Il grande ritorno è realtà: Nicolò Melli è dell’Olimpia Milano

Il grande ritorno dell’azzurro in biancorosso: contratto triennale per l’ex giocatore di Dallas e New Orleans

Eccolo! Dopo le tante voci (e conferme targate ROM) dei giorni scorsi, è arrivata anche l’ufficialità: Nicolò Melli torna all’Olimpia Milano. Dopo aver vestito la maglia biancorossa dal 2010 al 2015, vincendo lo storico scudetto del 2014, ora ha firmato un nuovo contratto triennale con il club del Forum d’Assago.

Nicolò Melli all’Olimpia Milano | La carriera

Nato a Reggio Emilia il 26 gennaio 1991, Nicolò Melli ha cominciato a giocare a Reggio Emilia, debuttando in Serie A con la stessa squadra e rimanendovi fino alla stagione 2009/10. Nell’estate del 2010, è passato all’Olimpia Milano: la prima stagione l’ha trascorsa, in parte, in prestito a Pesaro. Ritornato a Milano nel 2011 vi è rimasto fino al 2015. Ha vinto lo scudetto del 2014 proprio con l’Olimpia con la quale ha giocato 81 partite di EuroLeague con 390 punti. In Serie A ha giocato 177 partite con l’Olimpia segnando 928 punti e 698 rimbalzi catturati.

Nell’estate del 2015 è passato al Bamberg e dopo due anni al Fenerbahce. Ha vinto due volte il titolo tedesco e una volta quello turco, ha vinto la coppa nazionale sia con il Bamberg che con il Fenerbahce. Ha giocato le Final Four di EuroLeague nel 2018 e nel 2019: nella prima ha raggiunto la finale per il titolo nella quale ha segnato 28 punti contro il Real Madrid a Belgrado. Nell’estate del 2019 è passato ai New Orleans Pelicans della NBA e nel corso della stagione 2020/21 è stato ceduto ai Dallas Mavericks. In due anni, ha giocato 105 partite con 529 punti.

Nicolò Melli all’Olimpia Milano | Le prime parole

Le prime parole di Nicolò Melli da (nuovamente) giocatore biancorosso: “L’avevo detto che era un arrivederci, Milano. C’è ovviamente molta felicità nel ritrovare dopo sei anni un club che ha rappresentato tanto nella mia crescita: qui sono arrivato ragazzino, qui ho giocato le prime sfide ad alto livello, qui ho ottenuto il primo indimenticabile successo, lo scudetto. Torno diverso come giocatore, grazie alle belle esperienze ad alto livello fatte all’estero, e anche alle vittorie conquistate con altri club. E’ diversa anche Milano, rispetto a quella dalla quale sono partito: nei giocatori, nello staff tecnico, nella dirigenza stessa, che insieme alla proprietà vorrei ringraziare per quanto fortemente mi hanno cercato e voluto. Di immutato, però, ci saranno lo spirito vincente di una società che aspira sempre al massimo e la passione di una tifoseria che non vede l’ora di essere di nuovo al fianco della sua squadra: anche per queste ragioni, tornare dopo sei anni è molto stimolante”.

Anche Christos Stavropoulos ha espresso tutta la sua gioia per il grande colpo dell’Armani: “Nicolò è sempre stato al centro dei nostri pensieri, è il giocatore ideale, nel pieno della maturità, che volevamo perché è l’emblema del giocatore di squadra, con qualità tecniche indiscutibili – le parole del gm biancorosso – Inoltre, il suo ritorno dopo sei anni e una carriera di altissimo livello alle spalle, rappresenta per tutta l’Olimpia un motivo di orgoglio. Questo per noi è un giorno di grande felicità”.

11 thoughts on “Il grande ritorno è realtà: Nicolò Melli è dell’Olimpia Milano

  1. Molto bene!!!!
    Dite che sia il giocatore piu pagato della storia dell´Olimpia?

  2. Basta parlare solo di soldi, Melli e’ andato via da Milano 6 anni fa’ perche’ gli preferivamo Gentile e lui non si sentiva inferiore a nessuno, siccome e’ un’ ottimo uomo prima che un grande atleta, non ha fatto drammi non ha sbattuto la porta e ha fatto grandissime esperienze, dimostrando di valere l’ NBA. (impara da lui caro Gentile…)
    Ora ritorna da “grande”, ha tantissimo rispetto da parte di tutti (che si merita) e da grande combattente qual’ e’ gia’ lancia sfide!
    Bentornato grande NICCOLO’

    1. “Dimostrato di valere l nba” mica tanto. Se no era ancora la , dai

      1. D’accordissimo con te. Se Melli avesse dimostrato di valere la NBA ci sarebbe rimasto invece di scappare dopo 2 anni e non è che abbia fatto sfracelli nel tempo che ci è rimasto..

  3. 3 anni, un altro bel contratto capestro di cui magari domani avremo di che pentirci ( Tarcisio insegna)

      1. Non perdere l’aplomb che ti contraddistingue, lo so che in molti considerate l’operazione come: “il ritorno del figliuol prodigo”, posso non essere d’accordo? Direi di si……..

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