Massimo Cancellieri, ora coach di Ravenna in A2, racconta anche i 6 anni di Olimpia Milano a Piero Guerrini di Tuttosport.
L’aspetto fondamentale è che da assistente non riesci mai a esplodere. Mi riferisco alla partita: hai un occhio molto più attento su certi aspetti, devi cercare di dare consigli specifici, hai compiti, ma sei più compassato. La gestione totale è del coach
Sulla differenza tra assistente e head coach
Ho imparato un sacco, lavorando con tre grandissimi coach, seguendo i giocatori più forti, i nostri, gli avversari. Ho completato un processo di formazione, dopo un lungo percorso. Ho appreso tanto anche dagli assistenti, come Mario Fioretti. Starò facendo l’1% di quello che facevo a Biella
Sull’esperienza di Milano