Un’altra notte da dimenticare per l’Olimpia Milano, sempre più fuori dai giochi nella corsa playoff, a prescindere dalla classifica. Tre punti di analisi al termine di ore di affranta riflessione.
Le percentuali
«Tirare per due gare di fila con il 14% da 3 non è incoraggiante». Ettore Messina parla di percentuali. Quando sono così negative, è normale. Ma difficilmente giocando così si può tirare meglio. Quindi non è che l’Olimpia Milano, tirando con il 10% in più, avrebbe vinto. Giocando diversamente avrebbe potuto vincere.
Ma l’Olimpia Milano ha giocato così: senza circolazione di palla, senza creare mai un vantaggio in uno contro uno, sempre avviando il p&r dopo qualche istante di immobilismo generale. Il tutto contro una delle difese peggiori di EuroLeague.
«In difesa c’è impegno e applicazione». Innegabile.
Presa di responsabilità
«La responsabilità è mia, la squadra la alleno io, se la squadra si scioglie così è colpa mia. Se riuscirò a risolvere bene, Se non ci riuscirò… vediamo».
Chi dice che il mondo perfetto è quello in cui «chi sbaglia va a casa», anela a parere di chi scrive ad un mondo di m****. Il mondo perfetto è quello in cui ognuno ammette le sue responsabilità e non nega l’evidenza.
E’ quello che ha fatto Ettore Messina. Ed è da questo tipo di persone che ci si può attendere una soluzione. Soprattutto se ha anche l’umiltà di darsi una scadenza («Se non ci riuscirò… vediamo»). Una scadenza che, per il bene di Milano, speriamo più lontana possibile.
Chiaro, qualche spiegazione in più, e qualche «non lo so» in meno, sarebbe più rassicurante per molti tifosi, ma non tutto può essere condiviso. E, comunque, il mondo perfetto non esiste.
La soluzione
Che è cestistica, e anche mentale. Noi ci limitiamo a quella mentale. Lato negativo: squadra paralizzata con il pallone tra le mani. Che non crea premesse, e dunque non raccoglie. Annebbiata. Spaesata. Un grosso punto di domanda sopra il capo.
Lato positivo: alcuni momenti di difesa. E si difende solo insieme. Se esiste un insieme, c’è ancora speranza. Quindi i segnali: la volontà di Amedeo Della Valle in un momento critico del match. Un giocatore per lungo tempo ai margini, che dà una risposta.
Bisogna continuare a credere. Bisogna bloccare sul nascere il sentimento del «allora è tutto sbagliato». La strada intrapresa ad inizio stagione non era quella errata, è la squadra ad averla smarrita. Basta cercarla, senza optare per altre direzioni.
Insomma, leggerezza. Quella leggerezza che ti permette di lodare anche le vittorie più incerte (vedi le facce da funerale post Zenit), che ti fa sottolineare ogni passaggio positivo, che ti fa affrontare gli errori senza inutili isterismi da ora o mai più.
Leggerezza, che è l’opposto dell’ansia. Come fare?
Anche ieri sera la percezione da bordo campo è stata quella di una squadra terrorizzata a sbagliare, strano perchè questo atteggiamento lo accetterei da un ragazzo, ma dai veterani proprio no. La palla gira sul perimetro, si costruisce un buon tiro e chi ha palla in mano perde quel mezzo secondo di troppo per trasformare un tiro aperto in un tiro forzato. Se fate attenzione gli occhi del tiratore sono sempre al canestro (vedi Shved o più semplicemente l’ex Bertans) mentre i nostri quando sono lì per tirare cercano disperatamente un passaggio migliore della loro opzione di tiro immediato. L’involuzione di Guda e Brooks dopo i rispettivi infortuni è un altro tassello che non si incastra in questa stagione e ha poche spiegazioni plausibili. Bel rompicapo per Messina venirne fuori, gli auguro di cuore di farcela perchè, al di là di vittorie ipotetiche, il suo fallimento sarebbe una mazzata tremendo per la nostra Olimpia.
Ottimo articolo che individua e definisce correttamente situazioni, attori e caratura delle persone coinvolte nel disastro e disagio del momento.
Messina è l’unico che può e deve trovare la soluzione e spero che la squadra sappia seguirlo, debelli l’ansia e continui a lavorare con coralità e abnegazione in difesa.
Speriamo Olimpia risorga dalle ceneri come l’araba Fenice
Messina con i leaders della squadra devono tirarci fuori da queste sabbie mobili. Mi aspetto molto da Rodriguez e Scola.
Per il momento l’arrivo di Messina è stato un fallimento sia per i giocatori presi e per il gioco espresso! Come si fa a mandare via un finalizzatore come James!
Mi spiace , mi spiace moltissimo ma credo che Messina sia arrivato al capolinea ….. Lo vedo dalla sua rassegnazione , la scelta del nuovo giocatore lo testimonia , un giocatore preso al buio “fidandosi” di quello che qualcuno gli ha detto. Sykes scomparso , anche lui con caratteristiche inutili . Abbandonati anche i tentativi di zona che cercavano di mettere una pezza all’incapacita difensiva individuale . Rassegnazione che ha come simbolo il chacho e scola ….. Il secondo addirittura irritante e presuntuoso . Il primo tristemente sul viale del tramonto .
Se ci riuscirò bene, se non ci riuscirò……………………………………………………………………………………………………………… VEDIAMO :-)))))))))
C’è da dire una cosa…. Mike James era davvero dispiaciuto di dovere andar via da Milano. A conti fatti credo ne sarà felice. “Non tutti i mali vengono per nuocere”. Facilissimo che Messina avrebbe dato la colpa a lui.
Sbaglierò ma prevedo abbonamenti al minimo l’anno prossimo. Purtroppo (io l’ho sempre pensato) rimpiangeremo Proli.
C’è da dire una cosa…. Mike James era davvero dispiaciuto di dovere andar via da Milano. A conti fatti credo ne sarà felice. “Non tutti i mali vengono per nuocere”.
A un certo punto, ieri, dopo aver segnato, Rodriguez ha fatto il movimento d’incrociare i polsi uno sull’altro, con le mani a pugno, nel gesto che significa cambio, rivolto a Messina.
Messina lo ha guardato intensamente, le braccia distese verso il basso, i palmi delle mani aperte rivolti verso Rodriguez, in un gesto che avrebbe potuto significare “c’è una rotazione stabilità, non sono io che posso cambiarla”.
Rodriguez in quel momento stava giocando benissimo, sembrava pieno d’energia che spendeva bene, ma soprattutto dopo il breve scambio con Messina che ho raccontato, non è stato sostituito per lungo tempo.
È possibile – mi sono chiesto – che il Chacho avesse chiesto il cambio non per sé, ma il cambio di qualcun altro?
Purtroppo non sono in grado di ricostruire chi fosse in campo in quel momento, non ho idea quindi di chi fosse oggetto delle furie del Chacho, se la mia interpretazione dello scambio è corretta – e non è detto che lo sia.
Ritengo però che se non altro sia significativo il fatto che quel particolare momento abbia catturato la mia attenzione così intensamente, e mi sia poi anche rimasto così impresso.
Lì dentro c’è qualcosa di quello che cerchiamo. Ma non ho sufficienti conoscenze per immaginare cosa possa essere.
Certo, la partita di ieri del Chacho ha dimostrato che le analisi basate sulla sua età sono superficiali a dir poco, perché ieri è stato in campo bene, quasi feroce, e a lungo.
Che gli manchi il tiro è questione di testa più che di gambe, secondo me.
Di una testa sfavata, che si è rotta di dare il 100% e oltre, per avere niente in cambio.
Siamo questi, fino alla fine dell’anno, e siamo 5.
Qualcuno ogni tanto da un segnale timido, come ADV ieri sera, ma non è sufficiente.
Siamo questi e siamo 5, il resto latita.
E in 5 non si può essere continui, se devi costantemente giocare tutti i momenti che contano, che in EL sono tanti.
Non è che “gli altri” siano roba da poco – Brooks, Roll, Della Valle, Gudaitis – ma per qualche motivo oscuro sono scollati, e i 5 si sono un po’ rotti le palle.
Messina deve lavorare lì, secondo me, deve trovare una squadra potenzialmente da almeno 8 giocatori affidabili e determinati: allora saremo più costanti e più temibili.
Oggi siamo questi: siamo in 5 e non basta.
Scusate se continuo, perfino oltre le mie lunghezze abituali.
Il caso Gudaitis.
Cosa succede? Perché il suo rendimento inusuale è parte del problema generale e, secondo me, suo sintomo.
Non l’ha portato contro Venezia a Pesaro, quando sapevamo tutti che la partita ruotava intorno a Watt, che Tarczewski contro di lui sarebbe entrato presto in carico di falli, e io l’avevo perfino scritto qui il giorno prima della partita stessa.
Errore clamoroso – ma se Messina non può averne, gli assistenti non hanno alcuna memoria dei danni che ci ha sempre fatto Watt?
Ma, a parte l’errore contingente, forse Guda non si sente apprezzato, e quella scelta gli dimostra, in un certo senso, di non avere tutti i torti a sentirsi così.
Ed ecco che il suo rendimento un po’ si scolla da quello dei 5.
E Brooks?
Spremuto come un limone a inizio stagione, con minutaggi degni del suo valore, e incoraggiato a osare di più, e poi messo da parte dopo l’infortunio, che in campo non riesce più a esprimersi.
Che si scolli si potrebbe anche comprendere.
E Roll? Che a inizio del terzo quarto era seduto in panchina, quattro nostri da soli in campo che attendevano la ripresa, seduto in panchina con asciugamano rosso sulle spalle e bottiglia d’acqua in bocca?
Messina lo richiama furiosamente, gli dice di andare in campo, lui finisce tranquillamente la sua acqua e prende il suo posto in partita?
Non è indice di scollamento?
Auguro a Messina di riuscire a rincollare i pezzi prima del gran finale italiano.
Perdere Messina sarebbe molto grave. Sarebbe un disastro.
Nessuno di noi, squadra, società, proprietà, tifosi, ne merita un altro.
Vai Ettore, e non risparmiare sulla colla!
Ho atteso qualche ora prima di intervenire cercando di smaltire la profonda delusione che mi attanaglia dopo ogni sconfitta dell’Olimpia.
Ottima come sempre la disamina di Alessandro che all’interno di una descrizione critica cerca sempre di trovare ,come giusto,le possibili soluzioni ad un troppo facile sbracamento totale della truppa.
Non entro in disamine tecniche e cerco di vedere sempre una luce all’orizzonte pure se lontanissima ma a questo punto pure io devo per forza pormi qualche domanda sull’adeguatezza del nostro coach all’incarico di responsabile di campo della nostra squadra.
Per tutti nella vita arriva il momento di passare la mano e non c’e’ cosa peggiore che siano gli altri a fartelo notare,sia pure in modo garbato.
Io credo che Messina sia un profondo conoscitore di basket ma ho il serio dubbio che sia oramai come un grande chirurgo le cui mani non sono piu’ cosi’ ferme da potergli permettere di operare ancora sui pazienti.
Senza ritornare sulle scelte iniziali del roster (che comunque non ci hanno penalizzato ad inizio eurolega) quello che trovo difficile da capire e’ questa incomprensibile involuzione della squadra che non mi sarei mai aspettato a questi livelli.
Se ne avessi poi la possibilita’ gli chiederei lumi circa il criterio utilizzato per la scelta dei nuovi giocatori ( Drew e Kiefer ) che stanno dando un contributo lari a zero in relazione alle attese ed alle capacita’ espresse in passato in altri contesti.
Altre squadre in Eurolega hanno cambiato timoniere lungo il percorso e non sarebbe lesa maestà succedesse pure da noi ( ma non credo vedremo una mossa simile) perche’ ho pure il vago sospetto che qualcuno remi addirittura contro il coach,diversamente un “ imbrocchimento” generalizzato di questo tipo difficilmente me lo spiego.
In ogni modo raduniamoci intorno alla squadra con la sincera speranza che, tolto di mezzo il feticcio di una eurolega oramai(salvo miracoli)andata a zoccole,si possa concentrare il lavoro sul campionato.
Quanto al coach mi astengo da giudizi ulteriori fini a che resta in sella,se poi a fine stagione i risultati non saranno pari al suo blasone mi auguro che abbia il doveroso rispetto per chi lo paga e si comporti da uomo come penso che sia e non vada come un accattone a caccia di moralmente immeritate buonuscite.
SEMPRE FORZA OLIMPIA
Il break lo si è preso ancora nel terzo quarto quando i vecchi iniziano a essere poco lucidi e meno precisi.
Gudaitis non è più lo stesso perchè si è rotto il crociato e sono pochi quelli che tornano come prima.
Io aggiungerei:”dov’era l’ MVP della scorsa stagione… si quello preso appositamente per l’EL… quello che in campionato non potrà giocare perchè i visti sono finiti…Quallo per il quale abbiamo ulteriormente alzato in nostro budget di spesa. Armani, te l’ho già detto, chiudi il portafoglio, questo te lo svuota, a pertire dai suoi compensi (doppio incarico doppio stipandio).
@ Giorgio “Mike James era davvero dispiaciuto di dovere andar via da Milano. A conti fatti credo ne sarà felice. “Non tutti i mali vengono per nuocere” questo pensiero lo scrissi anche se in forma diversa ma con la stessa sostanza molto tempo fa e quindi non posso che condividerlo come del resto tutto quello che sostieni…ed è sicurissimo non al 100% ma al 1000% che se fosse rimasto ora tutti i fans del Messia gli avrebbero addossato tutte le colpe e il Messia stesso lo avrebbe scaricato platealmente ..sono strafelice che James non ci sia più e che gioca in una squadra migliore della nostra (non che ci vuole molto per esserlo)..
Ancora con James!!! O lui o quelli di adesso che meglio non hanno fatto oltrettutto con un Gudaitis di meno e altri anche meno efficenti non rispetto al loro reale valore nella realtà in cui sono ma solo rispetto a quanto era teorizzato e sperato. Allora si potrebbe rimpiangere al dirigenza andata via? Ma fra due anni da questo gruppo si formerà qualche pilastro su cui sarà costruita una squadra, un gruppo valido.
Quello che si percepisce è una estrema fragilità nel parquet, basta un piccolo episodio, (ieri la schiacciata sbagliata di Caleb) e i ragazzi entrano in stati di insicurezza da cui non ne riemergono più se non in brevi lampi. Quale il motivo? bella domanda. Quale il rimedio? questo è il compito più difficile e spetta a Messina che mi pare si stia prendendo le proprie responsabilità, io continuo ad avere fiducia in lui. Cambiare un ambiente che viene da anni di dinamiche che si ripetono costantemente non è cosa per tutti.
E basta con ‘ste banalità del sono vecchi, sono stanchi e le solite minestre…i discorsi da bar facciamoli al bar.
Sindrome del braccino corto. Gruppo sfiduciato a prescindere dalle qualità dei singoli.
Seguo l’Olimpia da quarant’anni, e nei momenti buoni è sempre stata la forza del gruppo a tirarci fuori dai guai e a farci vincere qualcosa.
Gli allenatori che a Milano hanno lasciato il segno sono quelli che hanno saputo lavorare su queste qualità.
Vediamo adesso, con un obiettivo e mezzo su tre rimasti.
Sicuramente la (mia) città del “lavoro, guadagno, pago, pretendo” non è il posto giusto per un progetto pluriennale.
PS – vabbè che la pallacanestro è uno sport che piace ai giovani, ma non si può avere un sito di basket dove i commenti dei bmbmnk siano banditi? Grazie.
Buongiorno a tuttx e molti complimenti per il sito che seguo sempre con piacere. Mi presento: giocavo in gioventù ma poi più nulla: ora mio figlio ha iniziato col basket e io da qualche mese seguo l’Olimpia (anche al Forum) con entusiasmo. Evidentemente, sono molto dispiaciuto di riscontrare che la squadra sia stata così discontinua e che adesso sembri essere precipitata in totale crisi di confidenza. Dalle ultime partite che ho seguito mi è parso che una parte cospicua dei 12 sia quasi completamente assente mentre chi si prende la responsabilità e sbaglia (per stanchezza ma soprattutto per frustrazione) poi catalizza critiche feroci che peggiorano ulteriormente il clima psicologico che ormai mi pare compromesso. In queste condizioni, si spiegano secondo me le % al tiro che non sono la causa ma l’effetto. Mi pare che la Società e il Coach siano comunque la base sulla quale costruire un progetto anche se le scelte strategiche effettuate non sempre sembrino azzeccate. Tra l’altro, volevo segnalarvi un articolo che mi pare fornisca utili elementi di riflessione in merito: https://www.basketinside.com/focus/olimpia-milano-la-situazione-tra-risultati-nellimmediato-e-uno-sguardo-a-lungo-termine/. Con l’augurio di una svolta positiva vi saluto e forza Olimpia!
@Osejin Komarevic eh si, hai ragione i ragazzi di oggi sono spesso maleducati… generalmente quando non sanno argomentare insultano. Le vecchie generazioni erano rispettose e ben educate. Ma quanto pare il mondo cambia.
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In EL delle ultime 16 ne sono state perse 12 e qualche genio dà la colpa al braccino corto o alla schiacciata mancata di tarcisio. Capacità di sintesi di un topo :-)) In un progetto pluriennale non si investono 31 milioni (5° budget di EL). 31 milioni si spendono nell’ultimo/o penultimo step di un progetto pluriennale. SVEGLIAAAA
Perché allora i quintetti iniziali sono sempre gli stessi? Si inizi a dare piu’spazio anche in queste cose a chi dimostra atteggiamento giusto. Forse ne beneficerano anche quelli che si reputano piu bravi anche se ora non lo si vede
Per fortuna questo blog è frequentato anche da tifosi che ragionano e non solo da bimbiminkia come qualcuno ha giustamente sottolineato.
Ringrazio Zazzero per la sua partecipazione e per l’indicazione dell’articolo di Basketinside, per la firma di Stefano Bartolotta, sull’argomento, che ho trovato equilibrato ed esaustivo.e al quale aggiungo solo che ci sarebbe un 4 con le caratteristiche individuate Toko Shenghelia, Bisognerebbe convincerlo al pari di Datome a cambiare casacca.
Per il resto la squadra prefigurata sotto la guida di Ettore Messina sarebbe perfetta.
I tifosi di Messina da inizio anno stanno dimostrando quanto avessero ragione e quanto sono intellligenti. Quelli che fin daquesta estate vedevano grossi problemi nel roster non avevano capito un…. Poverini, si lodano l’uno con l’altro e sono felici lostesso :-))
I tifosi di Messina da inizio anno stanno dimostrando quanto avessero ragione e quanto sono intellligenti. Quelli che fin da inizio anno vedevano grossi problemi nel roster non avevano capito un…. Poverini, si lodano l’uno con l’altro e sono felici lostesso :-))
Da quando in qua per vincere lo scudetto di LA ci vuole programmazione (31 milioni non bastano) :-)))
“Per il resto la squadra prefigurata sotto la guida di Ettore Messina sarebbe perfetta” Orlando ma fai sul serio? Talmente perfetta che conosce solo un risultato: LA SCONFITTA ahahahahhhahahh…..vuoi scommettere che della squadra attuale se dovesse rimanere il Messia saranno pochissimi i giocatori confermati?? Poi non scrivere che non te l’avevo detto ahahhahahahahaha
@GAE è che LUI è intellllliggggenteeee. Deve essere un bambino…. bisognerebbe convincere….. :-))
All’open day dell’asilo Mariuccia non partecipo più.
eh si, sei cresciutello 🙂 🙂 🙂
Ripetere sempre gli stessi concetti (es. Il budget da 31 mil. oppure il ruolo da presidente come causa di tutti i problemi) si chiama sindrome ossessiva-compulsiva. Non è grave si puo’ curare basta un buon psichiatra
Iellini, dici una cosa piuttosto offensiva verso chi non è d’accordo con te e anche verso chi soffre di queste patologie, cosa forse più grave. Non fa onore alla tua cultura e intelligenza.
Grazie Orlando, mi fa piacere che persone che seguono la Società da molto più tempo di me condividano la riflessione sviluppata nel post ma, soprattutto, nell’articolo di Bartolotta. Personalmente, non sono interessato a contrappormi ma non vedo molta logica nel sostenere che dopo metà stagione si debba buttare il bambino con l’acqua sporca. Comunque consiglierei anche ai più critici di leggere l’articolo perché analizza con lucidità e senza parafrasi gli errori che sono stati commessi dalla dirigenza. Vi ho letti per molte settimane con piacere e sono intervenuto anche perché mi dispiaccio di vedere degli attacchi distruttivi tra sportivi che amano la propria squadra. Se manteniamo toni rispettosi senza riferirci ogni due per tre ad un passato ormai irrecuperabile noi possiamo generare riflessioni utili anche molto critiche, ma sempre orientate alla costruzione di una comunità che aspira ad essere un esempio di successo non soltanto sportivo.
BiancoRossoSempre non ho offeso nessuno, ho semplicemente detto che chi ripete ossessivamente le stesse cose ogni giorno ha una patologia.
Al di la delle opinioni tutte rispettabili, c’è una modalità irrispettosa che credo non possa essere più accettata.
Storpiare i nomi, insinuare sui comportamenti dei giocatori, e via dicendo avvelena il clima ed è inaccettabile.
Ho sempre scritto sui contenuti cercando di spiegare e qualche volta con ironia (vedi la storiella dei monaci tibetani) vedo però che il livello del dibattito scende e scendera ancora di più se l’Olimpia continuerà a perdere…quindi se è questo il livello, e se nessuno interviene, mi adeguo
Coach Nessina vi può dire cosa succede nello spogliatoio a metà gara? Non c’è stata una partita dove nel terzo quarto Milano ha fatto bene
@BiancoRosso Iellini è quel che è…. un pò ruspante…ha problemi un pò con tutti… Non è in grado di discernere una chiacchierata di sport dal personale. Quel che è… appunto.
Cari Iellini, non ci abbandonare.
E lo stesso vale per i molti appassionati che scrivono qua cose interessanti e sensate, spesso molto critiche ma mai vuote, inutili o cattive.
So che è difficilissimo ignorare, ci sono cascato anche io tante volte, ma così è.
Non si riesce a vivere più senza il rumore di fondo costante di questo tipo.
O si fugge altrove o si impara ad ignorare le provocazioni.
Perché se ci pensi bene, questi qua vengono a scrivere solo per farci incazzare. Senza uno specchio non sono niente. Zero assoluto.
Quindi ignora, fammi questo piacere.
Un abbraccio agli amici del blog e anche alla squadra che amiamo.
Vedi caro Tom, ti faccio una confessione: io non sono un tifoso (tipo il “signor G” che ha la patente di tifoso avendo fatto l’abbonamento) anche se seguo l’Olimpia dai tempi del Simmenthal. Se perde mi spiace ma dormo tranquillo. Ho scoperto questo blog e mi era sembrata un isola felice dove scambiarsi opinioni e non insulti. Ho pensato: guarda si può stare in un social in maniera diversa. Ma mi sbagliavo mi ero illuso. Piano piano il blog si sta adeguando conformandosi agli altri tipo sportando (400 commenti su una partita sul nulla , dove si insulta, si sparano giudizi senza senso e via dicendo). Sta perdendo la sua identità distintiva nonostante gli sforzi che molti partecipanti come te fanno per difenderla.
Mi spiace perché questo esperimento di “social gentile” sta fallendo anche se molti non se ne rendono conto. Molti non si rendono neanche conto di essere maleducati fanno fatica a differenziare la forma dalla sostanza.
E mi spiace anche per Maggi che scrive cose sensate e che ha messo in piedi una bella iniziativa che gli sta fuggendo di mano (eppure basterebbero alcune regole non parlo di censure) e vedo che non interviene più : il mio commento doveva essere censurato ma vedo che ormai si può scrivere di tutto.
Se pensate che il blog sia invivibile ora, aspettate quando l’Olimpia fallirà l’obiettivo scudetto. Rispetto a inizio stagione sono arrivate tante persone in più (ottimo) praticamente solo per commentare le sconfitte (meno bene).
Mr. Tate ho solo un dubbio sulla parola “commentare”.
Caro Iellini sono d’accordo che sta sfuggendo di mano, ho anche il dubbio che sia un po’ voluto perché alla fine contano i click e certi scambi volgari li fanno salire inevitabilmente.
Siamo ospiti e non possiamo fare molto di più che andarcene, però mi dispiace liberare una bella spiaggia perché sono arrivati questi con la radio a tutto volume e i bicchieri di plastica.
Proverò ancora a stare qua, con dei buoni tappi nelle orecchie. Se non funziona… andiamo in montagna, magari negli appennini dove non va proprio più nessuno.
Io ci sono andato : cammino di san benedetto da norcia a montecassino 15gg senza rumore. Non ho portato neanche il cellulare.
Forse quest’anno meglio Lourdes a far benedire gli allenatori dell’Olimpia, hanno bisogno di qualche miracolo
Praticamente secondo il trio (Tom-Iellini-Orlando) per poter scrivere in questo blog bisogna essere accondiscendenti e scrivere che siamo belli i più forti e Messina è un Dio insomma che tutto va bene e in ogni caso bisogna pensarla come loro 3 per esseri veri tifosi..se al contrario invece osiamo muovere critiche al Messia non siamo veri tifosi ma pseudo e sopratutto non possiamo scrivere in.questo blog..invece rassegnatevi percbe tutti abbiamo il diritto di poter esprimere le proprie opinioni e a chi non sta bene ciò non è obbligato a rispondere o leggere..non mi sembra tanto difficile da capire.e cmq criticare ed essere ironici non è insultare
“the doctor is in” Lucy van Pelt