Olimpia Milano post Reggiana, un gradevole sorriso dopo giorni desolanti. I biancorossi tornano al successo, giocando per 5′ la miglior pallacanestro della stagione.
Accade tra il minuto 2’ del secondo quarto e il minuto 6’, con un parziale di 17-0 che stronca l’avversario dal 13-23 al 30-23. Prima firma del tutto Stefano Tonut, che converte in transizioni due recuperi. Ma anche Melli alla Nowitzki e due assist degni di nota di Pangos, uno per Mirotic e un altro per Kamagate.
Con l’azzurro. il canadese è l’altro nota positiva del match: 12 punti con 5/9 dal campo e 4 assist con momenti di totale onnipotenza. Ettore Messina magari non va in delirio, ma assiste alla giornata di buona vena del suo play alla vigilia di una settimana molto dura. Da segnalare come questo avvenga contro Weber, un ottimo difensore.
Sui punti di svolta del match poco da dire. 10 palle perse nel primo quarto, quello del 9-13, 6 nel resto del match. Poythress che arriva all’intervallo con 0 punti e chiude a 15 con 5/5 dal campo. Facendo girare palla cercando miss-match, valutando la profondità, la gara non va neanche in scena a questi livelli.
Terza partita mediocre per Shavon Shields, 8 punti con 1/7 dal campo, Nikola Mirotic torna a lavorare in silenzio, 12 punti con 4/8 dal campo, 4 rimbalzi e 2 assist. Qui la coabitazione è da creare.
Ma la buona notizia resta soprattutto Kevin Pangos. Il play designato trova un paio di assist, il primo anche fortuito, che lo sbloccano, quindi si prende responsabilità in penetrazione e al tiro. Basta poco per svoltare, si chiama testa. Ma arriveranno test più probanti prima di dire che c’è speranza.
Non è che ieri era scarso e oggi è un fenomeno, eh. Vediamo col tempo. Servivano i due punti, sono arrivati, anche bene, direi.
Vediamo ora in EL cosa riusciamo a combinare.
Lieto di aver visto in campo tanto Tonut (che in lba vale come tanti stranieri schierati dagli avversari) ed anche lo spazio a Kamagate.
@U.Fo. = Per il minutaggio e scelta di lasciare in campo Kamagate, faccio i complimenti a Messina.
Messina ha fatto quello che un allenatore di seconda divisione farebbe senza pensarci troppo.