Dossier Luigi Datome | Cinque anni dopo, il Barone è arrivato

Luigi Datome è un giocatore di Olimpia Milano, e arriva il Dossier di ROM. La storia, il giocatore, il suo posto nel disegno di Ettore Messina

In primo luogo sì, è fatta. Luigi Datome è un giocatore di Olimpia Milano. Ha firmato un contratto 2+1 e dopo cinque anni l’attesa è finita.

Luigi Datome | La storia

Luigi Datome, per tutti Gigi (a parte che per la madre), è nato a Montebelluna il 27 novembre 1987. La sua è una famiglia di basket. Il padre Sergio è l’anima della squadra cittadina. Lo zio Roberto fu dirigente di quella Santa Croce di famiglia. Il destino se lo portò via, il palazzetto di Olbia porta il suo nome. Lo zio Marco fu invece GM, e poi toccò a loro.

Tullio, classe 1982, 15.5 punti nella stagione 2006-2007 in maglia Forus in B2. E Roberto, classe 1983, ancora in campo in Serie C. Il primo è il fratello di Gigi, il secondo il cugino. 

Quindi, appunto, Luigi. A Siena vede il campo con Carlo Recalcati dopo le giovanili con Simone Pianigiani. A Scafati emerge e alla Virtus Roma si rivela. Il resto è storia nota per una “bandiera” della nostra pallacanestro, dal 2003 sempre al servizio dell’azzurro.

Una sua frase, per dare il senso:

Ho sempre provato una grande gioia a zittire gli scettici

Su Simone Pianigiani:

Per un allenatore come lui, col quale oggi ho un rapporto di affetto reciproco, la priorità era vincere. Guardava prima ai suoi interessi, poi ai miei. Oggi dico: com’è giusto che sia

Una persona concreta Luigi Datome, che a prescindere dalla figura raccontata su siti e giornali, cresce con le esperienze e dà valore alle cose, non nascondendosi dietro a retoriche inutili.

Quando nel 2012 tratta il rinnovo con la Virtus Roma, pur con due offerte già rifiutate, si ritrova a decidere sul suo futuro dopo un rilancio di Claudio Toti che vale ancora 130.000 euro in meno rispetto alla stagione precedente.

Ma potevo scegliere dove giocare solo pensando al mio portafoglio? Non ero il tipo. Non lo sono tuttora. E’ da grandissimi ipocriti affermare che i soldi non siano importanti, ma ben diverso è parlare di priorità. Per me è sempre stato più importante essere felice e soddisfatto di ciò che facevo e dove ero. Iniziai a pensare a quei soldi come a un investimento su me stesso

Il padre non la prese bene, ma Luigi aveva già deciso. E visto che quel che seguì furono due stagioni NBA e un’EuroLeague vinta, scelse bene. 

Per ricapitolare, Luigi Datome ha vinto in Turchia 3 campionati turchi, 3 Coppe nazionali, 2 Coppe del presidente (la Supercoppa), un’EuroLeague con due finali perse. Sono allori conquistati da protagonista, con due Mvp di Coppa, 1 di Supercoppa e 1 delle finali scudetto.

Nel secondo team di EuroLeague nel 2015-2016, con la Virtus Roma si è preso l’Under 22 nel 2009 e l’mvp assoluto nel 2012-2013. Ha vinto una Supercoppa e uno Scudetto con Siena con nel 2004. 16 anni dopo, è arrivato il momento di farlo da protagonista.

Luigi Datome | Il giocatore

Luigi Datome è un giocatore completo, un leader a tutto tondo, un conoscitore del gioco. Dunque, parlando di ala, un elemento in grado di chiamare i giochi, un professore del lato debole, un chirurgo delle spaziature che apre il campo con facilità.

E’ attaccante bilanciato: in EuroLeague quest’anno ha colpito 44 volte da 2 (su 82 tentativi) e 44 da 3 (su 102). E’ mortifero dall’arco dal lato sinistro e dagli angoli, e ha un robusto jumper dalla media, mentre si avvicina raramente al ferro.

In difesa è giocatore di sistema. Attento sulla palla, legge anche qui molto bene le situazioni, rendendo al meglio lontano da canestro. 

Il ruolo? Tendenzialmente un “4”, che dà il meglio di sè in quintetti versatili con ali versatili. Quest’anno, al Fenerbahce, ha diviso per lo più il campo in quintetti con Kalinic da 3 e Williams da 5, Williams da 4 e Vesely da 5, Kalinic da 3 e Vesely da 5. Obiettivo, non dare riferimenti sicuri, in quintetti dai ruoli non definiti.

Reduce da una stagione negativa? Attenzione. Mvp delle Finali di Coppa di Turchia. E nelle ultime 18 gare di EuroLeague ha prodotto 10.2 punti di media. Il «Fuck You Gigi Datome», insomma, è stato innesco, non targa della sua annata.

One thought on “Dossier Luigi Datome | Cinque anni dopo, il Barone è arrivato

  1. Bene dai, la presentazione chiarisce in maniera completa ed esaustiva perché si sia andati su di lui, un uomo di basket a tutto tondo che ci regalerà grandi soddisfazioni sia in campo, sia a livello di “spogliatoio” e nei confronti di tutto il movimento cestistico nazionale. Mi rimangono dei timori sull’eccessiva versatilità del roster, che pare essere costruito non solo per “vincere subito”, ma anche per cambiare assetti in modo continuo, non solo a partire dalla dicotomia LBA/EU, ma proprio come vocazione. Nel basket di oggi è quasi un obbligo (anche se io rimango legato all’ importanza dei ruoli, oltre che a quella delle “gerarchie”), ma andrà gestita molto bene in una piazza che, dopo le fasi altalenanti dell’anno scorso (uso un eufemismo per tagliare corto il discorso) si aspetta risultati subito ed in maniera convincente. Siamo tutti fiduciosi e tifiamo Olimpia con il cuore oltre l’ostacolo, ma temi come l’età media alta, la difficoltà di gestire due competizioni molto diverse tra loro e la capacità di Messina d’interpretare al meglio una piazza schizofrenica come Milano nel basket del 2020 (l’intervista a Banchi sul proprio biennio a Milano ci fa capire molte cose…) non si sono risolti durante questo primo, allucinante anno sportivo. E speriamo di ritrovare la serenità e le condizioni sanitarie per poterci entusiasmare o deprimere all’interno di un palazzetto pieno, piuttosto che ognuno davanti al proprio schermo.

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