Dopo la sconfitta con l’Olympiacos, Mike James, stella della AS Monaco, ha discusso con l’assistente allenatore Manu Markoishvili. A quanto pare, James avrebbe voluto essere più coinvolto nel gioco all’inizio del secondo tempo, momento in cui i greci hanno preso il controllo della partita.
“È stata una cosa normale. Come siamo usciti nel secondo tempo di una grande partita. Mi sarebbe piaciuto che le prime azioni passassero da me, considerando che sono un veterano e una stella della squadra. Mi sento più a mio agio e in grado di far entrare in ritmo gli altri quando iniziamo le partite e i secondi tempi con l’attacco che passa attraverso me”, ha detto James riguardo la conversazione con Markoishvili.
Monaco è tornata dagli spogliatoi con un vantaggio di 12 punti. Tuttavia, l’Olympiacos ha scatenato una dominante serie di 27-2 in uno span di 10 minuti, decidendo la partita, 76-62.
Secondo James, la difesa di Monaco ha permesso all’Olympiacos di riguadagnare fiducia segnando punti facili, mentre Monaco, d’altra parte, non riusciva a concretizzare nulla.
“Penso che abbiano giocato la stessa difesa che nel primo tempo. Credo che abbiamo semplicemente iniziato a perdere palla, abbiamo perso un po’ di fiducia in quello che stavamo facendo, e ci siamo allontanati dal nostro normale piano di gioco. Quando hai possessi che non vanno nel tuo senso, il canestro sembra davvero piccolo”, ha analizzato James.
Mike ha avuto un inizio folgorante, la sua solita onnipotenza, frutto della sua classe immensa che però nessuno, lui per primo purtroppo, è stato in grado di dominare.
Poi l’ho visto scivolare sulla solita, ripida, untuosa cresta.
Prova un paio di azioni personali, che vanno male.
Poi entra in area e prende un paio di botte da play off, niente di speciale, che non gli fischiano – secondo me giustamente (a quel punto entrambe le aree erano una tonnara…).
Allora lo inquadrano mentre arriccia il naso, un segno che per me è distintivo – direi di un temporale in arrivo, se non ci fosse il disastro della Romagna.
La telecamera lo segue mentre va a parlare con l’arbitro mentre gli altri tirano i liberi.
Poi lo seguo io, sull’immagine allargata, gesticolare ai tre arbitri uno dopo l’altro mentre ritorna a difendere, chiaramente annoiato.
Prova ancora un paio di azioni assurde, ma la sentenza purtroppo è scoccata, e tutta la sua potenza è nulla senza il controllo. Comincia a fare cose senza senso, che bloccano la squadra.
A 2.39 dalla fine, Obradovic2 lo toglie dal campo.
Sono sotto di 10 ed è una mossa discutibile e possibilmente sbagliata, perché a quel punto se c’è uno che può girare la partita, è soltanto Mike James.
Ma evidentemente dalla panchina hanno visto qualcosa che sullo schermo non si può vedere, in base alla quale hanno deciso che se una possibilità c’era, era senza di lui.
Solita storia, purtroppo.