Momento complesso in casa Olimpia Milano, nel giorno del cruciale confronto con il Monaco. E si continua a parlare anche di mercato.
L’opzione resta accesa infatti da inizio stagione. E i problemi si sommano. Kevin Pangos non riesce a prendere la squadra per mano, Maodo Lo necessita di un periodo di ambientamento per un ruolo di backup più che di titolare, e Devon Hall non garantisce l’equilibrio sperato nel reparto esterni.
In attesa di Billy Baron, che rimane più che altro una soluzione offensiva (dove può fungere da portatore secondario oltre che da meraviglioso tiratore), Stefano Tonut ha garantito un buon apporto (il migliore tra i reduci di Manila), ma da solo il triestino non può essere la panacea di ogni male in EuroLeague.
Come detto, manca equilibrio. Oggi l’Olimpia Milano sembra pagare l’assenza di una terza punta offensiva che abbia anche un corpo da spendere in fase difensiva aumentando di fatto le soluzioni sul perimetro e acquietando le contraddizioni.
Il club resta attivo sul mercato, ma sino ad oggi i vari profili monitorati non hanno trasformato l’attenzione in azione. Perchè l’attenzione c’è, e per alcune settimane i nomi di Kendrick Nunn e Carlik Jones hanno tenuto banco.
Ma il primo ha firmato un contratto milionario al Panathinaikos, il secondo è volato in Cina senza che il front office biancorosso affondasse il colpo.
Dunque, l’attività di monitoraggio prosegue. Dalla Grecia fonti vicine al Panathinaikos riferiscono a ROM di un sondaggio su Will Barton, a lungo obiettivo “green”. Al momento, il nome non ci è stato confermato da altre fonti.
Classe 1991 di Baltimora, 80 milioni di dollari guadagnati in carriera tra Portland, Denver (8 stagioni), Washington e Toronto, Barton è oggi free-agent. Guardia di 198 centimetri, che in Europa può agire anche da ala piccola, è sicuramente un nome pesantissimo per una trattativa complessa.
L’Olympiacos, altra squadra sul mercato, sta invece valutando Terence Davis II, elemento che può agire anche da play e che ha chiuso il suo biennio con i Sacramento Kings. Play è invece Edmond Sumner, appena liberato dagli Hornets.
Ultimo profilo che gira in queste ore è quello di Austin Rivers.
Ovviamente, restiamo connessi.
Aggiornamento – Ore 11.51
Classe 1992, prodotto di Duke, ha una lunga carriera NBA alle spalle tra Hornets, Pelicans, Clippers, Wizards, Rockets, Knicks, Nuggets e T-Wolves. Ha un massimo in carriera di 41 punti, può giocare da guardia ma anche da play in Europa. E’ libero da tempo. Anche questo è un rumors che ci arriva dall’estero, al momento senza sostanziali conferme, visto che il giocatore collabora anche con ESPN.
Tra Barton e Rivers sicuramente mi stuzzica piĂą il primo, se guardiamo invece alle esigenze della squadra meglio il figlio di Doc… Comunque due giocatori che in NBA non sono di certo state comparsate, sicuramente da valutare la loro integritĂ fisica
barton non mi pare un paly, rivers nel 23 ha numeri risibili, meglio cercare play che giocano in europa, magari meno talentuosi ma meglio messi a livello fisico, anche nel campionato messicano ci sono ottimi giocatori.
Barton è un 2/3, per quello come preferenza ti direi Rivers, a patto che fisicamente sia integro, con Napier in fondo si era fatta la stessa valutazione. In Europa chi prendi? Devi pagare un cospicuo buyout e oltretutto a formazioni da Eurocup di seconda fascia, perché di Eurolega dubito lascino partire il propri giocatori per rinforzare le dirette avversarie.
Nel campionato messicano onestamente eviterei, tutt’al piĂą in G-League…
Allora Barton è il profilo ideale del tuo pastore che è number one nel snaturare i ruoli ai giocatori…