Dopo tre ko in fila, l’Olimpia Milano si riaffaccia all’EuroLeague forte del derby d’allenamento con la Pallacanestro Cantù. Dopo la sessione di mercoledì mattina, la squadra è partita per Istanbul in charter, lasciando a casa un Nemanja Nedovic sempre più prossimo al ritorno in campo. Il serbo ha infatti sostenuto l’intero allenamento al seguito dei compagni.
Negli scontri diretti, l’AX Armani Exchange non vince dal 28 marzo 2014, quando l’armata di Banchi mandò su tutte le furie Obradovic eliminando i turchi dalle top16, e staccando di fatto il biglietto per i playoff. Da allora, otto sconfitte su otto gare, con uno scarto medio di 10 punti.
Simone Pianigiani parla di identità, di volontà, di cinismo. L’avversario ha grande fisicità, e raddoppierà spesso con gli show dei lunghi su Mike James, pressando come Barcellona e Gran Canaria il p&r milanese sin dal primo momento di possesso. Il Fenerbahce ha peraltro sperimentato anche a tratti il quintetto potente con l’ex Nicolò Melli da “3” (stagione al momento non eclatante a livello di numeri, 7.4 punti per 3.9 rimbalzi), e ha giocatori di difficile accoppiamento difensivo per l’Olimpia, coma Nikola Kalinic e Gigi Datome.
La sfida del giorno, ovviamente, sarà tra Jan Vesely e Arturas Gudaitis, ovvero i due migliori centri di EuroLeague sino ad ora, visto il secondo e terzo posto nella classifica di valutazione.
Fenerbahce, per cui parla il record in stagione. 20 gare ufficiali, una sola sconfitta. Contro l’Anadolu Efes in EuroLeague (in TBL è 9-0), squadra che ha sconfitto i gialloblù anche in Supercoppa per 62-65 lo scorso 3 ottobre. E in EuroLeague il cammino è al momento fatto di nove successi in fila.
Importante per chi è vicecampione d’Europa, straordinario per chi ha comunque perso un elemento da quintetto come Tyler Ennis: è il cammino della squadra di Zeljko Obradovic. Sodalizio senza leader riconosciuti in campo, con 12 elementi sopra i 10’ di media di utilizzo, e con un Jan Vesely che viaggia a 14 punti e 5 rimbalzi di media.
Primo marcatore di squadra, dove Luigi Datome è terzo con 10.1. Ago della bilancia in fase di possesso, oggi come oggi, Kostas Sloukas (12.1 punti per 5 assist), anche se è degno di nota il «colpo di coda» di Bobby Dixon (al secolo Ali Muhammed) che in prossimità dei 36 anni garantisce 16’ di utilizzo.
«L’Olimpia è un bel team che gioca un basket molto specifico» la lettura di Zeljko Obradovic, mai particolarmente ricco di parole d’analisi, anche se è viva la tensione con il pubblico, poco caldo negli ultimi mesi nonostante i risultati della squadra. Da valutare le condizioni del lungo Ahmet Duverioglu, a rischio, mentre rientrano dopo un turno di stop in campionato Kostas Sloukas, Nikola Kalinic e Marko Guduric (decisivo in almeno tre delle ultime quattro vittorie di squadra).
Gara impossibile, introdotta dalla solita litania lamentosa del coach ( ci manca Nedovic!! – come se gli altri fossero sempre al completo). Piu’ che un risultato positivo da stasera mi aspetterei qualche progresso nel gioco, specie in attacco contro il pressing. Intrigante il duello dei centri. Buona partita a tutti.