soluzione (patiamo meno solo quando Brooks non marca un 4 tiratore e può rischiare qualche aiuto più profondo). Contro qualsiasi squadra siamo propensi ad accettare sistematici cambi difensivi sui blocchi che creano mismatches di facile lettura. Quando il centro aiuta non esiste rotazione consona per copertura a rimbalzo. In attacco attacchiamo il 90% dei casi dal palleggio con lato debole spettatore non pagante (salvo rare eccezioni).

    Fossimo nelle prime 5/6 partite sarebbe comprensibile ma quando gli altri ci hanno preso le misure è per me incredibile non aver pressoché mai individuato contromosse adeguate.
    Come hai scritto su twitter con questi difetti puoi vincere solo e solamente se la superiorità tecnica con gli avversari è netta (vedasi record imbarazzante con i top club europei).

    2) chimica di squadra

    A prescindere da possibili antipatie di spogliatoio (che mi pare di capire esistano … altrimenti non si spiegherebbe una reazione così scomposta di Pianigiani in sala stampa) l’ingresso di Nunnally ha peggiorato gli equilibri di squadra.
    Bertans era l’unico esterno che giocava senza palla, si integrava molto bene con i tre tenori ed era capace di incidere a prescindere dal minutaggio.
    Nunnally sta giocando in maniera molto diversa (lontanissimo parente del Nunnally del Fener) ed è un altro esterno che vuole attaccare dal palleggio; essendo la palla sempre una a questo punto trovare la giusta distribuzione dei possessi è un’impresa.

    Molto preoccupante che in gare vita/morte non si sia vista la garra difensiva di una squadra coesa e convinta di raggiungere insieme un obiettivo (centellinati anche i “cinque” tra giocatori dopo i canestri…)
    Altrettanto preoccupante che in sostanza dopo Madrid James abbia deposto le armi assumendo un atteggiamento agonisticamente sotto tono.
    Preoccupantissimo che la squadra dopo i (mooooolto tardivi) time out non denoti mai un cambio di passo.

    Purtroppo (toccando ferro) ci sono diversi presagi nefasti del classico secondo anno senza scudetto .. preludio di ennesima rivoluzione ed ennesimo progetto.

    Spero vivamente di sbagliarrmi

  2. Dal punto di vista tecnico, la passività difensiva è stata la condanna nella stagione di Eurolega. Tranne qualche solitario tentativo di Micov (probabilmente dettato dall’esperienza) non abbiamo mai difeso sulle linee di passaggio, abbiamo sempre fatto cambi sistematici anche a 10 metri dal canestro e soprattutto non abbiamo quasi mai forzato qualche situazione nel corso delle partite, diventando tremendamente “leggibili”.
    I singoli episodi decisivi sono stati la disfatta interna contro Gran Canaria e la difesa folle contro Calathes a Desio.
    Offensivamente stagione più che buona.
    Ultimo punto il minutaggio. Abbiamo sovrautilizzato James e Micov in campionato, togliendo energie a loro e fiducia agli italiani, mai così marginali in una stagione di EL.
    L’anno prossimo con il passaggio a 18 squadre di campionato e Eurolega ci sarà da ridere

  3. La squadra era costruita per fare bene e la fortuna (leggere infortuni) non ci ha aiutato. Restano tuttavia evidenti i limiti dello staff tecnico che, soprattutto per la difesa, non ha saputo creare un sistema valido di squadra e nemmeno cambiarlo/adattarlo nel corso della stagione. Diamo al coach i meriti di averci restituito un po’ di credibilita’ europea ma guardiamo serenamente ai suoi palesi limiti che, a mio modesto parere,  non ci permetteranno di crescere ancora.
    Quello che mi lascia amareggiato ed un po’ preoccupato e’ l’equilibrio dello spogliatoio. La dentro sono in tanti e le colpe non possono certo addossarsi ad un unico soggetto (coach) ma credo spetti proprio a questo soggetto creare il “gruppo”. Se qualcosa si e’ rotto certo il coach non puo’ essere esente da colpe.
    Ora c’e’ uno scudetto che dovremo cercare di vincere e che sembra oggi meno scontato di un mese fa. A livello tecnico e di talento non c’e’ confronto con nessuno. Vediamo se in questi prossimi trenta giorni il gruppo riuscira’ a “fare quadrato”, recuperare le energie fisiche e mentali, re-inserire AdV, Cinciarini e Burns per affrontare i play off in maniera decente.

  4. ciao a tutti
    il rammarico per non essere entrati nei PO è tanto ma parlare di ennesima delusione mi sembra troppo. Vi ricordo, che l’anno scorso siamo arrivati penultimi e ditemi la verità ad inizio anno pensavate veramente che la squadra avesse fino all’ultima giornata chance per entrare nei PO? io no.
    in queste 30 partite di errori ne abbiamo fatti tanti (Bayern e Gran Canaria in casa) ma abbiamo avuto anche colpi di fortuna (efes e khimki sempre in casa).
    Ora rimbocchiamoci le maniche e sotto con il campionato

    Alessandro

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