Luca Banchi ha commentato così vittoria in semifinale di Supercoppa contro l’Olimpia: “Una partita solida e seria, a dispetto dal fatto che queste squadre non sono pronte, con pochi allenamenti. Sul campo si è vista la difficoltà ad avere continuità. Il livello di fisicità ed intensità era però alto. Noi siamo stati competitivi ed era la cosa che mi premeva di più. Spero di avere anche una qualità di gioco adeguata nel futuro, ma da qui si può partire”.
L’analisi del match: “Abbiamo giocato contro una squadra con un sistema rodato. Mirotic è un booster e giocare contro di loro è davvero difficile, ancor di più quando Shields si esprime a questi livelli. Devo fare un plauso alla squadra che ha sempre trovato le risorse. Un buon atteggiamento. Mi ero lamentato delle palle perse nel primo tempo, mentre nel secondo tempo abbiamo controllato i possessi e cercato di trovare tiratori aperti e lottato a rimbalzo. E la nostra partita ha preso un’altra direzione. Mi porto a casa la capacità e la volontà della squadra, che doveva rispondere a tanti volti di Milano, che può cambiare anche in base agli stranieri utilizzati”.
La pressione su Pangos: “L’Olimpia porta palla anche con i lunghi a prescindere dalla pressione. Loro lo fanno in modo efficace. Certamente l’assenza di Flaccadori può aver contribuito ad esporre Pangos ad essere il giocatore centrale. Però Shields ha dimostrato chi è il playmaker occulto di questa squadra. Noi abbiamo cercato di spalmare la pressione su tutti e cinque i giocatori in campo. Abbiamo cercato un’aggressività almeno pari a quella di Milano, che fa di questo il marchio di fabbrica”.
Verso la finale: “Comunque è una partita che lascia il tempo che trova, siamo a settembre. Ora vediamo se riusciamo a recuperare le energie per domani, dobbiamo fare molta attenzione, in questo periodo della stagione. Vedremo cosa sapremo opporre a due squadre che mi hanno detto essere già ad alto livello”.
Addurre a meriti propri ci sta e sono anche meritati, ma dire che Milano ha un gioco rodato sa di esaltazione oltremodo fuori luogo. Bravi ma calmati